Il Frosinone è a metà dell’opera e padrone del suo destino

Negli ultimi 10 campionati la media-salvezza è stata di 35,6 punti e quindi la squadra giallazzurra a quota 18 ha fatto un bel passo in avanti. Ma Di Francesco getta acqua sul fuoco dell’entusiasmo, alza il livello d’attenzione e punta al tetto dei 40. Bisogna chiudere il girone andata in bellezza per prepararsi ad un ritorno che in genere presenta maggiori difficoltà

Alessandro Salines

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“Dobbiamo raggiungere al più presto quota 40, siamo a -22. La classifica la commento così”. Eusebio Di Francesco fa bene a vestire la tuta e l’elmetto da pompiere. Il tecnico è troppo esperto per non sapere che nel calcio la concentrazione è fondamentale e la tensione non va mai abbassata neppure nelle amichevoli. E poi è uno sport dove i ribaltoni e i cambi d’orizzonte sono repentini ed imponderabili. Ma è innegabile che i 18 punti conquistati dal Frosinone dopo 13 giornate (media di 1,38) rappresentano un risultato importantissimo in chiave salvezza.

La squadra giallazzurra in pratica è a metà dell’opera quando mancano ancora 6 giornate al giro di boa. Nelle ultime 10 stagioni infatti la quota-salvezza si è attestata sempre sotto i fatidici 40 punti con una forbice che va da 31 a 39. Insomma il Frosinone se mantiene questo ritmo non dovrebbe avere troppi problemi a tagliare il traguardo.

Media-salvezza

Bourabia ed Oyono nell’ultima sfida col Genoa

Negli ultimi 10 campionati la quota per restare in Serie A non ha mai superato i 40 punti. In qualche occasione li ha soltanto sfiorati. Nelle ultime 2 stagioni si è abbassata particolarmente toccando quota 32 (a 31 Spezia e Verona hanno spareggiato) ed addirittura 31 nel 2021-22. Il massimo nel 2015-16 quando l’Udinese si è salvata a 39.

Poi ci sono stati i 38 punti di Genoa (2018-2019) e Spal (2017-18). Per il resto nel 2020-21 Torino e Cagliari hanno evitato guai a 37 (ma si sarebbero salvati anche a 34) come anche l’Atalanta nel 2014-15. Particolarmente basse le quote nel 2016-17 e nel 2013-14 quando Crotone e Sassuolo (allenato proprio da Di Francesco) si sono salvate a 34. La media-salvezza insomma è stata di 35,6. E per questo si può affermare che il Frosinone è a metà strada. Inoltre analizzando la classifica attuale l’andamento è lento: Cagliari ed Empoli disputerebbero lo spareggio a 10 mentre sarebbe salva l’Udinese ad 11 con una proiezione di 32 punti finali in linea con le ultime 2 stagioni.

Mai porsi limiti

Eusebio Di Francesco

L’errore più grave del Frosinone sarebbe quello di sedersi sui 18 punti. E le parole di Di Francesco nel post Frosinone-Genoa hanno voluto essere da pungolo alla squadra ed all’ambiente. Bisogna sempre migliorare: Mazzitelli e soci devono ad esempio cambiare passo in trasferta dove hanno racimolato solo 2 punti in 6 gare. Un gruppo tra l’altro giovane e spensierato può montarsi la testa e farsi bruciare dall’entusiasmo. Invece bisogna restare sul pezzo, non porsi limiti e continuare fare punti contro tutti e ovunque. La concentrazione dovrà essere sempre massima. D’altronde il Frosinone ha dimostrato in 15 partite (13 di campionato e 2 di Coppa Italia) di avere una mentalità vincente e poter giocare alla pari contro qualsiasi avversario.

Mancano 6 partite al giro di boa ed il Frosinone dovrà cercare d’incrementare i punti anche se sarà un finale d’andata molto impegnativo con gare difficili come Milan, Torino, Lecce, Juventus, Lazio e Monza. Inoltre il 19 dicembre i canarini saranno di scena a Napoli negli ottavi di Coppa Italia. Una vetrina affascinante e prestigioso ma anche uno sforzo aggiuntivo.

Il girone di ritorno un altro campionato

Capitan Mazzitelli (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Chiudere l’andata col massimo di punti possibili diventa fondamentale anche perché la seconda parte del torneo presenta in genere difficoltà maggiori. Ci sono stati esempi di formazioni che hanno chiuso l’andata con un’ottima classifica e poi hanno sofferto tanto. Il caso più emblematico è il Benevento nel 2020-21 quando è retrocesso a 33 dopo aver girato a 22.

Nel ritorno infatti ci sono variabili imprevedibili come il mercato che può cambiare in meglio o in peggio una squadra. Ma anche minare la tranquillità di un gruppo. Inoltre le formazioni scendono in campo con uno spirito più battagliero perché consapevoli di giocarsi tutto. Ogni partita che passa allontana o avvicina all’obiettivo e perciò il margine di errore si riduce sempre più. Il Frosinone tra l’altro ripartirà dalla trasferta durissima a Bergamo contro l’Atalanta. Per questo l’imperativo è avere le antenne dritte e non arretrare un centimetro.

Di Francesco lo sa.