Salta anche il tavolo del centrodestra

Psicodramma centrodestra, ennesima fumata nera: Lega pronta a sfilarsi. E Tagliaferri lo aveva profetizzato. Le primarie, invece, decollano: al via i tavolini.

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Psicodramma centrodestra: dopo la rottura avvenuta nei giorni scorsi tra i Partiti ed i civici, adesso subisce uno stop anche il tavolo interno di Fratelli d’Italia, Lega, UdC e Noi Moderati.  L’ultima riunione che si è svolta l’altra sera a Cassino con il commissario di FdI Fabio Tagliaferri si è conclusa con un’ennesima fumata nera.

Attesa, sospettata, intuita, accelerata: l’uomo mandato a Cassino da Arianna Meloni aveva fatto capire dal primo momento di non fidarsi della Lega e delle sue parole. E politicamente ci sta: perché il vero obiettivo di Cassino 2024 non è vincere le elezioni Comunali e strappare al centrosinistra la seconda città ciociara per dimensioni. Ma difendere il fortino, la leadership interna al centrodestra: che a Cassino è nelle mani della Lega di Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese per nulla disposti ad ammainare d’un solo centimetro la bandiera del Carroccio.

La prova decisiva

Arianna Meloni (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Nei suoi report settimanali ad Arianna Meloni, il commissario Fabio Tagliaferri ha riferito dal primo momento che erano solo fuffa le difficoltà messe in campo sulla via dell’unità per schierare un candidato sindaco di centrodestra unitario a Cassino.

Ha spiegato così l’arroccamento dei civici sulle Primarie ed aveva ampiamente anticipato alla Segretaria nazionale di Fratelli d’Italia la loro decisione di non andare insieme al Centrodestra. Una settimana fa le aveva anticipato che ci sarebbe stata una defaillance della Lega: per dimostrarlo ha preparato un documento con cui obbligare tutti a scoprire le carte.

In quel documento c’è scritto: “Considerato il momento storico del nostro Paese, in cui il Centrodestra unito governa la Nazione, 15 Regioni su 20 (in particolare la Regione Lazio), appare naturale ed evidente che, anche alle prossime elezioni amministrative di Cassino i Partiti di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, UdC e Noi moderati si impegnano a presentarsi uniti e coesi agli elettori della Città Martire”.

La Lega non lo ha firmato.

Prima il nome e poi la firma con il centrodestra

Carlo Maria D’Alessandro (Foto: Stefano Carofei / Imagoeconomica)

Come previsto da fabio tagliaferri con i vertici del suo Partito, a mettersi di traverso è stata la Lega: il coordinatore cittadino si è rifiutato di firmare il documento politico. Ha spiegato a Fabio Tagliaferri che è il momento che Fdi faccia un nome di sintesi per la candidatura a sindaco, senza perdere altro tempo.

Ad un certo punto della discussione, è stato il coordinatore dell’UdC a gettare altra benzina sul fuoco. Ha proposto a Fabio Tagliaferri di offrire la candidatura a sindaco a Carlo Maria D’Alessandro, sindaco già sfiduciato proprio dal centrodestra con in testa Rossella Chiusaroli di Forza Italia che infatti non ha proferito parola. 

A quel punto il commissario di FdI ha capito che era il momento di non andare oltre. Dal tavolo non è scaturito neanche un comunicato. Nulla di nuovo rispetto ad un mese fa, quando sono partiti i vari incontri tra i Partiti di centrodestra con il commissario di FdI Fabio Tagliaferri. Si torna al punto si partenza, con più lacerazioni e meno civici seduti al tavolo.

Via anche l’area Petrarcone

Il patto dei civici, presente anche Petrarcone

Nelle ore precedenti la riunione dei Partiti di centrodestra è stato registrato lo strappo dei civici che fanno riferimento a Giuseppe Golini Petrarcone. Hanno abbandonato i Partiti per seguire il comitato delle primarie di Benedetto Leone. Scelta che sembra non sia stata presa affatto bene dal commissario di FdI che aveva avuto invece rassicurazioni sulla possibilità di intraprendere un cammino insieme. (Leggi qui: Primarie, la sfida sarà il 28 gennaio tra Peppe e Peppino).

 Seguiranno il percorso delle primarie che si celebreranno il 28 gennaio. “La raccolta delle firme  continua costantemente ad avanzare. Passanti, cittadini e giovani si fermano chiedendo del significato e del perché della iniziativa. Il comitato – ha spiegato ieri dal banchetto in piazza Diaz Laura Borraccioconta nelle prossime settimane di raccogliere le prime 1500 firme. Il lavoro è ancora lungo e duro ma timidamente la città comincia a rispondere bene malgrado il maltempo non aiuti“. 

Il comitato si dice soddisfatto e sta programmando il posizionamento del proprio gazebo nelle aree periferie dove conta di ascoltare i cittadini, coinvolgerli non solo nella scelta del sindaco ma, soprattutto coinvolgerli nella stesura del programma elettorale. Le Primarie delle Idee che intendevano avviare i Partiti di centrodestra sono invece state archiviate. Almeno fino a quando il tavolo non tornerà a riunirsi. Se tornerà a riunirsi