I gol degli attaccanti sbancano la Serie A

Le reti delle punte già iniziano a pesare nell’economia del campionato tanto che le prime 4 volano sulle ali del reparto avanzato. Il Frosinone deve migliorare: solo 2 marcature dal pacchetto offensivo. L’inesperienza il limite principale di Cheddira e soci.

Alessandro Salines

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Non è solo un caso o una mera statistica. Ma un dato emblematico: i gol degli attaccanti già iniziano ad avere un peso specifico tanto che le prime 4 (Milan, Inter, Napoli e Juve) della classifica volano sulle ali delle reti del reparto avanzato. Insomma non si può prescindere dall’apporto realizzativo delle punte. Quando gli attaccanti stentano a trovare la porta le squadre faticano a vincere o conquistare punti. Sembra una ragionamento banale ma è la realtà dei fatti.

Prendete il Frosinone: domenica scorsa all’Olimpico, pur giocando bene contro la Roma, è mancato in zona-gol (nessun tiro nello specchio) ed alla fine è uscito battuto. Ed anche contro la Fiorentina poteva fare meglio sotto l’aspetto delle scelte e delle conclusioni. L’attacco insomma deve crescere perché le reti non si possono sempre pretendere dai centrocampisti o dai difensori.

Aspettando il salto di qualità

L’attaccante Cheddira

Solo 2 delle 9 reti (pari al 22,2 per cento) del Frosinone sono state firmate dagli attaccanti. A segno Cheddira su rigore nella gara vinta col Sassuolo e Soulé autore del pareggio con la Fiorentina. Reti pesanti tra l’altro che hanno portato 4 punti. Poi 4 gol sono stati siglati dai centrocampisti (Harroui e Mazzitelli, 2 ciascuno) e 2 dai difensori (Monterisi e Lirola).

Quindi il reparto avanzato deve necessariamente crescere come ha sottolineato Eusebio Di Francesco. “Quando si schierano tanti giovani nati dopo il 2000 (a Roma il Frosinone ha chiuso 7 millennials ndr) vuol dire che si deve passare inevitabilmente attraverso gli errori”, ha detto il tecnico dopo il match dell’Olimpico.

Il tedesco Cuni

E proprio l’inesperienza appare il limite più grande degli attaccanti del Frosinone. Sono elementi di prospettiva ma tutti alle prime armi in Serie A. Cheddira ha alle spalle soltanto un campionato di B, Cuni è arrivato dalla C tedesca, Soulé ha 20 gare di A, Kaio Jorge 9 ed ancora non ha neppure esordito, Caso e Baez sono praticamente 2 debuttanti (in solido 17 presenze). Quindi occorreranno tempo e pazienza sperando che le scelte siano state illuminate. Di sicuro Soulé sta andando oltre le attese. Forse il pacchetto di punte centrali è un po’ corto con soli 3 giocatori (Cheddira, Cuni e Kaio Jorge).

Milan ed Inter, attacchi super

Politano del Napoli

Le prime delle 2 della classe finora sono state trascinate dai gol delle punte. Nel Milan ben 12 reti su 15 sono state firmate dagli attaccanti con Giroud, autore di ben 4 marcature. Per quanto riguarda l’Inter, 11 gol su 19 sono stati siglati dalle punte. A farla da padrone Lautaro con 9 prodezze e capocannoniere della Serie A. Anche gli attaccanti del Napoli hanno messo a segno 11 reti su 16 con Osimhen a bersaglio grosso 5 volte. Poi Juventus e Sassuolo con 9 gol degli attaccanti.

Al contrario l’Empoli è l’unica squadra dove le punte non hanno segnato. L’unica rete è stata realizzata da un centrocampista (Baldanzi). Male inoltre il reparto avanzato di Monza ed Udinese con 1 rete. Con 2 invece Cagliari, Salernitana ed appunto Frosinone. Tre per Lazio e Verona, 4 Torino e Bologna, 5 Atalanta, 6 Fiorentina, 7 Lecce, Genoa e Roma.

In totale gli attaccanti della Serie A hanno segnato 106 reti sulle 180. Una percentuale pari al 58,8% che conferma il peso dei gol delle punte.