Frosinone, poca personalità e calo fisico: in salita la strada verso i playoff

Il ko di Crotone ha fatto perdere una posizione ai giallazzurri scesi all’ottavo posto e scavalcati dall’Ascoli. In trasferta troppa fatica rispetto all’andata con 3 sconfitte in 6 gare. Pesano le assenze in un organico che alla lunga sta mostrando qualche lacuna

Alessandro Salines

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All’Ezio Scida è stata una sconfitta inattesa e pesante ma il Frosinone alla fine della 30^ giornata ha limitato i danni riuscendo a restare aggrappato al treno playoff grazie al gol di Latte Lath della Spal che ha pareggiato nel finale la sfida con la Spal.

Certo i giallazzurri hanno perso una posizione (dal settimo all’ottavo posto) ed ora la strada è in salita ma restano in zona playoff. E’ un aspetto fondamentale in questo momento: l’uscita dalle prime otto avrebbe potuto avere contraccolpi psicologici.

Il quadro dopo la trentesima giornata

l’ex Dionisi ha trascinato l’Ascoli in zona playoff

Il Frosinone è stato scavalcato dall’Ascoli che ha battuto l’ormai ex capolista Pisa (doppietta dell’ex Dionisi). I bianconeri sono settimi a 48, a +1 dai giallazzurri che però sono riusciti a tenere dietro il Perugia (1-1 con la Spal) ed il Cittadella (0-0 contro la Reggina).

Ma l’equilibrio è massimo e può succedere tutto ed il contrario di tutto. D’altronde è un campionato senza padroni (nel turno appena concluso c’è stato l’ennesimo cambio al vertice, dal Pisa alla Cremonese) e la zona playoff non fa eccezione.

Il calendario ora non aiuta i canarini: nelle prossime 2 giornate sfide difficilissime con Benevento in casa ed il Lecce in trasferta dopo la sosta. Il Frosinone è ancora artefice del suo destino ma bisogna muovere la classifica.

Luigi Canotto impreciso a Crotone

La metamorfosi

Nel giro di 3 giorni il Frosinone ha cambiato pelle: se contro l’Alessandria aveva giocato un’ottima partita, pur favorita dall’espulsione di Lunetta, a Crotone la squadra di Grosso ha spento la luce.

Una metamorfosi troppo repentina che dovrebbe far riflettere. Anche perché nel girone di ritorno non è la prima volta che i giallazzurri accusano battute a vuote pericolose (Perugia, Como e Cittadella). Inoltre lo scivolone di Crotone è ancora più pesante in quanto è arrivato contro la penultima della classe che non vinceva da 11 turni. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Crotone – Frosinone 2 – 0).

Un problema di personalità e maturità? Fatto sta che nel momento in cui serve il salto di qualità arriva l’imprevisto come accade nel Monopoli. Inoltre, pur giocando male, la formazione di Grosso ha costruito alcune buone occasioni, mancando però di concentrazione e cattiveria. Errori marchiani, sintomo di un calo di tensione.

Calo fisico e mal di trasferta

Cicerelli ha firmato a Parma l’ultima vittoria in trasferta del Frosinone

Il Frosinone probabilmente paga anche la stanchezza dei tanti impegni ravvicinati (9 partite in poco più di un mese, più del doppio di un calendario normale), alcuni giocatori sono in evidente difficoltà.

Inoltre c’è il mal di trasferta. All’andata Ciano e compagni si erano ben disimpegnati fuori casa, collezionando 16 punti (4 vittorie altrettanti pareggi e 1 sola sconfitta) in 9 partite, 1 in più di quanti conquistati in casa.

Nel ritorno sono già 3 i ko in 6 gare lontano dallo “Stirpe” con 10 reti al passivo e solo 3 segnate. La vittoria manca dalla prima di ritorno, il 22 gennaio a Parma.

Assenze pesanti e scelte discutibili

Luca Garritano: la sua assenza a Crotone si è fatta sentire

Inutile nascondersi dietro un dito, in questa fase del campionato non si possono regalare giocatori importanti come Charpentier, Garritano, Szyminski e Ciano. Ancor di più se si considera che l’organico alla lunga sta mostrando qualche lacuna.

Grosso fa bene a non voler parlare degli assenti (“abbiamo altri giocatori”, ha ripetuto spesso) ma è pur vero che si tratta di titolarissimi. L’attaccante francese tra l’altro resterà fuori per alcune settimane e mancheranno i suoi gol (finora 10 in 22 gare con un rapporto minuti/reti di 1 ogni 99’). Ciano rientrerà sabato dalla squalifica mentre si spera di recuperare sia Garritano che Szyminski.

L’ex Chievo è un elemento-chiave nel gioco di Grosso: “ufficiale di collegamento” tra centrocampo ed attacco, ma anche incursore e prezioso in copertura. Il difensore polacco garantisce esperienza, fisicità e si completa con Gatti. Insomma sono assenze pesanti e non si può fare finta di niente.

E’ pur vero che a Crotone qualche scelta di Grosso ha lasciato perplessi. Su tutte le esclusioni dall’undici di Zerbin e Boloca. Va bene il turnover ma sono giocatori giovani che possono sopportare benissimo 3 gare in una settimana.