Equilibrio e tattica, i numeri di Torino – Frosinone

L'analisi dei numeri di Torino-Frosinone. Come leggere il match. Barrenechea il top dei tocchi. Soulè ed i passaggi chiave

Matteo Sansoni

Le storie dietro ai numeri

Dopo il match senza reti dell’andata, anche il ritorno offre la stessa sceneggiatura: come al Benito Stirpe quattro mesi fa, anche all’Olimpico Grande Torino finisce 0-0. A vincere, tra Torino e Frosinone, è ancora una volta l’equilibrio e il tatticismo. Un risultato che rispecchia in pieno le aspettative della vigilia di un match che metteva in palio punti pesanti per l’Europa e per una corsa salvezza ancora tutta da decifrare.

L’ANALISI TATTICA DEL MATCH

Difesa
Foto: Alessandro Di Marco © Ansa

Di Francesco si affida ancora una volta sulla difesa a tre, affrontando in maniera quasi speculare il Torino dello squalificato Juric. Chiavi della difesa affidate ancora una volta a Romagnoli che, dopo Osimhen e Zirkzee, annulla anche Zapata, grazie ad una marcatura stretta e una pressione costante che impedisce al colombiano di trovare il perno necessario per sfruttare il suo fisico e trovare la porta.

A fine match saranno 6 i duelli vinti e 3 i salvataggi decisivi del centrale giallo azzurro, vero protagonista e MVP del match. 

Centrocampo
Barrenechea al top nei tocchi di palla (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Bene Barrenechea, sia nella fase difensiva che in quella creativa. L’argentino si erge in vetta alla classifica dei tocchi del pallone (61) e il numero di passaggio riusciti (46), più di qualsiasi altro giocatore nel match. Due dati significativi che dimostrano, ancora una volta, l’importanza a livello di creazione e fluidità di gioco del prodotto delle giovanili della Juventus.

Sui piedi di Mazzitelli, invece, una delle due grandi occasioni da gol del Frosinone che, in transizione e senza pressione della difesa granata, non riesce a rimanere lucido e battere Milinkovic.

Poco impiegato nella manovra offensiva Brescianini, pensato da Di Francesco in una posizione ibrida, tra le due linee del Torino e con licenza di infastidire le marcature dei granata. A fine match saranno solo 24 i tocchi del pallone del centrocampista scuola Milan che, però, registra anche il93,7% di passaggi riusciti(16 su 17 tentati), di cui il più importante a dare il là alla transizione offensiva per l’occasione più grande del match, non capitalizzata da Cheddira a tu per tu contro Milinkovic. 

Attacco
Tre passaggi chiave per Soulé (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Luci e ombre ancora una volta per Soulè, che approccia al match nel migliore dei modi dopo il rigore sbagliato contro il Napoli al Maradona. Nel primo tempo i guizzi offensivi del fantasista argentino mettono in seria difficoltà il suo diretto marcatore, Ricardo Rodriguez. Nella ripresa il Frosinone abbassa il baricentro per gestire il match e, complice la stanchezza, perde un po’ di efficacia. Chiude il match con 3 passaggi chiave e 3 tiri verso la porta granata, creando 6 occasioni potenziali da gol. 

Più difficile invece la partita di Cheddira, con Buongiorno e Tameze che riescono ad arginare bene l’uomo più in forma degli uomini di Di Francesco. Il marocchino si spende tanto in fase di pressione offensiva ma risulta meno efficace in zona gol, non sfruttando due occasioni importanti per far crollare il muro granata. 

La Salernitana alle porte

Nonostante il quarto pareggio consecutivo, l’ottima prestazione e il punto ottenuto su un campo difficile, non si interrompe ancora la striscia negativa di 12 partite senza vittorie per i Ciociari che, la prossima settimana, affronteranno tra le mura amiche la Salernitana, orfana di Candreva squalificato (diffidato e ammonito nel match contro la Fiorentina).

Una settimana per preparare un match fondamentale per dare continuità di prestazioni e risultati e ritrovare, appunto, una vittoria che manca ormai dal lontano 21 gennaio.