Frosinone, Cheddira-gol per espugnare “Fort Toro”

Domenica la sfida contro i granata che in casa hanno il record di clean sheet. Di Francesco punta sul bomber, reduce dalla doppietta a Napoli. In ballo punti pesanti per la corsa-salvezza. I temi, i numeri e le parole dei protagonisti di una partita molto delicata

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Pedalare, pedalare, pedalare. Guai a fermarsi in questa volata-salvezza sempre più tirata quando mancano 6 “curve” al traguardo fissato il 26 maggio. E così il Frosinone dovrà provare a fare risultato anche nella seconda trasferta di fila in programma domenica pomeriggio alle 15 allo stadio “Grande Torino” contro i granata di Ivan Juric (non sarà in panchina per squalifica) che saranno spinti da oltre 22 mila tifosi.

Match difficile (“Non vedo troppi difetti nel Toro”, ha avvisato Eusebio Di Francesco) ma il Frosinone è in serie positiva da 3 turni (pareggi con Genoa, Bologna e Napoli) e poi di questi tempi bisogna tentare di raggranellare punti ovunque e contro qualunque avversario. Infatti i giallazzurri, terz’ultimi a quota 27, hanno poca scelta considerando anche i risultati sfavorevoli delle rivali: il Cagliari (salito a 32) ha pareggiato con la Juventus, l’Empoli si è imposto col Napoli (toscani balzati a 31) ed il Verona ha battuto l’Udinese nello scontro diretto arrivando a 31. In definitiva zona salvezza a -1 ma i friulani devono completare la partita (19′ più recupero, si ripartirà dall’1-1) con la Roma. E domenica alle 12.30 si giocherà un Sassuolo-Lecce da brividi.

Cercasi disperatamente la vittoria

Sanabria e Brescianini nella gara d’andata

Il Frosinone non vince da 3 mesi (21 gennaio, 3-1 al Cagliari) ed in trasferta è a digiuno di successi. E’ una delle 4 squadre dei 5 maggiori campionati europei a non avere ancora vinto fuori assieme a Cádiz, Granada e Mainz. Inoltre nelle gare esterne i ciociari hanno subito 37 gol: meno solo del Luton (43), mentre le sconfitte sono 11 (hanno fatto peggio Sheffield United 12, Almería 12 e Granada 13). Ma è indubbio che per sperare nella salvezza bisogna cambiare passo, tornare alla vittoria quanto prima.

Il colpaccio a Torino (in Coppa Italia i canarini vinsero 1-2) sarebbe un’impresa che potrebbe rappresentare la svolta della stagione. Battere i granata regalerebbe uno scossone alla classifica ed un’iniezione massiccia di fiducia.

Reinier, matchwinner della gara di Coppa Italia

I granata infatti sono a quota 45, ambiscono all’Europa ed in casa hanno il record di clean-sheet (11 come il Bologna). Da inizio dicembre il Torino ha tenuto 11 volte la porta inviolata: nel periodo, nessuna squadra dei 5 tornei top europei ha fatto meglio (a quota 11 anche l’Inter). Una difesa di ferro (la quarta della Serie A con  29 reti)  per una squadra che tra le mura amiche ha conquistato 28 punti (7 vittorie, altrettanti pareggi e 2 sconfitte) e non perde dal 22 febbraio con la Lazio.

I duelli e Cheddira, le chiavi

Eusebio Di Francesco (Foto © Ansa / Stringer)

Di Francesco nella conferenza anticipata a venerdì ha tracciato la rotta. “Dobbiamo vincere più duelli possibili. Solo così possiamo avere speranze di tornare a casa con un risultato positivo contro una compagine forte, ben allenata e formata da elementi di qualità”, ha detto il tecnico che teme il ritmo, l’aggressività e la forza fisica degli avversari. Ma il Frosinone confida anche nella vena di Cheddira, reduce dalla doppietta al Napoli e 5 reti segnate nelle ultime 7 partite.

“Cheddira lo abbiamo aiutato, mettendolo in una zona del campo un po’ più decentrata dove si esprime meglio”, ha svelato DiFra che ha avuto parole dolci per Soulé dopo l’errore dal dischetto. “I rigori li sbagliano tutti e non si può giudicare un giocatore per un errore del genere come dice una famosa canzone (“Leva calcistica del ’68 di Francesco De Gregori ndr). Soulé batte benissimo i penalty, lo sbaglio farà crescere. Lui deve superare con più facilità l’errore, è la cosa che gli riesce meno. Ma il calcio è bellissimo perché ti dà sempre l’occasione per riscattarsi”.

Formazione che… pareggia non si cambia

Il portiere Turati (Foto © Mario Salati)

Non ci dovrebbero essere grandi novità nel Frosinone. Sarà riproposto il modulo 3-4-2-1 che sta regalando garanzie soprattutto a livello difensivo. “Ho un paio di dubbi che scioglierò nelle prossime ore. Tutti sulla corda comunque”, ha precisato Di Francesco.

Recupera Monterisi e non Bonifazi. Si è fermato di nuovo Marchizza. Tra i pali ci sarà Turati con Lirola, Romagnoli ed Okoli le 3 sentinelle. Zortea e Valeri i 2 tornanti, Mazzitelli e Barrenechea gli interni. Soulé e Brescianini alle spalle di Cheddira. I dubbi potrebbe riguardare Gelli e Reinier che hanno qualche chance di partire dal 1’.

Juric: “Il Frosinone gioca bene”

Ivan Iuric (Foto: Vincenzo Izzo / DepositPhotos)

Il tecnico del Toro è molto carico e non lo nasconde. Il pari nel derby con la Juve ha regalato altre certezze. “La squadra con le prestazioni ha meritato l’Europa, veniamo da un lungo periodo in cui giochiamo bene – ha osservato Juric – Io ho grande motivazione per ottenere un obiettivo fantastico. Vedo bene il gruppo anche se siamo pochi e serve un gran finale di campionato. Domenica occorre vincere, sarebbe bello affrontare chi sta davanti a noi con uno spirito bellissimo”.

Ma Juric avverte i suoi sulle insidie della partita. “Il Frosinone gioca bene, ha diversi talenti e crea tanti pericoli – ha puntualizzato l’allenatore – Arrivano da risultati importanti e meritati, sarà difficile. La Juve ha il potere fisico, il Frosinone ha giocatori tecnicamente validi che creano superiorità. Dipende dall’atteggiamento del Frosinone. Spesso adotta un pressing alto, in base a cosa farà ci comporteremo di conseguenza”.

Rodriguez contrasta Soulé

Juric ha confermato che giocherà Ilic al posto dello squalificato Ricci in un centrocampo composto anche da Linetty e dagli esterni Bellanova e Lazaro. Davanti a Milinkovic Savic una difesa con Tameze, Buongiorno e Rodriguez. Sulla trequarti Vlasic alle spalle di Zapata e Sanabria.

Pedalare, pedalare, pedalare.