Un 25 aprile e due feste: centrosinistra senza unità

Il 25 aprile è la festa della Liberazione. Ma non dell'unità per il centrosinistra. Che ad Anagni festeggerà con due iniziative separate. Ed il M5S nemmeno ci andrà

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Due feste per celebrare il 25 aprile a poche ore di distanza l’una dall’altra. Una circostanza singolare. Certamente legittima, è bene precisarlo. Ma che lascia qualche dubbio sul reale grado di compattezza del centrosinistra ad Anagni, soprattutto in un momento in cui il centrodestra sembra essere, anche qui in modo del tutto legittimo, padrone della situazione.

Certo, permangono fondati dubbi sul reale stato di salute in maggioranza, come dimostra l’ultimo screzio che c’è stato tra l’assessore Carlo Marino ed il consigliere Guglielmo Vecchi. (Leggi qui: Scintille in maggioranza ma la questione è personale).

Doppia festa a sinistra

Foto: Marco Cremonesi © Imagoeconomica

Questi i fatti. Il prossimo 25 aprile ad Anagni verrà festeggiato in maniera “ufficiale” a partire dalle 18.30 in Piazza Cavour. La manifestazione è stata organizzata dall’Arci. Parteciperanno alla manifestazione, oltre al Partito Democratico, Sinistra italiana, il Partito Comunista e l’associazione Partigiani Anpi.

Si partirà alle 18.30, come detto, con una cerimonia in Piazza Cavour ed una commemorazione della Liberazione dal nazifascismo. Alle 19 poi presso il circolo Arci Acta Est Fabula ci sarà un dibattito sul tema, appunto, del 25 Aprile, con l’intervento di Stefano Spalvieri, referente provinciale Anpi. Alla fine, alle 20, un aperitivo antifascista. Tutto tutto nel solco della tradizione. 

Dove nasce il problema? Dal fatto che poche ore prima, a partire dalle 10.30, presso il giardino Ousmane si terrà una festa per la Liberazione con canti della Resistenza ed un picnic organizzato dai gestori del giardino. Una manifestazione a cui, anche se non è ancora confermato, dovrebbero partecipare, oltre ai cittadini, anche gli esponenti di alcune associazioni civiche, come ad esempio quella di LiberAnagni, che in città esprime il consigliere comunale di opposizione  Luca Santovincenzo.

Senza sintesi

(Foto: Stefano Strani)

Ora. Premesso che ovviamente ognuno può scegliere liberamente come e dove festeggiare la ricorrenza del 25 aprile, colpisce che in città il mondo che fa riferimento, per un verso o per l’altro, all’area progressista, non sia riuscito a trovare un’occasione comune per celebrare in modo unitario un appuntamento così importante.

Peraltro, alla celebrazione delle 18.30 non parteciperanno neanche i 5 Stelle; in questo caso però, la giustificazione è legata al fatto che la referente istituzionale del territorio, ovvero Ilaria Fontana, sarà occupata in altri contesti; motivo per cui i 5 Stelle, ad Anagni, hanno deciso di non partecipare con il simbolo

A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina, diceva uno che e capiva; e dunque, anche se in città è tutto un cercare di abbassare toni e tensioni, la sensazione è che non si voglia, non adesso, non ancora almeno, arrivare ad un vero e proprio coordinamento del centrosinistra in città. Il tutto mentre proseguono gli incontri, l’ultimo appena un paio di giorni fa, per provare ad andare avanti in tal senso, almeno a livello di forze partitiche. 

Ma il 25 aprile è e resta un simbolo. Non proprio di unità in questo caso.