Due inaugurazioni da fare e il "sospetto" che il loro timing possa essere legato alle dinamiche del consenso e non alla loro urgenza
In città la voce che circola di più, in questi giorni, è che le ultime due inaugurazioni, quelle più attese, il sindaco Daniele Natalia se le stia riservando in vista di un prossimo appuntamento elettorale. Preferibilmente, a questo punto, quello delle elezioni europee del 2024. Quando bisognerà tornare di nuovo alle urne anche se non per questioni di carattere prettamente locale.
Ed a quel punto due nuovi tagli di nastro potrebbero senz’altro fare comodo. E’ ovviamente una battuta. Tuttavia rende molto l’idea di quello che sta accadendo in questi giorni ad Anagni.
Le “cambiali elettorali” da onorare
La città è sospesa tra le celebrazioni delle festività di San Magno ed i nodi che cominciano ad arrivare al pettine, in termini di prezzi e cambiali (elettorali) da onorare.
Le due inaugurazioni attese sono quelle della rotatoria del bivio della ex Winchester. Poi la riapertura, dopo la sistemazione definitiva, della zona della frana della Calzatora.
Per la prima, il sindaco non ha lesinato negli ultimi giorni, soprattutto sui canali social, quanto ad immagini ed a dimostrazioni dello stato di avanzamento dei lavori. Per cui, progressivamente, è stato possibile vedere come procedeva il tutto.
Fino a far vedere le prime automobili circolare all’interno della rotatoria stessa. Di fatto, adesso chi passa lungo il tratto anagnino della Casilina utilizza già la rotatoria. Che però non è ancora ufficialmente pronta. Ad esempio, la zona centrale non è ancora stata ultimata, forse per via della illuminazione che bisognerà completare per renderla visibile anche durante le ore notturne. Visto che più di una volta sono state proprio quelle le ore durante le quali si sono verificati incidenti mortali su quel tratto di strada.
La frana e le due velocità: sempre prima del voto
Il punto però, come non ha mancato di far notare più di qualcuno, è il fatto che quella rotatoria era stata promessa entro il marzo scorso. A dirlo fu proprio Natalia in un incontro pubblico del 31 dicembre. Il sindaco durante una cerimonia ufficiale aveva promesso che la rotatoria sarebbe stata aperta entro tre mesi. Qualche settimana ha assicurato che comunque sarebbe stata inaugurata entro luglio, al massimo entro i primissimi giorni di agosto.
Ad oggi, però, non si vedono ancora tagli di nastro da effettuare e cerimonie di inaugurazione ufficiali a cui presenziare. E’ ovviamente lecito pensare che il ritardo sia legato a motivi legittimi. Magari a formalità burocratiche che devono ancora essere ultimate. Il dato di fatto è che però il ritardo c’è stato.
E ritardo c’è anche per l’altra la grande opera che tutti attendono in città; l’ultimazione dei lavori di messa in sicurezza della frana della Calzatora. Anche in quel caso c’era stata una accelerazione dei lavori immediatamente prima della tornata elettorale. Ed anche in quel caso, però, l’inaugurazione (almeno ad oggi) non c’è stata.
Di qui l’idea (neanche troppo semiseria in fondo) che, forse, sia il caso di augurarsi una nuova elezione, non importa a quale livello, per aver finalmente le due opere completate.