Passa lo straniero ma è un Frosinone sempre made in Italy

Il club ciociaro, pur guardando con occhio attento al mercato estero, continua a puntare forte sui giocatori italiani. Possibilmente giovani e provenienti dalle serie inferiori. E’ infatti una delle squadre più autarchiche: finora ha schierato nella formazione iniziale al massimo 5 elementi provenienti da altri Paesi. Solo il Monza ne ha utilizzati meno (3)

Alessandro Salines

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Non è autarchico perché sarebbe antistorico. Ma si può affermare che anche in Serie A è un Frosinone con una forte impronta italiana. Sulla carta sono 18 gli stranieri in forze alla rosa giallazzurra ma se si tolgono i giovani (impegnati prettamente con la Primavera) e quei giocatori che sono nati in Italia il numero scende a 13. Tra i più bassi del campionato.

Ma il dato emblematico è l’utilizzo degli stranieri in una singola partita. Il Frosinone infatti è una delle squadre più tricolori nella formazione iniziale: ha schierato al massimo 5 (come la Lazio) elementi provenienti dall’estero nel match vinto contro l’Atalanta e nella trasferta pareggiata ad Udine. Il record è del Monza di Palladino con soli 3.

Un Frosinone molto italiano

Jaime Baez

Pur guardando con grande attenzione al mercato estero, il club ciociaro continua a puntare in prevalenza sui giocatori italiani. Soprattutto giovani, magari pescati anche nelle serie inferiori (gli esempi di Gelli e Monterisi sono emblematici come in passato Gatti e Boloca). Finora ha schierato il 60% di italiani (12 su 21 elementi). Solo il Monza ne ha impiegati di più (77,6%). Pensate poi che il Frosinone ha esordito in Serie A con soli 4 stranieri nella formazione iniziale: Oyono, Harroui, Baez e Cuni. Poi sono entrati Barrenechea e Kvernadze.

Cinque invece contro l’Atalanta: Oyono, Barrenechea, Harroui, Baez e Cheddira che tra l’altro è nato in Italia ed ha il doppio passaporto. In corsa il tecnico Eusebio Di Francesco ha utilizzato Cuni e Szyminski (ceduto alla Reggiana). Cinque anche nella gara pareggiata ad Udine. In campo dal 1’ Oyono, Barrenechea, Harroui, Soulé e Cheddira. Dentro nella ripresa Cuni e Baez.

Giorgj Kvernadze

Insomma è un Frosinone sempre made in Italy. Com’è stato anche la scorsa stagione. La squadra di Grosso, “regina” della Serie B, ha schierato in prevalenza giocatori italiani (71,3%). Gli stranieri invece sono stati il 28,7%. E la percentuale sarebbe stata inferiore se non fossero conteggiati gli elementi col doppio passaporto (Boloca e Kalaj), nati per giunta in Italia. Una scelta non solo dettata dalle dinamiche di mercato ma anche strategica in quanto gli stranieri possono avere problemi di ambientamento con il calcio italiano nonché di lingua soprattutto se provenienti direttamente dall’estero.

Il Bologna è il più esotico

Gelli e Ferreira, uno degli stranieri dell’Udinese

La squadra emiliana è quella che ha utilizzato il maggior numero di stranieri in una singola partita. Ovvero 11 al debutto perso in casa  contro il Milan. Un undici di partenza senza italiani anche se in corso d’opera sono subentrati Orsolini e Corazza.

Poi Udinese e Milan con 10 calciatori provenienti dall’estero, utilizzati nelle partite contro Juventus e proprio a Bologna. Seguono il Lecce e Sassuolo (9), il Genoa, Salernitana, Torino, Napoli, Atalanta e Fiorentina (8), Roma, Verona, Cagliari, Inter e Juventus (7), Empoli 6 e come detto Lazio e Frosinone (5) e infine Monza (3).

Multinazionale Udinese

Victor Osimhen, “stella” del Napoli e della Serie A

La società friulana ha il primato di stranieri: ben 31 in una rosa di 35 giocatori. Il club del patron Pozzo si conferma una vera e propria multinazionale. Ma non è una novità: la politica della società è proprio indirizzata alla ricerca di calciatori in ogni angolo del mondo grazie ad uno scouting all’avanguardia. Talenti da valorizzare e magari cedere per fare cassa.

A ruota seguono Lecce con 22 stranieri, Milan, Torino, Genoa e Verona (21), Salernitana (20), Frosinone e Bologna (18), Napoli, Roma ed Atalanta (17), Inter, Lazio, Fiorentina e Sassuolo (16), Cagliari (14), Juventus ed Empoli (12), Monza (11). In totale sono 356 gli stranieri pari al 63,6% con la Francia a farla da padrona con 32 giocatori. Di seguito Argentina (22) e Brasile (20).