Thiago-DiFra, una sfida a colpi di complimenti e bel calcio

Domenica al Dall’Ara il Frosinone cerca la prima vittoria in trasferta contro un Bologna in serie positiva da 7 turni. I 2 allenatori non hanno nascosto la stima reciproca. “Eusebio ha sempre fatto giocare bene le sue squadre”, ha detto il tecnico rossoblu. “Motta ottimo trainer, non a caso è stato accostato alle big”, ha sottolineato il mister giallazzurro. Out Caso, ballottaggi in tutti reparti. Chance dal 1’ per Lirola?

Alessandro Salines

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Dove eravamo rimasti? Alla bella vittoria col Verona, ad una classifica che sorride, ad una squadra-rivelazione giustamente celebrata in tutte le salse, alle magie di Soulè, all’entusiasmo dei tifosi. Ora però si riparte per alimentare certezze, speranze ed ambizioni di un Frosinone capace di portare a casa 12 punti in 8 turni. Non si può dire che si ricominci da zero ma sicuramente a Bologna (prima delle trasferte consecutive, l’altra sarà Cagliari) inizia un altro step della stagione con 5 gare in 22 giorni, compresi i sedicesimi di Coppa Italia in casa del Torino (giovedì 2 novembre alle 21). Al “Dall’Ara” dunque il primo test probante con al seguito oltre 1.300 tifosi.

“Siamo orgogliosi dei nostri sostenitori, ci auguriamo di poter regalare loro delle belle soddisfazioni – ha affermato il tecnico Eusebio Di Francesco nella conferenza prima della partenza per l’Emilia Romagna – Sicuramente daremo tutto per cercare di raggiungere il nostro obiettivo. Il Bologna viene da risultati positivi ed ha un ottimo allenatore. E’ una squadra che sa il fatto suo, ha tanta gamba, giocatori di prospettiva ed altri già affermati come Orsolini, Freuler e Skorupski che ho avuto alla Roma. Non sarà una partita facile. Lo abbiamo visto contro l’Inter: il Bologna ha recuperato 2 gol senza perdere la propria identità. Sarà un bel confronto per noi”.

Nel mirino il primo successo esterno

Il tecnico Di Francesco

Il Frosinone ha giocato finora 3 gare in trasferta racimolando 2 punti (pari ad Udine e Salerno, ko a Roma). A Bologna cercherà di riempire la casella delle vittorie in trasferta. Considerata anche la sua scorsa partecipazione (2018-2019) al massimo campionato, viene da 6 match di fila fuori casa senza vittorie.

Insomma la squadra di Di Francesco proverà a sbloccarsi forte di un buon momento generale (12 punti, ottavo posto) e della vittoria contro il Verona. Ma sarà tutt’altro che facile: il Bologna è in serie positiva da 7 turni (5 pareggi e 2 vittorie) dopo aver perso all’esordio contro il Milan. Ha 11 punti ha segnato poco (8 gol) ma in compenso vanta la seconda difesa meno battuta (6 reti al passivo come la Juve)

Capitan Mazzitelli

“Dobbiamo portare avanti sempre i nostri principi di gioco, sapendo di dover fare la partita ma consapevoli che anche gli avversari la vorranno fare – ha puntualizzato Di Francesco – E come sempre non va mai dimenticato che ci sarà una partita nella partita. E ci auguriamo di poter far male al Bologna quando saremo noi dentro il match”.

Di Francesco si sofferma sul concetto di marcia silenziosa tra la gente. “Mi piace quest’immagine – ha aggiunto – Siamo contenti che i tifosi si divertano, è la cosa più bella. Mi auguro che questo aspetto possa proseguire per tanto tempo, al di là dei risultati. L’entusiasmo attorno al Frosinone è positivo ma rimanendo tutti con i piedi per terra. Ora sta a noi, parlo di atteggiamenti fuori e in campo. Dobbiamo essere sempre squadra nei momenti della partita, anche nelle difficoltà”.

La notte porta consiglio

Il centravanti Cheddira

Fuori causa Caso (noie muscolari) che si aggiunge ai soliti Harroui, Gelli e Kalaj, non mancano i dubbi. Recuperato Kaio Jorge che andrà in panchina. Di Francesco non si è sbilanciato. “La notte porta consiglio e potrò pensare alle scelte – ha rivelato l’allenatore – Ci sono tre opzioni in ballo: in difesa, a centrocampo e davanti. Sono contento di avere questa incertezza. Poi viene l’intuito, il famoso sonno della notte… Io dico che la fortuna nel calcio moderno è di avere 5 cambi, è come modificare metà squadra”.

Il difensore Romagnoli

La sensazione è che la formazione possa ricalcare quella che ha battuto il Verona. I ballottaggi riguardano Lirola-Oyono a destra, Reinier-Brescianini a centrocampo e Garritano-Baez in attacco.

Lo spagnolo ha buone chance di esordire dal 1’ dopo aver superato alcuni acciacchi. Tra l’altro Oyono è stato con la Nazionale gabonese, finora ha sempre giocato e quindi potrebbe rifiatare. Per il resto dovrebbe rientrare Romagnoli al centro della difesa con Okoli e Marchizza confermati. In mezzo sicuri Mazzitelli e Barrenechea come in attacco Soulé e Cheddira. Il modulo dovrebbe oscillare tra il 4-2-3-1 ed il 4-3-3: molto dipenderà dagli interpreti.

Thiago Motta con la guardia alta

Il portiere Skoropuski

I 2 allenatori si sono rimpallati i complimenti alla vigilia. Segno di grande rispetto. “Di Francesco ha sempre fatto giocare bene le sue squadre e spesso ha meritato di più dell’avversario anche quando non ha vinto – ha osservato il trainer del Bologna – Il Frosinone giocato contro squadre forti, ha un punto in più, sta disputando un ottimo campionato e pratica un bel calcio.  E’ un gruppo disposto lottare, ha un obiettivo e sa come raggiungerlo. E quando verticalizzano sono molto pericolosi perché attaccano in tanti. Noi dovremo continuare a lavorare e combattere nello stesso modo. La prossima partita è sempre la più importante e quindi il Frosinone è l’unica cosa che conta”.

La risposta di Di Francesco non è tardata. “Mi piace il suo Bologna, è dinamico, non ti dà punti di riferimento – ha spiegato  – Il suo atteggiamento fa capire che spesso non esiste il vero attaccante. Un insieme di cose da studiare. A me piace vedere un allenatore creativo. Lo ritengo un ottimo allenatore tra gli emergenti, non a caso è stato accostato a grandi squadre”.

Confermate le assenze di Posch e Lucumi, recupera Kristiansen. Thiago Motta dovrebbe andare avanti con il 4-2-3-1. Davanti a Skoropuski, ancora una retroguardia composta da De Silvestri, Beukema, Calafiori e Lykogiannis. A centrocampo la coppia svizzera formata da Aebischer e Freuler. Sulla trequarti a destra Orsolini, centrale Ferguson ed a destra uno tra Saelemaekers e Ndoye. Zirkzee unica punta.

Dove eravamo rimasti?