La palla passa all’alchimista Di Francesco

Come cambierà il Frosinone dopo la fine del calciomercato? Il tecnico avrà un ventaglio di scelte più ampio e potrà adottare nuove soluzioni di gioco. Tutte le ipotesi in campo, le novità, i possibili protagonisti. Tuttavia i principi resteranno gli stessi e la base di partenza sarà la formazione che ha ben figurato nelle prime 3 giornate

Alessandro Salines

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Ora che i tasselli ci sono tutti, bisogna comporre il puzzle. O meglio i vari puzzle. Terminato il mercato la domanda sorge spontanea: quale Frosinone i tifosi dovranno aspettarsi quando riprenderà il campionato dopo la sosta internazionale? Grande curiosità insomma di vedere la nuova formazione e le scelte che effettuerà Eusebio Di Francesco.

D’altronde la rosa adesso è al completo e quindi le alternative non mancano. Spetterà al tecnico trovare le soluzioni migliori. Dovrà  fare il bravo alchimista, anche perché il Frosinone è partito bene senza gli ultimi rinforzi. E quindi occorre utilizzare le pinze e muoversi con i piedi di piombo.

Nessun modulo fisso

Il portiere Stefano Turati (Foto © Mario Salati)

Il Frosinone di Di Francesco finora si è distinto per non essere troppo legato a numeri o formule. Ma ciò che conta nel credo del tecnico sono alcuni principi come aggressività, palleggio, pressing, movimento, scambio delle posizioni. Un calcio propositivo sempre, dovunque e comunque.

Nelle prime 3 giornate il Frosinone ha alternato il 4-3-3 (col Napoli) e un 4-2-3-1 molto dinamico (Atalanta ed Udinese). E durante le gare la squadra ha spesso cambiato pelle, adattandosi alle varie situazioni. La rotta dunque è tracciata e non cambierà neppure ora che l’organico è al completo. Anzi Di Francesco avrà molta più scelta e potrà trovare nuove soluzioni di gioco.

Come cambia il Frosinone?

Antony Oyono

Grazie alla sosta Di Francesco avrà il tempo per integrare gli ultimi rinforzi, portarli ad una condizione fisica accettabile e comunque trovare l’amalgama in un gruppo profondamente rinnovato. Alla ripresa col Sassuolo comunque non dovrebbero esserci grandi stravolgimenti. Il tecnico molto probabilmente continuerà con una squadra simile a quella che ha battuto l’Atalanta e pareggiato ad Udine.

Tra i pali non ci sono dubbi: il titolare è Turati (in queste ore ha festeggiato 22 anni) come ha sottolineato Di Francesco. In difesa difficile che si possa rinunciare ad Oyono: il terzino è stato finora uno dei migliori ed in fase di costruzione diventa un vero quinto di centrocampo. Tra l’altro Lirola è tornato in gruppo solo oggi. Ma lo spagnolo comunque è un potenziale titolare. E poi entrambi possono giocare anche a sinistra dove Marchizza si sta rivelando una sicurezza. Al centro Okoli potrebbe affiancare Romagnoli anche se Monterisi si è ben comportato.

Kaio Jorge

In mezzo al campo Mazzitelli e Barrenechea sono insidiati dall’esperto Bourabia. Sulla trequarti Gelli, Harroui e Soulé rappresentano il trio più affidabile ma le alternative sono tutte di qualità a partire dal brasiliano Reinier e dallo stesso Bourabia. In queste prime giornate ha trovato spazio anche Baez che ha fatto il suo. Come terminale offensivo Cheddira è un passo in avanti ma Kaio Jorge ha le carte in regola per soffiargli il posto. Senza dimenticare Cuni.

Altre soluzioni

Riccardo Marchizza (Foto © Mario Salati per Alessioporcu.it)

Secondo alcuni mezzi d’informazione come Sky Sport, Di Francesco starebbe pensando di rispolverare il 4-3-3, il modulo con il quale aveva iniziato la stagione. D’altronde l’organico al completo gli concede tanta scelta. E così in difesa Lirola o Oyono a destra, Okoli e Romagnoli al centro e Marchizza a sinistra (oppure lo stesso Oyono). A centrocampo Gelli o capitan Mazzitelli, Bourabia o Barrenechea ed Harroui. Tridente Soulé, Cheddira e Reinier (Caso).

Abdou Harroui

Altra ipotesi è un sistema con la difesa a 3. I giocatori adatti ci sono, Di Francesco lo ha già praticato. E in queste prime 3 partite in fase di costruzione la retroguardia si è schierata proprio con un trio. Nel dettaglio la difesa dovrebbe prevedere Okoli, Romagnoli e Marchizza. Esterni di centrocampo Lirola ed Oyono. In mezzo non mancano le alternative: Gelli, Barrenechea o Mazzitelli ed Harroui. Bourabia dietro un attaccante (Cheddira, ma anche Kaio e Cuni). Ma alle spalle della punta potrebbe giostrare anche Reinier con Bourabia più arretrato. Sarebbe un 3-5-1-1 o 3-5-2 quando la mezzapunta si affiancherebbe al centravanti.

La palla passa all’alchimista Di Francesco.