Un 2023 da favola ma l’anno che verrà promette pagine ancora più belle

Il Frosinone ha chiuso con una sconfitta contro la Lazio che non inficia dodici mesi storici per la Ciociaria. Il prossimo grande obiettivo sarà la salvezza mai conquistata. Successi e delusioni dello sport provinciale che cerca il rilancio dopo il periodo buio del covid

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Una sconfitta all’Olimpico contro la Lazio non potrà mai inficiare un anno storico per il Frosinone e lo sport ciociaro. Certo fa male perdere ancora in trasferta (7 ko di fila) e chiudere il 2023 mestamente (1 punto nelle ultime 5) ma sono stati dodici mesi fantastici per il club giallazzurro. La promozione in Serie A con tanto di primato in classifica e raffica di record resterà memorabile per i tifosi frusinati. Un autentico trionfo che ha impreziosito il progetto della società canarina che punta su un calcio sostenibile. La flessione, dopo una prima parte di girone d’andata promettente, dovrà servire da lezione in vista del prossimo anno: nel calcio mai abbassare la guardia, l’umiltà ed il realismo prima di tutto.

1 maggio, 2023: si aprono le porte del sogno

Maurizio Stirpe ha festeggiato i 20 anni di presidenza con la promozione in Serie A

A distanza di 4 anni il Frosinone è tornato in Serie A. Un po’ a sorpresa: la promozione non era nei programmi ma il lavoro svolto dalla dirigenza e dal tecnico Fabio Grosso ha pagato moneta pesante anticipando i progetti futuri. E così Maurizio Stirpe nel ventennale della sua presidenza ha potuto festeggiare la sesta promozione. Un successo che ha dato forza al progetto di calcio sostenibile basato sulla valorizzazione dei giovani, il gioco propositivo, lo sviluppo delle strutture e l’ottimizzazione delle competenze. Tanto da parlare di modello Frosinone.

Fabio Grosso e Guido Angelozzi, decisivi per la vittoria del campionato

La promozione matematica è arrivata il 1 maggio con 3 giornate d’anticipo dopo la vittoria con la Reggina. Una marcia trionfale a suon di record e calcio-spettacolo. Il Frosinone è stato in testa per quasi tutto il campionato chiudendo a quota 80 e collezionando primati su primati (24 vittorie, 6 sconfitte, 63 gol fatti, 26 subiti, +37 differenza reti e migliore striscia positiva con 6 successi). Una squadra fortissima, ben allenata da Grosso e costruita in maniera impeccabile (e senza spese folli) dal direttore Guido Angelozzi.

L’impatto con la Serie A, la mano di DiFra

Eusebio Di Francesco esulta con i suoi ragazzi

Malgrado le preoccupazioni della vigilia, il ritorno nel massimo campionato è stato tutto sommato positivo. L’addio di Grosso (passato in seguito al Lione e poi esonerato) è stato colmato da Eusebio Di Francesco nel segno di un calcio propositivo. L’ex tecnico della Roma, a caccia di rivincite, ha saputo soprattutto trasmettere una mentalità vincente. La squadra è stata rinnovata, Angelozzi è riuscito a creare valore cedendo Boloca al Sassuolo per circa 10 milioni di euro.

Il “gioiellino” Matias Soulé

Sono arrivati tanti giovani promettenti prelevati da grandi club a conferma di una crescita di credibilità della società. E così sono approdati i vari Soulé, Barrenechea e Kaio Jorge dalla Juve, Reinier dal Real Madrid, Cuni ed Ibrahimovic dal Bayern, Brescianini dal Milan ed Okoli dall’Atalanta. Il Frosinone, come detto, si è distinto portando a casa 19 punti in 18 gare: un buon bottino per una formazione che deve salvarsi. Il calo nelle ultime 5 giornate deve essere un monito tenere alta l’attenzione perché il campionato non perdona.

I giorni tristi

Curzio Stirpe (Foto © Paolo Cerroni / Imagoeconomica)

Ma il 2023 non è stato solo l’anno del trionfo del Frosinone. Purtroppo non sono mancate le brutte notizia. La società giallazzurra e il mondo dell’imprenditoria hanno perso l’ingegner Curzio Stirpe, fratello del presidente, massimo dirigente della storica Benito Stirpe Costruzioni Generali, da sempre vicino alle sorti dei canarini tanto da sovrintendere la costruzione del nuovo stadio intitolato al papà Benito. Competente e silenzioso (“Sono le opere a dover parlare”, diceva spesso), ha lasciato un vuoto incolmabile.

