Il Segretario nazionale del Pd a Non è l'Arena. "I Partiti hanno il dovere di indicare la rotta al Paese". Stop alla politica fatta di parole. Il Csm "va riformato subito. I giovani, scippati dal Covid: "Un grande piano di investimenti sulla conoscenza”
Concreto, deciso, con una visione d’insieme che abbraccia tutti: da chi fatica a rialzare a saracinesca a chi non può permettersi di spendere per fare i test sierologici, dai pensionati ai giovani scippati e per i quali invoca un investimento in sapere. Non rinuncia al suo sorriso Nicola Zingaretti, nemmeno mentre tocca tutti questi temi nello studio di Non è l’Arena mentre Massimo Giletti lo intervista. Nemmeno mentre gli dice che i Partiti hanno il dovere di indicare una rotta al Paese, che è arrivato il momento delle decisioni ed è una vergogna continuare a buttare la palla in calcio d’angolo come si sta facendo per Atlantia. E che il Csm va riformato in fretta, i giovani meritano uno straordinario piano per l’istruzione.
Test sierologici per chi non può
“Sta accadendo qualcosa che non è mai accaduto e quindi bisogna essere prudenti. Le regole fondamentali sono tre: distanza sicurezza, mascherine e lavarsi le mani. E poi una nuova politica sanitaria. Chiedo al governo che i test sierologici siano dati a chi non se lo può permettere. Nicola Zingaretti rilancia così dagli schermi nazionali de La7 il concetto che aveva espresso in settimana durante una conferenza stampa che aveva scelto di tenere allo Spallanzani. Il luogo simbolo nel Lazio della lotta al coronavirus. (leggi qui La sfida di Zingaretti: vaccino italiano e obbligatorio).
Ora aggiunge che ci sono due problemi: “il primo è che noi dobbiamo dire quali test sono validati e secondo è che c’è qualcuno che non se li può permettere. Il governo ha scelto di fare test sierologici per capire cosa è successo, io invece ho chiesto che questi test possono entrare per chi non se lo può permettere“.
Il Lazio nei giorni scorsi ha lanciato la sua personale caccia al virus con un massiccia campagna di test sierologici. (leggi qui Lazio, via ai test sierologici: i più imponenti in Italia).
Basta politica parolaia
È un Segretario nazionale che punta tutto sulla sostanza. Nei giorni scorsi lo hanno rimproverato perché non accende nessuna polemica. A differenza di Matteo Renzi che conquista un titolo di quotidiano al giorno proprio grazie alle polemiche. O del centrodestra che della politica urlata ha fatto la sua cifra. La battaglia contro il Covid-19 lo ha asciugato ancora di più. A Massimo Giletti Nicola Zingaretti dice “Io sono criticato perché faccio poche polemiche. Ma io, dopo il Covid, sono ancora più stanco di prima della politica parolaia”.
Non si lancia nemmeno addosso alla Lombardia, con la quale il confronto in questi giorni è stato serrato. Il conduttore di Non è l’Arena gli lancia l’assist ma il Governatore disinnesca: “Le polemiche sulla Lombardia? Solo se unita l’Italia ce la può fare“.
Dare un futuro al Paese
C’è un Paese spaventato, un’Italia che teme di non avere un futuro. È quell’Italia che in questi giorni fatica ad alzare la saracinesca. “Noi abbiamo oggi milioni di persone che rischiano il lavoro. Le quattro forze politiche hanno dovere etico e morale dare a Paese indicazioni sul futuro” ha sottolineato il Segretario nazionale del Pd.
“Quindi io sono contento che Italia Viva abbia votato la fiducia, ma io ho fatto appello a Renzi e lo faccio anche a me stesso e a tutti i Partiti: la priorità è dare un futuro al Paese, cercare una strada comune. Si trovi un accordo su tre o quattro punti, è una questione indispensabile“.
È il tempo delle decisioni: non si può continuare a gettare il pallone in calcio d’angolo. Il Segretario lo dice con chiarezza: “Su Atlantia è tempo di decidere, dobbiamo evitare che si riapra il ponte e ancora non si è verificata la concessione. Questo non deve accadere, va evitata questa vergogna“.
“La concessione è una cosa seria e se è stata rispettata o no, si deve sapere. Ora basta, si decida. Io voglio capire se la concessione è stata rispettata o meno perchè questo deve motivare quale sarà la scelta. Quello che mi convince meno è un giudizio a prescindere dal merito”.
Csm da riformare
Le intercettazioni che stanno uscendo in questi giorni ci delineano una classe di magistrati non proprio in linea con il proprio ruolo. Più impegnata a copiare la politica che ad amministrare la Giustizia.
Nicola Zingaretti non si nasconde e dice che “C’è bisogno di una riforma del Csm ed è colpa della politica non averla fatta. Inutile scandalizzarsi di regole che non vanno bene: il prossimo step deve essere in tempi rapidissimi una riforma del Csm“.
La generazione scippata
C’è un nuovo messaggio per i giovani dopo quello lanciato nei giorni scorsi. (Leggi qui La diagnosi vincente del dottor Zingaretti per i giovani).
“Credo che l’Italia abbia fatto bene a sospendere la scuola, ma mai più trovarci in quelle condizioni, perchè già è avvenuto uno scippo a questa generazione“.
“Il tema sulla scuola è quello di altri campi: nessuno venga escluso dal ciclo formativo. Non possiamo permettere che ci siano famiglie che non possono pagare i libri o la retta universitaria. Serve il più grande piano di investimenti sulla formazione e conoscenza“.