È morto Gianrico Ranaldi

Si è spento Gianrico Ranaldi, principe del foro di Cassino e docente di Diritto Penale all'Università di Cassino. Eguagliò il padre Aurelio Pietro: entrambi giganteschi con e senza la toga

Stava male: lo sapevano in pochi, bastava poco più di una mano per contarli. Non voleva si sapesse: non sopportava l’ipocrisia e meno ancora avrebbe sopportato la solidarietà di facciata. La sua sfida contro la malattia l’ha combattuta con lo stretto familiare e d’amicizie necessario: come sempre nella sua vita breve ed esaltante. Gianrico Ranaldi sulla soglia dei cinquant’anni era già un Principe del Foro. Le candeline le avrebbe spente lunedì.

Avvocato e professore di Procedura Penale all’università di Cassino. Abilissimo conoscitore di ogni meandro del Diritto Penale, capacissimo di percorrere sentieri riservati a pochi sollevando la luce della Cassazione e delle fonti autentiche. E pronto a spiegarlo alle nuove generazioni con una chiarezza adamantina.

Un destino segnato. Dai buoni esempi. Quelli di una famiglia nella quale la toga si indossava subito dopo avere dismesso body e pannolini. E nella quale guardare sempre agli ultimi ricordando che non si lascia nessuno indietro. Come insegnava papà Aurelio Pietro Ranaldi: monumento al diritto penale cassinate ed eguagliato solo da un figlio che ne conservava la memoria come stella polare. (Leggi qui: Pietro Ranaldi e la parabola del biliardino).

Di lui aveva preso la passione per il Diritto, la capacità di andare fino in fondo alle cose senza limitarsi alla loro superficie e la loro apparenza. Aveva la stessa rara dote dell’umiltà che lo portava a ricevere con la stessa cura, tanto il capitano d’industria quanto il più povero dei pensionati. E difenderli con altrettanta passione e competenza. Socialista riformista e lombardiano dentro l’anima.

Il papà Pietro Ranaldi, primo da destra

Sul solco di quelle convinzioni aveva partecipato alle elezioni Politiche di cinque anni fa: fu un plebiscito ma fu anche l’anno dello tsunami grillino, la ‘democrazia diretta‘ portò a Montecitorio meteore dallo spessore evanescente di fronte alla solidità della sua struttura. Gianrico commentò da suo pari: “La Democrazia vince sempre, il Popolo ha sempre ragione”.

Con altrettanta serenità aveva appreso della malattia. L’aveva tenuta confinata a pochi. L’ha affrontata da suo pari. Cedendo solo quando è stato giusto.

Le reazioni

D’Alessandro e Di Mascio

«Siamo sconvolti – commenta il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cassino, Giuseppe Di MascioCi lascia un amico ed un gigante della professione. Un avvocato ed un accademico il cui valore era unanimemente riconosciuto. Rivolgo, a nome mio personale e dell’Ordine di Cassino, un pensiero ai suoi cari e al loro immenso dolore». Questa mattina ci sarà un ricordo ed un momento di raccoglimento in tribunale prima dell’inizio delle udienze.

«Cassino perde uno dei suoi più validi professionisti, ma sopratutto un uomo perbene, una persona leale e sempre corretta» dice il sindaco Enzo Salera. 

Gian Franco Schietroma (Foto: Paolo Cerroni © Imagoeconomica)

Per il Segretario Regionale del Partito Socialista e componente della Direzione Nazionale Gianfranco SchietromaLa scomparsa di Gianrico Ranaldi rappresenta una gravissima perdita per Cassino, per il Foro, per l’Università e per l’intera provincia di Frosinone. Un destino cinico lo ha portato via prematuramente, a distanza di qualche anno dalla scomparsa del padre, il caro ed indimenticabile Aurelio Pietro. Gianrico era convintamente socialista, ma non era un uomo di parte. Infatti, grazie al Suo prestigio ed al carattere bonario ed affabile, aveva una particolare capacità di aggregare anche persone profondamente diverse. Vedevano comunque in Lui un importante punto di riferimento

Gianrico era un uomo eccezionale, un professionista di grande livello, un compagno fortemente legato ai valori del socialismo. Per me era soprattutto un caro amico, con il quale era piacevolissimo stare insieme e parlare di qualsiasi argomento”.

Inconsolabile il presidente nazionale di ConfimpreseItalia Guido D’Amico: «Perdo un amico fraterno, un consigliere abilissimo e disinteressato, soprattutto perdo la persona più corretta, limpida ed onesta che abbia incontrato durante la mia esistenza».

In lacrime l’ex sindaco Carlo Maria D’Alessandro: «I miei pensieri li affido al vento perché ti giungano ovunque tu sia. Il tuo sorriso arrivava prima di qualunque cosa. Le parole non hanno alcun senso di fronte a tutto ciò. Un uomo perbene, un grande professionista, un amico fraterno».

I funerali

Sgomento il presidente della Saf Lucio Migliorelli: “È davvero difficile trovare le parole per esprimere il dolore e lo sgomento che la sua improvvisa scomparsa ha lasciato in tutti noi. Non abbiamo perso solo un avvocato di straordinario livello, ma soprattutto, abbiamo perso e piangiamo una persona di grande cultura, umanità e nota professionalità che lo hanno, da sempre, contraddistinto”. 

I funerali del professor Gianrico Ranaldi verranno celebrati venerdì alle ore 16 in abbazia a Montecassino