Equilibrio e coraggio: così la missione-Napoli può diventare possibile

Sabato alle 18.30 partirà la Serie A: il Frosinone sfiderà allo “Stirpe” i campioni d’Italia. Stadio esaurito, entusiasmo alle stelle. Pronostico sulla carta chiuso ma Di Francesco ha fiducia. Pochi dubbi di formazione, torna tra i convocati Canotto. Nel Napoli l’assenza pesante di Kvaratschelia

Alessandro Salines

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Sembra una di quelle notti dove i gatti sono tutti neri. E non potrebbe essere altrimenti quando al debutto una neo promossa affronta i campioni d’Italia, la squadra che ha appuntato lo scudetto sul petto ed ha dominato lo scorso campionato di Serie A. Insomma un pronostico chiuso, blindato, le quote dei bookmaker che non danno scampo. Frosinone-Napoli di sabato (ore 18,30 il fischio d’inizio) dunque appare già scritta.

Ma il calcio non è una scienza esatta e lascia sempre qualche spiraglio di luce. E chissà che l’assenza di Kvaratschelia non sia già un segnale positivo per i giallazzurri. La formazione di Di Francesco comunque non si sente una vittima sacrificale e promette che venderà cara la pelle.

“Affrontiamo i campioni d’Italia che vorranno vincere di nuovo – ha esordito Eusebio Di Francesco nella sua prima conferenza prepartita – Il Frosinone invece lotta per la salvezza. Ambizioni e prospettive differenti. E’ la prima, occorreranno grande coraggio e entusiasmo. Dobbiamo ribattere colpo su colpo senza pensare solo a difenderci. Ma serviranno altresì tanta attenzione tattica e bisognerà stare nella partita sapendo che gli avversari possono pescare la giocata da un momento all’altro”.

Allo “Stirpe” si accende il campionato

Stadio “Stirpe” tutto esaurito per l’esordio contro il Napoli

La sfida dello stadio di viale Olympia inaugurerà la nuova Serie A davanti al pubblico delle grandi occasioni (spalti sold out). Un incrocio non casuale: di fronte le squadre che hanno stravinto i 2 principali campionati tricolori. Il Frosinone primo in Serie B, il Napoli scudettato. L’overture quindi sa tanto di omaggio alle “regine” della scorsa stagione.

Sabato comunque si riparte e sarà tutta un’altra storia. Malgrado l’eco dei trionfi non si sia ancora spenta, tanta acqua è passata sotto i ponti. La squadra ciociara è stata rivoluzionata per l’ennesima volta, cambio del tecnico compreso (Di Francesco al posto di Fabio Grosso). Di Francesco torna in panchina a distanza di 2 anni. Non nasconde una certa emozione. “E’ bellissimo ripartire, sai quando lo stomaco si chiude un pochino? – ha confessato il trainer – Sono sensazioni uniche che ritrovi sia da giocatore che da allenatore. Sensazioni che ti tengono vivo e ti fanno amare questo lavoro. Ma non sto pensando a me stesso, faccio il ragionamento sul Frosinone. Ecco che assume una particolare importanza il ‘noi’, sentire tutti insieme il senso di appartenenza”.

Anche il Napoli ha perso l’allenatore Luciano Spalletti (nominato in queste ore ct azzurro) e un pezzo importante come il difensore coreano Kim. In panchina ora c’è Rudy Garcia, vecchia conoscenza del calcio italiano, ex Roma come Di Francesco che ai tempi del Sassuolo ha strappato 3 pareggi al francese in 5 confronti. E sono arrivati altri giocatori: ultimo il talentuoso centrocamista spagnolo Veiga dal Celta Vigo.

Salta il derby georgiano

Kvernadze non sfiderà il suo connazionale Kvaratschelia

La notizia del giorno è l’assenza di Kvaratschelia per un affaticamento muscolare. Niente sfida tutta georgiana con il connazionale Kvernadze, arrivato in Ciociaria a luglio con grandi aspettative dopo un lungo corteggiamento. Al di là del derby Kvernadze-Kvaratschelia, la partita perde una “stella” di prima grandezza ma inutile negare che per il Frosinone sarà un vantaggio. L’attaccante azzurro è stato tra i principali artefici dello scudetto tanto da vincere a fine il premio di miglior giocatore del torneo assegnato dalla Lega Serie A. Un giocatore formidabile in grado di spaccare le partite con le sue accelerazioni ed un dribbling mortifero.

“Lo terremo fuori per prudenza – ha spiegato Rudi GarciaHa avuto un trauma in un’amichevole, ha giocato 70’ l’ultima gara, ma da quella partita lui sente qualcosa. La risonanza mostra che è tutto normale ma è meglio non rischiarlo per non perdelo alla prima. Lo avremo da lunedì”.

