Il Gonfalone è la sintesi di Arpino. Sembra che ci si divida, che si sia disposti a tutto per vincere quel drappo. Invece il Gonfalone è il collante che unisce nel nome della città
Ad Arpino quando chiedi di che squadra sei non ti rispondono della Juve o della Roma… la prima risposta è del Ponte, di Civita … sia se sei un bambino sia sei un adulto. La gara tra i quartieri per contendersi il Gonfalone se non sei di Arpino non puoi capirla, perché è una gara che dura tutto l’anno.
Pensa alla sfilata, cerca i partecipanti. Cerca chi sa correre l’con asino chi con la cannata, il tiro alla fune… Il Gonfalone nacque da una idea del senatore Massimo Struffi (leggi qui Massimo Struffi, l’uomo che trasformava in cultura anche le pietre) ed è certamente la manifestazione più sentita che si svolge durante la stagione estiva.
Ricordi in bianco e nero … dei personaggi del Gonfalone sono entrati nella storia. Come Ringo (leggi qui Ringo che parlava all’asina) che parlava cpn l’asina da schierare poi sulla linea di partrenza in una delle sfide decisive per aggiudicarsi il Gonfalone. e chi non ricorda il maresciallo Mura quando separava le tifoserie: la curva del Ponte da quella di Civita…
Il primo Gonfalone prevedeva solo concorrenti arpinati, poi si è cominciato ad investire su professionisti. Un anno, ricordi in bianco e nero, a correre arrivò addirittura un atleta che aveva appena partecipato a Roma ad uno dei meeting di Atletica di risonanza mondiale… Poi si è deciso di tornare all’antico, per non innescare una sfida a chi riusciva ad ingaggiare il migliore ma a chi riusciva a dare il meglio nel proprio quartiere.
È stato così che il gonfalone è tornato ad essere passione, impegno, orgoglio, attaccamento ai colori ed alla storia, riscoperta delle tradizioni. Ma non divisione. Al contrario: ogni contrada invita le altre, nei giorni precedenti le gare: per una serata gastronomica che in questo modo coinvolge tutta Arpino, che una sera alla volta si riversa in uno dei quartieri, per festeggiare e mangiare insieme. È riscoperta dei costumi tradizionali, dei balli, degli antichi mestieri ormai scomparsi: tutto poi viene riassunto nella giornata di apertura, con il corteo nel quale si sfila, ciascuno con l’abito tradizionale del quartiere. E poi si allestisce in un angolo un pzzo di storia: un ballo, un ambiente, un mestiere del passato… Se non sei di Arpino non puoi capire…
Non puoi capire cosa spinge delle ragazze di diciotto anni a correre tutto l’anno con una cannata in testa, oppure ragazzi ad esercitarsi con la carriola ed un sacco messo sulla punta a sporgere per metà. Non puoi capire cosa voglia dire mettersi le cioce e provare a correre sull’asfalto scivoloso.
Perchè il Gonfalone è la sintesi di Arpino.