Podio e contropodio. Le pagelle di Pescara – Frosinone 1-1

Podio e contropodio di Pescara-Frosinone 1-1. Gli episodi chiave ed i protagonisti in positivo ed in negativo nella gara.

Alessandro Salines

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PODIO

Bardi

Nel primo tempo tiene a galla la navicella giallazzurra con una serie d’interventi difficili e decisivi. Soprattutto su Clemenza e Zappa il portiere canarino deve superarsi per evitare la rete. Molto reattivo anche quando deve uscire. Padrone dell’area piccola.

Può fare nulla sulla punizione di Memushaj che si conferma specialista della materia.

Poco impegnato nella ripresa anche se mostra sempre grande concentrazione. Sicuramente riscatta la mezza topica di lunedì scorso contro la Juve Stabia. 

Novakovich

Freddo e preciso in occasione dell’1-1 del Frosinone. Non sbaglia dopo il gran lavoro di Dionisi che protegge palla in area e gli serve un pallone d’oro. Quarto centro stagionale per l’attaccante statunitense.

Parte in panchina ma in avvio di ripresa Nesta lo spedisce in campo. Segna dopo 4’ e consente alla squadra di alzare il baricentro.

Scognamiglio, malgrado il grande mestiere, soffre maledettamente la fisicità del centravanti giallazzurro. Potrebbe addirittura firmare la doppietta ma in un paio di episodi non riesce a deviare il pallone verso la rete.

Haas

Gioca con buona personalità. Funge da interno, canta e porta la croce in un centrocampo orfano di elementi importanti come Maiello e Gori. Nel primo tempo solo sofferenza ma è l’intero Frosinone a non ingranare. Molto meglio nella ripresa.

Sempre nel vivo della manovra, si fa notare per alcune buone giocate. La migliore al 35′. Con un’apertura precisa sulla sinistra regala a Dionisi una palla-gol ma l’attaccante non ha il piede caldo. Nell’assalto finale è uno degli ultimi ad arrendersi. 

PESCARA-FROSINONE 1-1, CIANO AL TIRO

CONTROPODIO

Tribuzzi

Con Maiello e Gori a mezzo servizio, tocca a lui iniziare nell’undici titolare. Gioca da interno accanto ad Haas con Rohden schierato da trequartista. Fatica ad entrare in partita in un centrocampo dove nella prima frazione il Pescara si fa preferire con la sostanza e la qualità di Kastanos e Memushaj.

Diversi errori in fase d’appoggio, si esibisce in un inutile colpo di tacco in occasione dell’azione dalla quale scaturisce la punizione del vantaggio pescarese. Dovrebbe avere dalla sua la freschezza atletica considerando la giovane età e lo scarso impiego (7 presenze, 2 dal 1’).

Dopo 5’ della ripresa viene sostituito da Novakovich. Prima aveva calciato alle stelle da buona posizione. Per Tribuzzi un’occasione sprecata.

Beghetto

Nesta lo rilancia titolare puntando sulla sua spinta. Ma per l’esterno mancino è una partita complicata. A destra infatti il Pescara attacca bene. E sfonda con Zappa e soprattutto con il fantasista Clemenza a volte imprendibile.

Per Beghetto brividi ed una gara di puro contenimento. Non si fa vedere quasi mai nella metà campo avversaria. L’unica volta che riesce a liberarsi confeziona un invitante cross basso per Zampano che sparacchia alle stelle. In avvio di ripresa lascia il posto per Paganini.

Zampano

È uno degli ex della partita e ci tiene ovviamente a lasciare il segno. Tanta buona volontà e tante buone intenzioni ma pecca in precisione. Attacca con continuità la fascia destra tuttavia si perde sul più bello. Ovvero quando dovrebbe rifinire per gli attaccanti.

Duella con Balzano, tornante d’esperienza, e non è facile. Nel finale di primo tempo arriva come un treno sul cross rasoterra di Beghetto ma da ottima posizione spedisce alto e sullo slancio viene colpito da Balzano. Secondo regolamento poteva starci il rigore. Conforta la sua buona condizione fisica.