Carlo Marino, assessore al Comune di Anagni. Ed ex bomber di categoria. Aveva appeso al chiodo gli scarpini. Li ha indossati ieri in una partita ufficiale. Per una promessa fatta al figlio
I figli “so piezz’ ‘e core”ì. Anche se sei un ex bomber. Ed hai appeso gli scarpini al chiodo ormai da otto anni. Perché c’è un momento per dire basta a tutto. Capisci che è l’ora quando i polmoni cominciano a reclamare, i tacchetti dei ragazzini arrivano troppo facili ai tuoi stinchi mentre prima i terzini andavano in cura dallo psicologo dopo avere provato a fermare la tua galoppata nella loro area piccola.
Ma ai bambini non si può dire no. Nemmeno se dopo otto anni ti chiedono di vederti in campo e regalargli un goal.
Il ritorno del bomber
È la storia dell’anagnino Carlo Marino: 43 anni ex buon calciatore dilettante, ora assessore al comune di Anagni nella giunta guidata da Daniele Natalia. Aveva messo la divisa biancorossa ed i calzoncini nel fondo dell’armadio. Li ha tirati fuori dopo otto anni per amore del figlio Mimmo. E ieri pomeriggio è tornato a disputare una gara ufficiale di Coppa Lazio di Prima Categoria tra Sgurgola e San Cesareo. Non solo è sceso in campo ma ha fatto anche goal.
Purtroppo non è bastato allo Sgurgola per fare sua la partita. Ha vinto il San Cesareo per 2-1 eliminando i ciociari dalla competizione ma le attenzioni erano tutte su di lui, l’assessore dai piedi buoni che aveva promesso al figlio di fare goal. Promessa mantenuta e quel dito verso la tribuna a dedicargli la prodezza appena realizzata.
L’Anagni di Lubrano e Speccioli
Carlo Marino è cresciuto calcisticamente nell’Anagni del presidente Nello Lubrano prima e di Pasquale Specchioli. A quell’epoca era uno dei settori giovanili più apprezzati e validi nel Lazio. Ha
esordito in D con l’Anagni, la squadra della sua città allenata in quei tempi prima da Faliero Mucci e poi da Lanfranco Barbanti due grandi esperti del calcio dilettantistico. Poi è cominciato il girovagare dei calciatori dai piedi buoni, quelli che vedono il cartellino conteso dalle società di categoria che hanno l’ambizione di centrare la promozione.
Carlo Marino ha giocato in tantissime società in nel Lazio e in Umbria. È stato capocannoniere in Ececllenza con l’Alatri nel 2004 e nel Città di Castello nel 2005: il talento c’era. Poi una piccola parentesi a Giugliano e poi ancora tra le altre Ferentino, Isolaliri, Civita Castellana, Colleferro per finire a Sgurgola 8 anni fa.
La promessa a Mimmo
Dopo 8 anni arriva la promessa a Mimmo. Mantenuta sempre a Sgurgola grazie alla disponibilità del mister Antonio Calvani che lo ha accolto a braccia aperte facendolo scendere in campo anche ieri pomeriggio.
Per quanto riguarda la carriera politica, Carlo Marino nel 2014 si è candidato sindaco di Anagni arrivando quarto su 8 candidati. Tanta opposizione extraconsiliare fino all’accordo con Natalia e l’elezione nel 2018. È stato assessore al Bilancio e poi alla Cultura, al Turismo e al Commercio: da quattro anni è considerato il braccio destro di Natalia.
Nella sua carriera da calciatore invece ci sono circa 150 goal. E anche tanti infortuni: ginocchio , caviglia e due volte il tendine di Achille. Che probabilmente hanno contribuito a fargli prendere la decisione di dire basta con il calcio.
Ora il ritorno in campo. E alle prossime elezioni? Dice di non aver ancora deciso se sarà in campo. Un bomber senza età sul manto verde. In Aula consiliare, forse.