Il Frosinone chiude il campionato lunedì pomeriggio a Reggio Calabria in una partita senza interessi di classifica. Occhi puntati dunque sull’arbitro Maria Marotta di Sapri, prima donna a fischiare nei cadetti, e sulla sfida in famiglia tra il tecnico amaranto Marco Baroni ed il figlio Riccardo, difensore canarino.
Cala il sipario sul campionato ma si alza quello sul futuro. Il Frosinone chiude una stagione molto sofferta ed avara di soddisfazioni al “Granillo” di Reggio Calabria ma la testa è già alla prossima stagione. La gara contro gli amaranto di lunedì pomeriggio non avrà interessi di classifica e pochi motivi di attrazione a parte la prima volta in Serie B di un arbitro donna, Maria Marotta di Sapri, e la sfida in famiglia tra il tecnico reggino Marco Baroni (ex di turno) e suo figlio Riccardo, difensore giallazzurro appena tornato in gruppo dopo il grave infortunio.
Quindi a tenere banco è già il futuro del Frosinone a partire dal nodo-allenatore. Primo tassello della stagione che verrà.
GROSSO PUNTA ALLA CONFERMA
L’allenatore abruzzese, subentrato ad Alessandro Nesta, potrebbe restare al di là dei risultati non esaltanti (9 punti in 7 partite). La società sarebbe rimasta favorevolmente colpita dal lavoro svolto negli allenamenti, dai metodi e dal modo di rapportarsi con la squadra. E non è un caso che il Frosinone abbia rialzato la testa (2 vittorie di fila e 1 pari) dopo la sosta di 2 settimane per il cluster-covid del Pescara.
“La pausa è stata importante”, ha confidato il mister. Insomma, quando Grosso ha avuto il tempo di lavorare i risultati sono arrivati. E quindi, iniziando dal ritiro e dal precampionato, l’ex azzurro potrebbe essere l’allenatore giusto per ripartire. Queste sarebbero le riflessioni della dirigenza.
D’altronde il direttore Guido Angelozzi si era sbilanciato il giorno della presentazione di Grosso: “Con Fabio vogliamo iniziare un percorso nuovo. Dare una mentalità diversa e un gioco più propositivo per il futuro. Conosco il suo modo di lavorare e so cosa può dare”. Dal canto suo Grosso si è detto pronto a restare: “Prediligo allenare e veder crescere la squadra – ha sottolineato – Non sono specialista nell’entrare e stravolgere il lavoro. A me piace tanto questa società, come è gestita. Mi piacerebbe rimanere ma non ho parlato ancora con nessuno perché sono concentrato su questo finale. E’ importante chiudere bene”.
Grosso non è l’unica opzione. Le valutazioni saranno ad ampio respiro per cercare di non sbagliare. Restano aperti tutti gli scenari. Nei giorni scorsi era circolato il nome di Francesco Modesto, tecnico della Pro Vercelli, impegnata nei playoff di Serie C. Un allenatore emergente, scuola Gasperini, e molto richiesto (Crotone, Verona, Catania).
PARTENZE, CONFERME E RITORNI
La gara di domani per diversi giocatori sarà l’ultima in giallazzurro. In primis per i prestiti: Kastanos (Juventus, tra l’altro è squalificato), Curado (Genoa), Millico (Torino), Brignola (Sassuolo) e Carraro (Atalanta). Poi ci sono quei calciatori in scadenza di contratto come Iacobucci, Capuano, Salvi, Ariaudo e Luigi Vitale. La loro permanenza ad oggi è improbabile ad eccezione di Capuano al quale potrebbe essere proposto un rinnovo.
Diciassette i giocatori di proprietà: Bardi, Vettorel, Zampano, Baroni, Brighenti, Szyminski, D’Elia, Gori, Maiello, Mattia Vitale, Tribuzzi, Rohden, Boloca, Ciano, Novakovich, Parzyszek e Iemmello. A questi vanno aggiunti i giocatori che torneranno dai prestiti ovvero Tabanelli, Ardemagni, Trotta, Krajnc, Errico e Volpe. Un organico insomma da rimodulare e sfoltire tenendo ben presenti le esigenze di bilancio che resta sempre una priorità.
Probabile l’inserimento di qualche giovane della Primavera di Marsella come il talentuoso attaccante italo-giapponese Vitalucci, capocannoniere del girone con 13 reti e sotto osservazione da parte di diversi club.
FISCHIETTO ROSA
Al “Granillo” sarà poco più di una passerella. Reggina e Frosinone non hanno più obiettivi. La squadra calabrese, ferma a quota 50, ha visto sfumare il sogno playoff sabato scorso dopo il pari a Lecce. I granata pur essendo a -3 dal trio a 53 è fuori perché in svantaggio negli scontri diretti con Chievo e Brescia.
