Adesso si è davvero arrabbiata: Isabella Mastrobuono ha capito che il piano del consigliere regionale Mauro Buschini è quello di convincere i tecnici della Regione Lazio e della cabina di regia guidata da Alessio D’Amato che il direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Frosinone in realtà ha fallito. Con la conseguenza di determinare una valutazione negativa che le sbarrerebbe la strada verso la guida dello Spallanzani. Isabella ha esaurito la pazienza per un passaggio di consegne annunciato a fine luglio. Perché continua a slittare? Solo per motivi burocratici e tempi tecnici? Fatto sta che ha deciso di indossare l’elmetto, tornare ad essere Isabelita, ed accomodarsi in trincea: fino all’ultimo secondo di permanenza a Frosinone eserciterà il suo ruolo nella pienezza delle funzioni. Quindi cercherà di preparare il terreno affinché a sostituirla, come facente funzioni, sia l’attuale direttore amministrativo Mario Piccoli Mazzini.
Nicola Zingaretti l’ha sempre difesa, ma più si avvicinano le elezioni più il Governatore non può non tenere conto anche della sua maggioranza politica. Sul territorio ha bisogno di un Direttore Generale altrettanto efficiente, rigoroso ed abile nel realizzare il suo modello di Sanità. Ma meno ruvido nei rapporti con la politica locale. Che sappia ascoltare ma allo stesso tempo che non si faccia condizionare dai ras del posto.
I corridoi della direzione generale in via Armando Fabi a Frosinone riferiscono della “guerra” di fatto contro le ipotesi gradite a Mauro Buschini ed a Francesco De Angelis: Renato Sponzilli e Narciso Mostarda. Su quest’ultimo però la mobilitazione del sottilissimo Giacomo D’Amico, vicecapo di Gabinetto dell’ufficio di presidenza, è totale. La base di accordo potrebbe essere questa: la Mastrobuono subito allo Spallanzani (manca però ancora la firma del ministro Lorenzin) e Mostarda alla Asl di Frosinone “in carico” a D’Amico, non certo al Pd di De Angelis e Buschini.
Il senatore Francesco Scalia (grande sostenitore della Mastrobuono) osserva con attenzione. Tra i due litiganti il terzo gode. Lui preferirebbe Vitaliano De Salazar sul trono della sanità ciociara.
Mastrobuono-Mostarda- De Salazar-Piccoli Mazzini: che intreccio. Scalia-De Angelis- Buschini: altro intreccio mica da ridere.
Nicola Zingaretti? Sostengono che si sia quasi stufato di sopportare le baruffe ciociare.