Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Ha ragione Giannis, non è solo questione di muscoli. Il fallimento non esist
Montagne di muscoli, ben torniti ché altrimenti sul campo non si vince. E se sono pochi ci pensa il preparatore atletico con i suoi allenamenti specifici. Molti muscoli, abituati allo scatto e alla resistenza: che a quarant’anni sei ormai vecchio e non reggi il confronto con le giovani generazioni.
Invece non c’è solo quello. Avere i muscoli scolpiti, pettorali da dio greco, polpacci da fare invidia a Mercurio, non basta. Talvolta, non sempre, c’è anche altro.
Prendi Cassius Clay, quella montagna di muscoli che si mette a leggere e diventa Muhammad Alì guidando milioni di persone sull’obiezione di coscienza. Oppure Tommie Smith e John Carlos con i loro muscoli arrivarono primo e terzo nella finale dei 200 metri piani alle Olimpiadi ‘68: resi immortali non da quella medaglia ma da un’instantanea in bianco e nero li ritrae col pugno chiuso sul podio di Città del Messico.
O pensate a Socrates, il calciatore laureato in medicina, chiamato così dal padre appassionato di filosofia che trasmette la sua passione a quello che è stato uno dei più grandi centrocampisti del suo tempo. E per questo dice, dopo una partita della sua Fiorentina: “Il calcio si concede il lusso di lasciar vincere il peggiore: non c’è niente di più marxista o gramsciano del calcio”. Messa così ha ragione lui. Se non è filosofia questa…
L’ultima lezione ci viene da Giannis Antetokounmpo dopo l’eliminazione dai playoff Nba dei suoi Milwaukee Bucks. Segnatevelo: ha risposto a un giornalista, «Nello sport non esiste il fallimento» Giannis è un monumento della Nba che è come il calcio in Italia.
Traduzione letterale della sua risposta: «Per caso tu ricevi una promozione ogni anno nel tuo lavoro? Non credo. Quindi consideri il tuo lavoro un fallimento ogni volta che non accade? Direi di no. Ti impegni per ottenere altri risultati, per prenderti cura della tua famiglia, comprare una casa e tante altre cose. Non è un fallimento, ma è un passaggio necessario per provare a vincere. Michael Jordan è stato 15 anni nella Nba e ha vinto sei titoli: gli altri nove anni sono stati per caso un fallimento? Mi state davvero dicendo questo?».
Nello sport non esiste la logica del fallimento. Grazie Giannis, nemmeno nella vita: hai ragione tu esistono solo giorni sì e giorni no, e quando sono no ci si rialza e si riparte. Perché non è solo questione di muscoli.