I canarini, dopo la salvezza conquistata a Ferrara, avevano una remota speranza di playoff subito tramontata dopo il pari interno col Vicenza e soprattutto le concomitanti vittorie di Chievo, Brescia e Spal.
Occhi puntati dunque sull’arbitro Maria Marotta che abbatte un’altra barriera. Prima donna a fischiare in Serie B. Trentasette anni di San Giovanni a Piro (Salerno), tesserata con la sezione di Sapri, arbitra dal 2001. Ha diretto in Serie C e a livello internazionale nel calcio femminile. Il debutto in B l’ha sorpresa ma non troppo. “I tempi sono maturi in Italia e quando lo meriterà anche una donna arbitrerà in A”, disse quando la francese Stephanie Frappart fischiò nel match di Champions tra Juve e Dinano Kiev.
Non sarà l’unica donna nella squadra arbitrale: uno degli assistenti sarà Francesca Di Monte di Chieti.
GROSSO NON ABBASSA LA GUARDIA
Il Frosinone è partito alla volta della Calabria con qualche assenza come Kastanos (squalificato), Maiello, Curado ed Ariaudo. Tra i convocati anche il baby attaccante Luciani e Riccardo Baroni, alla seconda chiamata dopo il grave incidente al ginocchio destro. Per il difensore potrebbe esserci pure il debutto davanti al papà Marco.
Se Grosso confermerà il 3-5-2, in difesa dovrebbero giocare Brighenti, Szyminski e Capuano. Sulle fasce candidati principali Salvi e Zampano con Luigi Vitale e Tribuzzi alternative. A centrocampo rientra Gori che dovrebbe partire dall’inizio insieme a Mattia Vitale e Rohden.
In attacco probabile coppia Parzyszek-Ciano. “Vorrei chiudere bene la stagione, impiegando forze fresche – ha sottolineato Grosso – E’ impegnativo giocare in maniera così ravvicinata e quindi non rischierò quei ragazzi a corto di condizione. Faremo tutto con la consapevolezza che rappresentiamo una società importante. Non abbiamo disputato il campionato che volevamo però non dobbiamo lasciare punti agli avversari. Bisogna costruire una mentalità propositiva. Puntiamo a chiudere a quota 50 e finire nella parte sinistra”.
BARONI VUOLE CHIUDERE IN BELLEZZA
Anche il tecnico della Reggina non pensa ancora alle vacanze ed alla conferma incassata dal presidente Gallo. “Vogliamo chiudere con una vittoria. Per pensare al futuro c’è tempo”, ha detto l’allenatore dopo il pari di Lecce.
Per il match di lunedì diversi assenti (Edera, Faty, Micovschi, Kingsley, Situm, Menez e lo squalificato Stavropoulos). Convocati i giovani Bezzon e Rechichi. La Reggina dovrebbe schierarsi con il 4-2-3-1. In porta Nicolas con una difesa formata probabilmente da Delprato, Dalle Mura, Cionek e Di Chiara. In mediana i candidati sono Crimi e l’ex Crisetig. La batteria di trequartisti dovrebbe prevedere Bellomo, Folorunsho e Okwonkwo. Centravanti “El Tanque” Denis, 39 anni e non sentirli.
L’ULTIMA CURVA
Lunedì va in archivio un campionato che come al solito si è confermato molto tirato. Sarà un turno conclusivo ricco di tensione. Alcuni verdetti sono ancora da assegnare come la seconda promozione diretta dopo quella conquistata dall’Empoli. In corsa la Salernitana che deve vincere a Pescara in una gara avvelenata dall’aggressione subita nel capoluogo campano dalla figlia del tecnico abruzzese Grassadonia da parte di alcuni pseudo-tifosi granata. Un episodio vergognoso che ha scosso la vigilia della sfida ed ha ricevuto reazioni molti forti non solo dal mondo del calcio.
Alle spalle della Salernitana c’è il Monza che ospita il Brescia e può ancora sperare nel secondo posto in caso di passo falso dei granata. Ai playoff sicure una tra Salernitana e Monza, Lecce, Venezia e Cittadella. Due i posti ancora in palio e se li contenderanno Brescia, Chievo e Spal. Già retrocesse Reggiana, Pescara ed Entella. Il Cosenza deve fare il colpo a Pordenone per tirarsi dentro ai playout proprio i friulani. In caso di pareggio o vittoria dei “ramarri” gli spareggi salvezza non si disputeranno.