
Il Centrodestra è ancora senza un candidato. Gasparri e Rampelli in attesa, la decisione finale sarà assunta al ritorno di Berlusconi. Tajani tesse la tela a Strasburgo. Questa sera cena con Cesa. Torna il nome di Sangiuliano del Tg1
L’ultimo no è arrivato in serata, da Colleferro, dove Sergio Pirozzi è andato per incontrare i suoi sostenitori. Non si ritira.
Lo Scarpone ha rivelato che in cambio della sua rinuncia a fare il Governatore del Lazio in queste ore gli è stata proposta la vice presidenza della Regione ed una candidatura blindata al Senato.
Pirozzi ha rifiutato, ancora una volta. I sondaggi dicono che se lui non si ritira il centrodestra diviso non ha speranza di vincere nel Lazio. Per questo in giornata Silvio Berlusconi ha valutato la possibilità di convergere su Sergio Pirozzi. Ma Giorgia Meloni nemmeno vuole sentirne parlare. E tra i due c’è stato un acceso scambio di battute. Molto simile ad un litigio. (Leggi qui E ora Berlusconi prova a mediare su Pirozzi. Ma Giorgia punta i piedi)
Sono ore frenetiche. E ancora senza un candidato unitario per il centrodestra alle prese con il nodo della candidatura alla presidenza della Regione Lazio.
TORNA SILVIO E…
Complice la missione a Strasburgo di Silvio Berlusconi, impegnato nei contatti ai massimi livelli del Ppe e delle istituzioni comunitarie, la coalizione dovrà quasi certamente attendere il rientro del leader azzurro, per arrivare, probabilmente giovedì, ad una decisione finale sul nome del candidato.
Ne sta approfittando il fido Antonio Tajani per tessere la sua tela.
Ha lasciato per giorni che tutti mettessero in campo i loro veti: con lo scopo non tanto di ottenere il candidato governatore del Lazio ma impedire che qualcuno degli alleati crescesse troppo.
Antonio Tajani, al quale l’ex premier ha delegato il dossier Lazio, è al fianco del Cav nella sua missione europea. Insieme, questa sera hanno cenato con con il capogruppo del PPE Manfred Weber. Presente Lorenzo Cesa, in aria di candidatura al Senato a Frosinone.
Nell’arco della giornata sono squillati a ripetizione i cellulari non solo di Giorgia Meloni per Fdi e Matteo Salvini per la Lega ma anche dei candidati in pectore, Fabio Rampelli e Maurizio Gasparri, alle prese, tra l’altro, con la netta volontà del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi di andare avanti per la sua strada senza se e senza ma.
I SONDAGGI IN STALLO
Il fatto è che nei sondaggi che continuano ad essere commissionati, e che probabilmente saranno fatti fino all’ultimo momento utile, nessuno dei tre risulterebbe sensibilmente superiore all’altro in termini di possibilità di successo.
A questo punto si profilerebbe, secondo quanto apprende l’Adnkronos, un ritorno a sorpresa al nome originariamente proposto proprio da Antonio Tajani: è il vice direttore del Tg1 Gennaro Sangiuliano. (leggi qui l’anticipazione di Alessioporcu.it del mese scorso Regionali, Forza Italia ha il candidato: Sangiuliano (Tg1) o Giansanti (Cia)
Il vice direttore del Tg1, autore, fra l’altro, di apprezzate biografie di Putin e Trump (quest’ultima presentata a Milano proprio con Matteo Salvini) potrebbe essere la carta vincente per uscire dall’impasse legata, anche, ai dubbi o veti incrociati, più o meno esplicitati a diversi livelli dei rispettivi partiti, sui nomi di Maurizio Gasparri e Fabio Rampelli.
In sintesi, Sangiuliano sembrerebbe attirare meno ostilità e una più trasversale disponibilità sul suo nome rispetto agli altri.
Ma tutto resta da decidere in attesa del ritorno di Berlusconi. Nella consapevolezza che, da quando il nome del giornalista venne fatto per la prima volta al vertice di Arcore (quello con i leader davanti all’albero di Natale) è passato quasi un mese.
E in queste settimane il candidato del centrosinistra e presidente uscente Nicola Zingaretti, non solo non è rimasto fermo ma si è dato da fare, impostando la sua campagna elettorale e guadagnando qualche punto negli ormai imprescindibili sondaggi.