Il Giudizio Universale: Frosinone-Atalanta 2-1

Il Pagellone di Frosinone-Atalanta 2-1. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo della gara

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Il Pagellone di Frosinone-Atalanta 2-1. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo della gara. (leggi qui la cronaca: Maestosi questi Leoni: 2 gol all’Atalanta e match da manuale)

IL MIGLIORE

Gelli

Francesco Gelli

È il simbolo del Frosinone giovane, operaio e grintoso che parte dal basso e vuole arrivare in alto. Un esempio citato in conferenza stampa da Eusebio Di Francesco: “Nel calcio nulla è impossibile e c’è spazio per tutti quando ci sono passione e lavoro”.  Il centrocampista toscano, infatti, oggi è protagonista in Serie A dopo aver giocato fino a gennaio in Serie C all’Albinoleffe.

Un primo tempo sontuoso: Di Francesco con una felice intuizione lo schiera da esterno destro. Un martello sulla fascia, attacca e difende, corre e rincorre. Quantità e qualità. Una rivelazione, un’altra scoperta di Guido Angelozzi.

Voto: 7,5

Cerofolini

Il portiere Cerofolini

Buona la prima del portiere prelevato dalla Fiorentina. Non fa rimpiangere lo squalificato Turati salvando il risultato con un miracolo su Scalvini. Attento sulla conclusione velenosa di De Ketelaere, mostra grande sicurezza. Sul gol di Zapata non ha colpe specifiche: il tiro è micidiale.

Voto: 6,5

Oyono

Gioca con attenzione ed umiltà cercando di non strafare. Contiene Ruggeri ma soffre quando Koopmeiners si butta dalla sua parte. Mostra buone doti tecniche nel palleggio, dovrebbe forse osare di più in una catena dove gira un Gelli superlativo.

Voto: 6

Monterisi

Monterisi esulta dopo il gol del 2-0

Sigla il suo primo gol in Serie A dopo sole 3 presenze. Doveva essere il centrale d’emergenza ma si conferma giocatore in forte crescita. Nel primo tempo blocca Zapata con grande personalità e concentrazione.

Cala un po’ nella ripresa tanto che il centravanti atalantino lo castiga alla prima disattenzione. Un errore che non inficia un’ottima prova.

Voto: 7

Romagnoli

Rende inoffensivo Lookmann, quasi imbattibile sulle palle alte e soprattutto mostra un senso della posizione invidiabile. Meglio rispetto alla partita col Napoli. Mette la testa sul gol di Monterisi, deviando il corner di Baez.

Voto: 6,5

Marchizza

Sradica di forza il pallone a Lookman innescando l’azione dell’1-0 di Harroui. Anche lui in crescita rispetto al match col Napoli, la condizione fisica migliora. Si propone sulla fascia con costanza.  Qualche patema nei duelli con Zappacosta e Zortea ma alla fine limita i danni ed è quello che conta.

Voto: 6,5

Mazzitelli

Abbandona la cabina di regia e gioca da mezzala o da secondo mediano quando la squadra si schiera con il 4-2-3-1. Al di là delle posizioni è una partita di sacrificio e lotta, pressing e coperture. Ma non disdegna qualche incursione ed infatti cerca la via del gol in un paio d’occasione. Da buon capitano si batte fino all’ultimo goccia di sudore.

Voto: 6,5

Barrenechea

Barrenechea al debutto

E’ la sorpresa nella formazione iniziale di Di Francesco. “E’ il play che non avevamo”, ha detto il tecnico. L’ex juventino non cambia mai passo ma garantisce geometrie, qualità nel possesso palla ed uno schermo davanti alla difesa. Da buon argentino ci mette anche tanta garra ed infatti viene ammonito. Esordio convincente pur essendo in ritardo di condizione.

Voto: 6,5

Dal 29’ pt Brescianini

Prova a regalare freschezza e forza fisica in un momento della gara nel quale il Frosinone deve reggere l’urto.

Voto: s.v

Harroui

La gioia di Harroui

L’ago della bilancia del Frosinone e non solo per il gol che sblocca la contesa, il suo secondo in 2 gare dopo quello col Napoli. Giostra da mezzala in alcuni momenti ma anche da trequartista e persino da esterno in altri.

Il suo movimento con e senza palla crea grattacapi agli avversari. Il gol è una perla: la finta ad aprire la difesa ed il tiro all’angolino da far vedere alle scuole calcio. Finisce in riserva e viene sostituito da Szyminski.

Voto: 7

Dal 37’ s.t. Szyminski

Il centrale polacco nelle prossime ore dovrebbe trasferirsi alla Reggiana ma Di Francesco lo utilizza nel finale quando ridisegna la difesa con 5 elementi. L’ex Palermo non si scompone e fa il suo debutto in Serie A con tanta professionalità.

Voto: s.v.

Cheddira

Un debutto vincente e quindi ha anche portato bene. Tanto lavoro oscuro ma prezioso per l’italo-marocchino che ha difeso palloni ed aperto spazi. La marcatura strettissima di Djimsiti e soci non lo spaventa. Si batte e sbatte senza timore fino a quando il fiato lo sorregge.

Voto: 6

Dal 37’ s.t. Cuni

Pressa, conquista qualche buon fallo laterale, fa respirare la squadra messa sotto pressione dallo sforzo finale dell’Atalanta. Utile.

Voto: s.v.

Baez

Dirottato a sinistra, non sembra risentirne e parte col piglio giusto. Poi, dopo il doppio vantaggio, deve svolgere compiti di copertura supportando Marchizza. Comunque sia prova più che sufficiente.

Voto: 6

Dal 15’ s.t. Garritano

Buono l’impatto sul match, entra subito nel vivo del gioco senza timori di nessun tipo e con la solita elettricità. L’esperienza infatti non gli manca e sa come gestire certi frangenti. Parte da esterno per poi accentrarsi. Trova 2 volte la conclusione ma la mira non è giusta.

Voto: 6

Di Francesco

Il tecnico Di Francesco

Ritrova la vittoria dopo quasi 3 anni (7 novembre 2020, Cagliari-Sampdoria 2-0). Il successo con l’Atalanta è un’impresa ed in pochi ci avrebbero scommesso un euro.

C’è tanto tanto del tecnico abruzzese nel 2-1 conquistato allo “Stirpe”. Scelte indovinate, intuizioni felici e preparazione della gara quasi perfetta.

Malgrado un organico incompleto, il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Il gruppo cresce e soprattutto ha acquisito un’identità. Altro aspetto: con Di Francesco prevale la meritocrazia e le gerarchie non sono un dogma.

Voto: 7,5