Julie, la francesina di Roccasecca innamorata dell’azzurro

La singolare storia della giovane calciatrice Piga, nata a Lione, ma di origini ciociare. Il difensore dell’FC Fleury ha scelto a sorpresa la Nazionale tricolore ed è tra le convocate per il Mondiale

Alessandro Salines

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In Francia la sua storia ha destato grande scalpore tanto da essere raccontata dal L’Equipe, prestigioso quotidiano sportivo antesignano de L’Auto che ha inventato il Tour de France. La storia di una scelta che ha sorpreso tutti e forse è stata un piccolo smacco per i tifosi transalpini rivali di sempre dell’Italia. Ma la giovane calciatrice Julie Piga, pur essendo nata e cresciuta in Francia, ha voluto fortemente la maglia azzurra. Il sangue non mente, le origini pure. Il papà ha radici ciociare di Roccasecca e si sa che nel frusinate il senso d’appartenenza è un valore importante anche per quanti hanno dovuto lasciare la propria terra. Julie perciò si sente italiana dentro, ha sempre tifato per gli azzurri e non si vede se non col tricolore sul cuore.

L’Equipe giustamente ha sottolineato come in campo maschile gli oriundi italiani siano ormai diversi e provengono da Brasile, Argentina e Germania (Grifo). Ma mai dalla Francia (sono 4-5 milioni i discendenti di immigrati italiani) dove i vari Platini, Giroud e De Meco hanno tutti optato per i Blues senza se e senza ma. Dunque Julie è andata controcorrente ed il suo sogno azzurro è stato coronato: il difensore centrale di Roccasecca è stata convocata dal ct Milena Bartolini in vista dei Mondiali di Australia e Nuova Zelanda ed è la prima oriunda dell’Italdonne.

Una scelta di cuore sulle orme di Cannavaro

Julie Piga in azione

Nata a Lione 25 anni fa, in forze all’FC Fleury (ma potrebbe passare al Milan chiudendo così il giro con l’Italia), vanta 112 presenze tra Serie A e B francesi ed ha vestito anche la maglia delle nazionali giovanili transalpine piazzandosi quarta ai Mondiali Under 20. Ma nel profondo dell’animo ha sempre avuto l’azzurro e l’Italia.

“La famiglia di mio padre è italiana, precisamente di Roccasecca, vicino a Frosinone – ha raccontato Julie all’Equipe – Sono cresciuta tifando la Nazionale. Ricordo benissimo mio padre che, stressato da morire, preferiva camminare per strada piuttosto che guardare fino alla fine la finale del 2006. Poi, abbiamo festeggiato la vittoria contro la Francia per le strade di Lione. Era l’Italia di Fabio Cannavaro e Andrea Pirlo, i miei due idoli”.

Un azzurro cercato con forza

Un’immagine recente della Nazionale femminile

Julie ha svelato come sia riuscita a farsi notare dalla Figc al di là delle sue indubbie qualità tecniche. E’ stato un percorso in salita ma la Piga non si è mai arresa ed ha smosso mari e monti. Ed alla fine ce l’ha fatta ed ora toccherà a lei conquistare in pieno la fiducia del ct. “Essendo tesserata per la federazione francese la Figc non poteva conoscere la mia situazione e volontà se non avessi fatto loro una telefonata – ha continuato Julie – Dopodiché sono riuscita a mettermi in contatto tramite il mio club e il mio agente. Ho anche condiviso questa decisione con Renard (ct della Francia femminile ndr) che è stato molto comprensivo. Chi meglio di lui che ha guidato Marocco, Costa d’Avorio e Arabia Saudita, può capire questa scelta di cuore?”.

La giocatrice ribadisce il suo senso d’appartenenza. “Mi sento italiana dentro, voglio rendere orgogliosa la mia famiglia – ha puntualizzato – Potevo solo mettere una maglia con la bandiera italiana, è quello che faccio da quando ero piccola. Spero di indossarne un’altra nei prossimi giorni”. E sui profili social della calciatrice, è già scritto con orgoglio il tag @azzurrefigc.

La sfida-mondiale di Julie

Julie Piga sogna il Mondiale

Julie Piga dunque da domenica è in ritiro a Riscone di Brunico (in Trentino Alto-Adige) con le 24 azzurre convocate per il raduno di preparazione al Mondiale (20 luglio-20 agosto) e per l’ultima amichevole del 1º luglio allo stadio Paolo Mazza di Ferrara contro il Marocco.

In questi giorni la Bartolini valuterà Julie che darà il massimo per strappare la convocazione definitiva per la rassegna iridata. Difensore solido, piede destro, capace di giocare sia in un reparto a 3 che a 4, si è imposta con la maglia del Fleury 91 in un campionato altamente competitivo come quello francese. Un elemento che potrebbe far comodo in un torneo difficile e faticoso.

Sorelle d’Italia.