Variante Q3, alla fine venne l’ora del dissequestro

Il Tribunale di Latina ha annullato il sequestro della struttura di vendita "Latina Green Building", oggetto di controversie urbanistiche. Il caso, iniziato nel 2018 con l'eliminazione del vincolo alberghiero, ha visto indagini e approvazioni che hanno permesso la costruzione, seguite dal dissequestro.

Andrea Apruzzese

Inter sidera versor

Dissequestrata la media struttura di vendita realizzata dalla Latina Green Building in via del Lido a Latina. E forse è l’ultimo episodio di una delle vicende più lunghe e controverse in materia urbanistica nel capoluogo pontino.

La storia è nota come “variante del Q3” ed è iniziata nel dicembre 2018. Quel giorno venne approvata una delibera di giunta che eliminava il vincolo alberghiero sull’area: di fatto autorizzò la realizzazione della struttura. Che però è stata sequestrata nel gennaio scorso, in seguito ad un’indagine.

Il dissequestro

L’ordinanza di dissequestro è stata pubblicata oggi dall’Ufficio del riesame del Tribunale di Latina: due giorni fa si era riservato di decidere. I giudici Coculo, La Rosa e Molinaro hanno deciso di annullare il provvedimento di sequestro del gennaio scorso ed ordinato la restituzione del bene agli aventi diritto.

La media struttura di vendita è composta da tre attività commerciali (McDonald’s, Eurospin, Maury’s. Era stata al centro di una prima indagine nel gennaio 2019, ancora prima della sua realizzazione, poche settimane dopo l’approvazione della delibera di giunta. Una delibera che, su istanza del privato, chiedeva l’eliminazione del vincolo alberghiero sul terreno. Un vincolo che impediva la nascita di edifici a destinazione commerciale. La proprietà proponeva di realizzare opere per la città con cui compensare quel cambio di destinazione d’uso: la realizzazione di parcheggi ad aree verdi.

Il vincolo era stato apposto dalla Regione Lazio negli anni ‘70, quando fu richiesto un mutuo per la realizzazione dell’hotel Garden su via del Lido. Costruito l’albergo e restituito il mutuo, era però rimasto “appeso” il vincolo a destinazione alberghiera. Eliminato anche questo dalla giunta, il terreno era tornato ad avere la sua destinazione secondo le norme tecniche attuative del Piano Particolareggiato Esecutivo del quartiere Q3, che includono anche quella commerciale. Indagata allora fu parte della giunta, tecnico e funzionari dell’amministrazione, poi prosciolti.

L’iter e l’apertura

Tra 2020 e 2021 l’iter della variante di eliminazione del vincolo poté così procedere in Regione, con osservazioni e controdeduzioni fino alla sua approvazione finale. Che diede via ai lavori con l’emissione, tra 2021 e 2022, dei permessi a costruire, distinti.

Terminati i lavori nell’autunno scorso, a novembre la prima apertura, di una delle tre attività. Pochi giorni di apertura, e il Comune contestò inizialmente un’irregolarità nei passi carrabili; poi, un approfondimento dei distacchi dalla strada regionale Pontina; infine, la nuova indagine della Procura, su diversi aspetti, tra cui l’emissione di più permessi a costruire anziché uno unico, e il sequestro.

Oggi, infine, il dissequestro. I legali delle parti attendono ora le motivazioni. Resta ancora in piedi però l’approfondimento sui passi carrabili (uno affaccia sulla Pontina, di competenza Anas), prima dell’autorizzazione finale all’apertura.