Riscatto e strappo-salvezza: Frosinone vuole una domenica da leoni

Domenica pomeriggio allo “Stirpe” lo scontro diretto con il Lecce dopo 4 sconfitte di fila. I temi, i numeri, le anticipazioni e le parole dei protagonisti di una partita che vale doppio

Alessandro Salines

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È uno dei treni-salvezza e non bisogna assolutamente restare a terra. Passerà puntualmente domenica alle 15 allo “Stirpe”. Contro il Lecce è il primo dei 2 scontri diretti di fila (l’altro sabato 9 marzo col Sassuolo del neo tecnico Ballardini) ma è anche una gara che, al di là dell’avversario, dovrà restituire al Frosinone punti pesanti e nuova linfa dopo ben 3 mesi in apnea con 1 vittoria, 2 pareggi e ben 10 sconfitte di cui le ultime 4 consecutive.

Allo “Stirpe” dunque un match ad altissima tensione perché anche il Lecce non se la passa bene con 6 ko ed 1 successo nel girone di ritorno. Due squadre divise da 1 lunghezza e che puntano ad allontanarsi dalla zona retrocessione. “E’ una partita molto importante contro una diretta concorrente, vale quasi doppio”, ha osservato Eusebio Di Francesco.

Cercasi disperatamente la vittoria

Mazzitelli e Valeri saranno in campo domenica contro il Lecce

Frosinone (23 punti) e Lecce (24) hanno un denominatore comune. Rivelazioni per buona parte del girone d’andata, hanno accusato una flessione perdendo terreno in classifica. Ma entrambe sono rimaste sempre fuori dalla zona retrocessione ed ancora hanno un margine sul terz’ultimo posto. Due società tra l’altro che puntano sui giovani, su un calcio sostenibile e si sono affidate a 2 “guru” come Guido Angelozzi (uno degli ex) e Pantaleo Corvino.

La partita di domenica dovrà segnare il riscatto ed un nuovo inizio. Un passo falso potrebbe complicare non poco il cammino verso la salvezza. Ancor di più in una giornata con altri 3 scontri diretti (Udinese-Salernitana finita 1-1, Verona-Sassuolo ed Empoli-Cagliari in programma domenica).  

“E’ importante ma non decisiva, dobbiamo ragionare sul fatto che Frosinone e Lecce hanno 24 e 23 punti ed un vantaggio sulla zona retrocessione mai frequentata – ha sottolineato Roberto D’Aversa, tecnico del Lecce – Entrambe avrebbero firmato per avere questa posizione, Poi bisogna migliorare, il mese di marzo sarà fondamentale per delineare la fase successiva della corsa-salvezza”.

Una sfida da interpretare, la spinta dei tifosi

Eusebio Di Francesco

Di Francesco indica la strada per avere la meglio degli avversari. “Dobbiamo essere bravi a leggere la partita e capire i vari momenti – ha sottolineato il tecnico del Frosinone – Ho visto i ragazzi molto motivati, è un messaggio positivo. Dobbiamo mantenere gli equilibri avuti contro la Juve. Peccato per la sconfitta, meritavamo il pari. Per questo abbiamo lavorato sull’aspetto mentale perché dal punto di vista tattico siamo in grado di cambiare pelle e mantenere il livello delle prestazioni”.

La carica dello stadio (per la terza volta di fila potrebbe essere esaurito) sarà fondamentale. “La vicinanza dei tifosi la sentiamo quotidianamente – ha proseguito Di Francesco – Tutti vogliamo lo stesso obiettivo, mettiamo da parte il passato, guardiamo con ottimismo al presente e alle prossime partite. Abbiamo bisogno del sostegno del nostro pubblico, dell’entusiasmo dello stadio”.  

La lavagna di Eusebio

Brescianini in azione nella gara d’andata

Il Frosinone dovrebbe rispolverare il 4-3-3 dopo aver giocato a Torino col 3-5-2. In porta dubbio Turati-Cerofolini. “Non ho ancora scelto, la formazione la comunicherò domani. Comunque i ragazzi sanno che c’è competitività, deciderò di partita in partita”, ha spiegato Di Francesco. In difesa Zortea e Valeri saranno i terzini con al centro Okoli e Romagnoli, altro ex di giornata.

A centrocampo Mazzitelli e Brescianini sono sicuri di una maglia. Preme per rientrare Barrenechea (“Ha ritrovato la condizione dei tempi migliori”, ha rivelato Di Francesco) che si gioca il posto con Reinier. In attacco inamovibile Soulé, verso la conferma Cheddira dopo la rete alla Juve. Per il ruolo di esterno sinistro Harroui sembra in vantaggio su Reinier e Seck. Venticinque i convocati, fuori ancora una volta Caso.

Le scelte di D’Aversa

L’allenatore del Lecce Roberto D’Aversa

Il tecnico del Lecce ritrova Pongracic e Dorgu dopo la squalifica. Ventidue i convocati, out Dermaku ed il terzo portiere Brancolini. D’Aversa schiererà la squadra con il 4-3-3. Tra i pali Falcone alle spalle di una difesa probabilmente composta da Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo. A centrocampo i papabili sono Kaba, Ramadani e Oudin. Esterni d’attacco dovrebbero essere Almqvist e Banda che si riprenderà il posto da titolare. Come centravanti Krstovic sembra in vantaggio nel solito ballottaggio con Piccoli.

Banda marcato da Okoli (Foto Abbondanza – Scuro – Lezzi © Ansa)

“Entrambi stanno facendo bene – ha spiegato D’AversaE’ chiaro che Krstovic ha avuto un exploit iniziale mentre Piccoli è stato continuo nel rapporto tra gol e minuti impiegati. Si potranno alternare nel corso del match o giocare assieme”. Ma secondo il tecnico del Lecce modulo ed interpreti saranno importanti fino ad un certo punto. “Fontamentali atteggiamento, grinta e la voglia di portare a casa il risultato – ha chiosato D’AversaQuesto indipendentemente dal gioco del Frosinone. I tiri li abbiamo sempre fatti, serve maggiore precisione. Non è questione di fortuna o sfortuna ma determinazione a portare i duelli dalla propria parte”.