Domani allo “Stirpe” scontro diretto col Verona che ha 1 punto in meno. I giallazzurri cercano la vittoria dopo 3 turni ma la formazione veneta sarà molto agguerrita. Sfida tra ex in panchina: Di Francesco recupera Romagnoli, Lirola e Garritano; Baroni senza Cabal e Hien
È la storia (o meglio la sfida) di 2 “piccole” che sono partite da “grandi” (7 punti nelle prime 4) e che ora vogliono riprendere a marciare forte dopo la frenata degli ultimi 3 turni. E’ una sfida tra squadre che devono salvarsi ma finora hanno avuto una media punti incoraggiante. Frosinone-Verona di oggi pomeriggio (fischio d’inizio alle 15) è una partita importante, delicata, uno scontro diretto, alla vigilia della sosta internazionale. Come corollario della gara dello “Stirpe” il confronto tra i tecnici Eusebio Di Francesco e Marco Baroni, 2 ex che magari sperano di togliersi qualche sassolino.
“Ho ripetuto spesso che questo è l’anno zero per me. Verona comunque è stata un’esperienza che non ricordo con felicità – ha ammesso DiFra – Sarà una gara da affrontare nel migliore dei modi. Guardiamo partita per partita, siamo solo all’ottava e ci saranno tante finali. Domani sarà una sfida importante avendo lo stesso obiettivo del Verona. Avversario tosto abituato a giocare queste gare”.
Duelli decisivi
Il Frosinone affronterà un’avversaria forte fisicamente che forse non ruba l’occhio ma è compatta, corre tanto e cerca di prevalere nei duelli. Segna poco (4 gol contro i 9 dei giallazzurri) ma ha la quarta difesa meno battuta (6 reti) della Serie A. Non le mancano elementi tecnici come Saponara, Lazovic, Folorunsho, Bonazzoli e Ndonge. Insomma una sfida tutta da interpretare. Di Francesco s’aspetta una prova di qualità e carattere al di là degli uomini e degli aspetti tattici.
“Il Verona è molto aggressivo, rispetto Baroni perché sa lottare per questi obiettivi – ha continuato DiFra – Dobbiamo essere molto bravi nel palleggio per uscire dalla loro pressione ed idem negli uno contro uno. E’ una formazione molto fisica. Tuttavia non deve cambiare il nostro atteggiamento per far male agli avversari”.
Recuperi e dubbi
Di Francesco ha ritrovato Romagnoli, Lirola e Garritano. Sembravano out ed invece sono stati convocati. Sembra improbabile che possano partire dall’inizio. “Ci consentiranno di avere alternative importanti a gara in corso”, ha precisato Di Francesco. Non mancano i dubbi nella formazione che scenderà in campo. Il tecnico ha rivelato che potrebbe giocare uno tra Reinier (sarebbe l’esordio) ed Ibrahimovic (in campo nel finale a Roma). Cheddira dovrebbe rientrare al posto di Cuni.
Riepilogando, davanti a Turati una difesa composta da Oyono, Monterisi, Okoli e Marchizza. A meno che DiFra non rischi Romagnoli. Centrocampo a 2 o a 3: sicuri Mazzitelli e Barrenechea con Reinier in rampa di lancio. Soulé ed uno tra Baez e Caso a supporto di Cheddira.
Problemi in difesa per il Verona
Out Hien e Cabal, sono in forte dubbio Dawidowicz ed Amione. Baroni deciderà nell’immediata vigilia. In caso di forfait, il tecnico ex Lecce è pronto ad adattare probabilmente Terracciano o Faraoni come braccetto di destra al fianco di Magnani e Coppola. In mezzo verso la conferma il duo Duda-Folorunsho con Terracciano o Faraoni e Lazovic sugli esterni. Davanti potrebbe riposare Ngonge con Suslov e Saponara pronti a supportare Djuric, quest’ultimo in ballottaggio con Cruz e Bonazzoli. Fuori causa Doig e Mboula. Sarà dunque un 3-4-2-1.
Baroni cerca soprattutto miglioramenti e soluzioni in attacco. “In queste 7 partite si sono alternati 23 giocatori perché bisognava conoscersi – ha spiegato – La squadra sta lavorando per migliorare la fase offensiva. Si parte dalla dinamicità, dal movimento, non voglio giocatori statici”.