L’indimenticato Antonio Colagiovanni

Il Frosinone Calcio ha pianto anche le vecchie glorie Sergio Derin e Livio Da Col. Entrambi sono stati protagonisti in epoche diverse di vittorie storiche come le promozioni in Serie C nel 1965-66 e nel 1970-71. Due personaggi molto legati ai colori giallazzurri malgrado non fossero originari del capoluogo ciociaro. Era invece frusinate doc Antonio Colagiovanni, l’ex talentuoso fantasista giallazzurro scomparso a 57 anni a fine ottobre. Dalla Curva Nord al campo: una vita nel segno del Frosinone. Ha avuto intitolato un fans-club, uno degli idoli della Curva Nord, indimenticabile quel gol al Cagliari a 2 passi dal “cuore” del tifo frusinate.

Il dottor Nino Bucchiarone

Il 2023 inoltre si è portato via il dottor Nino Bucchiarone, medico sociale del Frosinone per 43 anni. Un’icona del club, un punto di riferimento per giocatori e tecnici. Gli inizi con il presidente Benito Stirpe, poi è stato al fianco dell’attuale patron Maurizio. Tanti i successi conquistati in panchina. Pilastro della sanità ciociara: è stato primario ed ha ideato il servizio di riabilitazione.

Gli altri avvenimenti

Alessandro Frara

Il 2023 è stato anche l’ultimo al Frosinone del capitano di mille battaglie Alessandro Frara. Dopo 12 anni da giocatore e dirigente, ha lasciato il club ciociaro di cui era responsabile del settore giovanile. In campo è stato un’autentica bandiera vincendo 3 campionati (1 di Serie C e 2 di B) da protagonista con gol-promozione nella finale playoff contro il Lecce. Da dirigente ha condotto la Primavera nel massimo campionato conquistando la salvezza la stagione seguente. In estate è approdato alla Lucchese insieme a Giorgio Gorgone, il tecnico del miracolo-Primavera.

Il Sora festeggia la Serie D

E’ stato l’anno del Sora che è tornato in Serie D dopo 8 anni e con 9 turni d’anticipo. Un campionato stradominato dall’inizio alla fine e con tanti record (26 vittorie di fila, 90 punti e 106 gol segnati). Attualmente i bianconeri sono a centro classifica anche se la società vive un momento di fibrillazione con il presidente Di Palma intenzionato a cedere. Sempre in D è ormai una certezza il Cassino che lavorando con i giovani riesce a disputare ottime stagioni. Il calcio ciociaro ha dato segnali di risveglio dopo un periodo di forte crisi, dovuto anche al covid. Programmazione, strutture sportive, giovani e la Serie A sono stati alla base del rilancio. Il boom in Promozione con ben 12 club ai nastri di partenza.  

Il presidente della Virtus Cassino Leonardo Manzari

E gli altri sport? Nel basket la BPC Virtus Cassino ha conquistato a maggio il posto nella Serie B d’Eccellenza dopo aver battuto nello spareggio Sala Consilina. La società rossoblu si è confermata leader della disciplina malgrado le difficoltà dal punto di vista delle strutture. Ed ancora aspetta di poter costruire il proprio palasport.

Il Ferentino a primavera è stato promosso in B Interregionale proseguendo il percorso di rilancio. Stesso discorso in C Gold per la Pallacanestro Sora che ha raggiunto Scuba Frosinone, Bk Cassino e Fortitudo Anagni. Nel volley l’Assitec Sant’Elia, abbandonati i sogni di Serie A con la seconda retrocessione, è ripartita dalla Serie B2 puntando decisamente alla valorizzazione delle giovani. Da sottolineare i risultati della Champion Training di Sora che ha riempito la bacheca di titoli nazionali nel Sanda.

L’anno che verrà

I tifosi del Frosinone sognano un 2024 con la salvezza (Foto: Massimiliano Pistilli

Nel 2024 la parola chiave sarà salvezza. Per il Frosinone sarebbe un risultato mai raggiunto nella sua storia in Serie A. Ma al di là del prestigio rappresenterebbe un segnale di crescita molto importante. Quel gradino che manca. La salvezza garantirebbe alla società un consolidamento dal punto di vista finanziario e tecnico. Confermerebbe la bontà del progetto partito 2 stagioni fa. Restare in Serie A farebbe da traino all’intero sport ciociaro ed al suo indotto. “La salvezza non è la nostra Champions ma è la Coppa del Mondo”, ha detto Stirpe durante la festa di Natale.

Per il resto ci si aspetta una crescita sotto l’aspetto delle strutture, Nel capoluogo ci sono la palestra Coni e lo stadio del nuoto che dovrebbero essere rilanciate. Altri progetti potrebbero partire. Ma comunque serve un vero cambio di passo e l’ennesima bocciatura nelle classifiche della qualità della vita dovrà essere da monito.