ALESSANDRA CELANI per LA PROVINCIA QUOTIDIANO
L’appuntamento più importante per la maggioranza Ottaviani resta comunque l’approvazione della delibera sul Bilancio. Il consiglio comunale è stato convocato in prima seduta il 29 alle ore 8 e in seduta straordinaria venerdì 31 alle ore 19,30. C’è sempre però la speranza di una proroga del Governo al 30 settembre, viste le difficoltà dei Comuni impegnati in una difficilissima quadratura dei conti a causa dei tagli introdotti dalle normative vigenti, di poter approvare il documento contabile. Nei giorni scorsi l’assemblea dei Sindaci della provincia al termine della quale i presenti hanno sottoscritto un documento inviato al Governo per rappresentare le gravissime preoccupazioni derivanti anche dal rischio di non poter più proseguire a garantire servizi essenziali alla popolazione.
Intanto l’altra sera, il sindaco Nicola Ottaviani, ha dovuto fare i conti con una maggioranza risicata, senza Impegno Civico che ha abbandonato l’aula. Ha ritrovato però l’intesa con Frosinone nel Cuore, con il vicesindaco Trina, il capogruppo Marco Ferrara e i consiglieri dello stesso gruppo Zaccheddu e Morgia. Alla fine con 15 voti favorevoli e sei contrari è stata approvata la delibera sulle Terme Romane: lo schema di convenzione tra il Comune di Frosinone e la società Nuova Immobiliare srl Società Unipersonale per l’attuazione di un intervento edilizio di iniziativa privata, edificazione diretta nell’ambito zonaB Prg località De Matthaeis. Tra i favorevoli oltre ai componenti della maggioranza, il
consigliere di opposizione, Carmine Tucci. I contrari: Stefania Martini, Angelo Pizzutelli, Antonio Galassi, Michele Marini, Francesco Raffa, Massimo Calicchia. Il consigliere Domenico Marzi, invece, ha chiesto nuovi accertamenti sulla pratica e poi ha lasciato i lavori consiliari, non prima di aver espresso il suo parere contrario.
Il via libera è arrivato intorno all’una di notte e non prima di aver approvato l’emendamento e un ordine del giorno preparati prima del consiglio, che di fatto modificano la pratica. C’è stato un confronto serrato tra i banchi consiliari e soprattutto con le associazioni che hanno tentato in più di qualche occasione di intervenire duramente nel dibattito. Hanno alzato il cartello “Io salvo le Terme romane” e come risposta il Sindaco ha alzato il cartello con scritto “Terme romane: gli altri le abbelano noi le riapriamo”. La pratica è stata illustrata dal dirigente dell’Urbanistica Elio Noce.
«Il consiglio comunale l’altra sera è stato un esempio di scuola di come è stata gestita ogni pratica urbanistica con un confronto costruttivo importante». Ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Danilo Magliocchetti. «Il dato politico emerso è una maggioranza coesa che ha saputo gestire questo appuntamento importante come l’Urbanistica. Desidero quindi esprimere un caloroso ringraziamento a tutti i consiglieri che l’altra sera hanno dato prova di serietà e professionalità. Un ringraziamento in ogni caso va rivolto anche ai colleghi che pur con posizioni diverse alla maggioranza hanno comunque dato vita ad un dibattito costruttivo che costituisce un valore aggiunto per le dinamiche urbanistiche fino ad oggi un tabù. Ieri sera si è invece dimostrato che quando l’interesse pubblico è chiaro e limpido il confronto dialettico c’è pur rimanendo sulle proprie posizioni. Il fatto che si sia approvato in seconda convocazione non costituisce in alcun modo uno scandalo. Sono convinto che in sede di approvazione di Bilancio avremo numeri ancora maggiori rispetto a ieri. In ogni modo è fisiologico per ogni amministrizione, dopo più della metà del mandato, perdere per strada qualche pezzo».
Il consigliere Adriano Piacentini (Forza Italia): «Abbiamo lavorato bene e la dimostrazione è stata il via libera alle pratiche edilizie. Questa può essere una importante opportunità per il territorio che sta soffrendo notevolmente in questo settore. Un’occasione anche per il Comune per poter incassare gli oneri concessori dovuti. Adesso dobbiamo pensare al Bilancio».
Il capogruppo di Impegno Civico, Riccardo Masecchia: «La posizione assunta l’altra sera in consiglio comunale rispecchia il nostro modo di fare politica. Per la gente. Abbiamo deciso di non esprimerci sulla pratica delle terme romane semplicemente perché non ci convince. Anche la modifica dell’emendamento approvato, sotto il profilo dell’immediatezza, non ci convince. Il nostro è un atteggiamento chiaro e limpido come sempre assunto anche nelle scorse sedute. Abbiamo sempre detto che avremmo votato secondo la nostra coscienza. Non ci piace la politica del litigio per poi rimpattarsi e votare le pratiche al momento opportuno. Preferivamo riflettere qualche giorno più sull’emendamento presentato, costruito tra l’altro pochi minuti prima l’apertura dei lavori consiliari. In sintesi non abbiamo ritenuto avallare ciò che non ci piace. Siamo liberi da vincoli».