Frosinone, altra rivoluzione: anche in Serie A nel solco del rinnovamento

Come nelle precedenti 2 stagioni, la rosa verrà stravolta. Dopo la prima parte del precampionato, sono andati via già 14 giocatori di cui 8 titolari ed arrivati 7 elementi. E non è finita: nelle prossime settimane l’organico subirà un ulteriore scossone. Una politica netta ed inderogabile della società

Alessandro Salines

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La rivoluzione d’estate è arrivata puntuale come da 3 anni a questa parte. Anche in Serie A sarà un Frosinone nel solco del continuo rinnovamento, una politica netta ed inderogabile adottata dalle società. Dopo la prima parte del precampionato, la rosa è già cambiata di ben 14 elementi tra cessioni e fine prestito. Otto titolari, l’intera difesa che era stata la migliore della Serie B. Sette invece gli arrivi compresi i cavalli di ritorno Turati e Monterisi.

Inoltre rispetto alle ultime stagioni nuovi l’allenatore e lo staff con Eusebio Di Francesco che ha sostituito Fabio Grosso. E non è finita qui ovviamente. Anzi nelle prossime settimane l’organico subirà un ulteriore scossone: previsti acquisti e partenze; e fino all’ultimo minuto non sono esclusi movimenti come ha sottolineato il presidente Maurizio Stirpe  in una recente intervista.

Una politica vincente. Ed in Serie A?

Daniel Boloca, cessione eccellente del Frosinone

La strategia del rinnovamento finora ha pagato sotto tutti i punti di vista. Il Frosinone nelle ultime 2 stagioni ha ottenuto risultati importanti sia in campo che fuori. I giallazzurri hanno sfiorato i playoff e l’anno seguente conquistato la promozione con tanto di primo posto. Ma sono stati altrettanti importanti i risultati finanziari e societari: i conti gravati dalla retrocessione del 2019 e dal Covid sono stati aggiustati, valorizzati i giovani (Gatti e Boloca su tutti). E poi, come spesso ha ricordato Stirpe, va sottolineato il modo come sono stati raggiunti certi traguardi: calcio propositivo ed organizzazione.

Ma in Serie A il rinnovamento continuerà a pagare? L’asticella s’alzerà notevolmente e quindi è difficile azzardare previsioni. Ripartire quasi da zero è sempre complicato. Ancor di più in un campionato molto più competitivo rispetto alla Serie B. E’ chiaro che servirà tempo per amalgamare un gruppo nuovo e bisognerà avere la fortuna di trovare i giocatori giusti come è capitato in questi 2 anni.

Il ruolo di Di Francesco

Eusebio Di Francesco

In questo processo di rinnovamento sarà fondamentale il tecnico. Fabio Grosso è stato bravissimo in breve tempo a trovare la quadra e a dare un’identità forte alla squadra. Entrando nella testa dei suoi ragazzi. Nel giro di un anno ha dovuto smontare e rimontare il giocattolo, riuscendo alla fine a vincere un campionato. Il suo grande merito nell’avventura frusinate è stato proprio questo.

Eusebio Di Francesco avrà lo stesso arduo compito per giunta in torneo molto più difficile. Costruire una squadra competitiva praticamente ex novo in poco tempo: ha l’esperienza e le qualità necessarie per riuscire nell’impresa. Avrà inoltre il supporto di una società forte con dirigenti esperti e competenti.

Szyminski il veterano ma nessun centenario

Luca Garritano

Il rinnovamento adottato nelle ultime stagioni è testimoniato dal particolare non di poco conto che nessun giocatore giallazzurro ha toccato finora quota 100 presenze. Insomma niente più bandiere ma tutti giocatori funzionali al progetto pur restando solo 1-2 stagioni. Contratti meno lunghi soprattutto per i calciatori over 30.

Dopo l’addio di Rohden (vicino alla Reggiana di Nesta), il veterano è il difensore centrale polacco Szyminski, in Ciociaria dal 2019 con all’attivo 91 gare. Poi Garritano e Lulic a Frosinone dal 2021. Il primo ha collezionato 67 partite, il secondo 47 ma nell’ultimo campionato è stato fuori diversi mesi per un serio infortunio. Gli altri giocatori della rosa sono arrivati a partire dal 2022.

Terminal arrivi e partenze

Stefano Turati (Foto © Mario Salati)

Come detto hanno salutato 14 giocatori reduci dalla promozione in Serie A. I portieri Loria e Marcianò, secondo e terzo alle spalle di Turati. Poi l’intera linea difensiva titolare: Sampirisi, capitan Lucioni, Ravanelli e Cotali. Via per fine prestito Frabotta, una delle principali alternative della retroguardia. A centrocampo addio a Rohden e Boloca, quasi sempre titolari con Grosso. In attacco si sono congedati il bomber Mulattieri (12 gol), Moro (6) ed Insigne (8). I giovani Bocic ed Oliveri le altre partenze.

Per adesso i nuovi sono il difensore Marchizza, i centrocampisti Brescianini ed Harroui, gli attaccanti Cuni e Kvernadze. Mentre sono tornati il portiere Turati (ancora in prestito dal Sassuolo) ed il difensore Monterisi (titolo definitivo dal Lecce).

La rivoluzione d’estate è servita.