«Quando cesseranno gli attacchi ai diritti dei danneggiati ed alle loro famiglie? Si tratta dell’ennesimo oltraggio ai diritti dei cittadini!»: a parlare è il professor Marco Valeri, docente di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università Niccolò Cusano di Roma. Nel mirino c’è il famigerato emendamento Scalia la correzione di una proposta fatta dalla maggioranza di Governo (8.20 -testo 2- proposto dal Senatore del PD Francesco Scalia). (Leggi qui il precedente).
È la proposta che va a modificare l’art. 138 del Codice delle Assicurazioni, se passasse diventerebbe: “Quando sussista un danno biologico, l’ammontare complessivo del risarcimento riconosciuto ai sensi del presente articolo è esaustivo del risarcimento di ogni danno non patrimoniale, incluso quello derivante dalla lesione di ogni diritto primario o costituzionalmente protetto della persona”.
«In buona sostanza, laddove la manovra venisse approvata – dice il professor Valeri – l’ammontare complessivo del risarcimento riconosciuto per le lesioni gravi (superiori al 9%) sarà esaustivo del risarcimento di ogni voce del danno non patrimoniale, ivi incluso “quello derivante dalla lesione di ogni diritto primario o costituzionalmente protetto della persona”».
Pertanto il risultato sarebbe? «La sparizione della liquidazione del danno morale dai risarcimenti che verrebbero decurtati del 30% in media. Scalia abbia almeno il coraggio politico di dire che si vogliono tagliare i risarcimenti senza avanzare inutili giustificazioni».
Una chiave di lettura che il senatore Scalia ha già respinto nei giorni scorsi, sostenendo che – a differenza di quanto dicono i contrari al provvedimento – il suo emendamento ridurrà il contenzioso e garantirà risarcimenti certi. (Leggi qui il precedente)