Tutto (o quasi) contro il Frosinone

L’ultimo Frosinone-Napoli

Il Napoli è nettamente favorito per valori tecnici e tanto altro. Le statistiche parlano chiaro La squadra azzurra è imbattuta all’esordio in campionato contro le neopromosse (13 vittorie, l’ultima contro il Venezia nel 2021, e 4 pareggi) e cerca il settimo successo di fila alla prima uscita stagionale in Serie A. Tra l’altro negli ultimi 11 anni i campioni d’Italia in carica hanno vinto 10 volte (solo la Juventus nel 2015-2016 perse, 1-0 in casa contro l’Udinese). Dal canto suo il Frosinone nei 2 precedenti esordi in Serie A ha perso: 2-1 in casa contro il Torino e 4-0 a Bergamo con l’Atalanta. Ma a livello generale non perde all’esordio da 2 stagioni (1 pari ed 1 vittoria)

Anche i confronti diretti tra ciociari e partenopei lasciano poco spazio alle interpretazioni. In Serie A Frosinone e Napoli si sono affrontate 4 volte e sono arrivate altrettante sconfitte. I canarini hanno subito 15 gol, una media di 4 a partita. In totale comunque sono 9 gli incroci: oltre ai 4 in A, 2 in B, 2 in C1 ed 1 in Coppa Italia. Il bilancio pende a netto favore del Napoli con 7 vittorie e 2 pareggi, 25 gol realizzati e 6 incassati. Il Frosinone a questo punto non può che aggrapparsi alla legge dei grandi numeri, sperando di ribaltare una tradizione a dir poco sfavorevole.

Eusebio Di Francesco

Di Francesco confida nell’entusiasmo dei suoi ragazzi che dovranno essere “carichi a pallettoni” e nella spinta dei tifosi. “I numeri sono a favore del Napoli. Ma noi abbiamo una grande opportunità da sfruttare – ha detto il tecnico – Ci sono ragazzi che esordiranno, l’anno scorso giocavano in serie minori o magari non titolari. Devono essere carichi e sapere che devono dare il massimo. La cosa più importante è giocare di squadra e non individualmente. Mi aspetto inoltre grande calore dal pubblico. Spero che sia una festa di sport con tante famiglie allo stadio”.

Scelte fatte, la novità Canotto

Canotto tornato a sorpresa tra i convocati

Il tecnico punterà sul 4-3-3. Difesa e pressing alto, aggressività a tutto campo e tanto dinamismo sperando che la condizione fisica possa sopperire almeno in parte al gap tecnico. In porta Turati, uno dei protagonisti della promozione con 20 clean sheet in 37 partite. La difesa vedrà da destra a sinistra Oyono, Monterisi, Romagnoli e Marchizza. Le chiavi del centrocampo le avrà capitan Mazzitelli, le mezzali sarano uno tra Gelli e Bresciani ed Harroui. In attacco Borrelli è favorito su Cuni mentre sulle fasce Baez e Caso. I neo acquisti Barrenechea e Cerofolini dovrebbero andare in panchina.

Monterisi e Romagnoli dovranno fermare il bomber Osimhen (Foto © Mario Salati / Alessioporcu.it

“Sono tutti disponibili, ancora non ho dato la formazione – ha sottolineato Di FrancescoQualcuno avrà capito che potrà giocare qualcuno meno. La formazione la darò ai ragazzi verso ora di pranzo”. La novità, annunciata da Di Francesco, è rappresentata dalla convocazione di Canotto. L’attaccante è tornato dalla Reggina che non ha potuto riscattarlo dopo la mancata iscrizione in Serie B.

Raspadori al posto di “Kvara”

L’attaccante Zerbin, ex della sfida

L’assenza del georgiano preoccupa relativamente Garcia che ha una rosa profonda ed in grado di sopperire al forfait. Il tecnico francese (ultima panchina in Italia il 9 gennaio del 2016) non vede l’ora d’iniziare. E’ molto motivato e di certo non sottovaluta l’impegno. Vuole partire forte. D’altronde lui è l’allenatore il record di vittorie consecutive per una squadra all’inizio di un campionato di Serie A, arrivando a 10 successi di fila nella stagione 2013-14.

“Non vediamo l’ora, va bene la preparazione, è tutto bello, ma ci manca la vera competizione che arriva a Frosinone – ha osservato GarciaSiamo contenti di iniziare, avremo un avversario tosto, una squadra con entusiasmo, viene da un grande campionato e la promozione. C’è tanta voglia da parte loro, ma saremo all’altezza su questo”.

A parte Kvara e Gaetano, tutti abili ed arruolati compreso Anguissa che aveva avuto problemi fisici. Anche il Napoli si schiererà col 4-3-3- malgrado Garcia stia studiando soluzioni alternative (4-4-2). E così davanti a Meret, dovrebbero giostrare Di Lorenzo, Rahmani, Juan Gesus e Olivera (in vantaggio su Mario Rui). In mezzo al campo Anguissa (insidiato da Elmas), Lobokta e Zielinski che dovrebbe restare al Napoli dopo le sirene arabe. Tridente con Politano, Osimhen e Raspadori. Solo panchina per i nuovi Natan e Cajuste e per l’ex Zerbin.