Il Trono di Spade per Mario Draghi. Tra consultazioni che hanno del surreale, leader frastornati che non hanno capito ancora cosa sta accadendo. E chi lo ha capito benissimo: come Matteo Salvini
Alfredo Pallone
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Furbetti e cialtroni. Impegnati in un costante tentativo di passare davanti agli altri. La vicenda dei vaccini somministrati a chi non ne aveva diritto ne è la conferma. Mentre la politica finge di muoversi: ma batte i piedi ed è ferma sempre nello stesso posto
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Cosa c’è dietro al ritiro del candidato del centrodestra. Il ruolo di Iannarilli. E intanto nel centrosinistra…
Frosinone. Candidatura a sindaco e molto altro ancora. I delicati equilibri di una coalizione forte ma pure fragile. La complessa scelta del successore e il peso dei livelli nazionali
Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. Come nella canzone e nel giallo di Agata Christie: l’ultimo ‘indiano’ in ordine di tempo è Anselmo Rotondo. Forse.
Il vero obiettivo non è la verifica di maggioranza al Comune ma la prossima candidatura che conta alla Camera o al Senato. Gli spazi sono ridottissimi e nel Partito di Giorgia Meloni si vuole sbarrare la strada al coordinatore provinciale della Lega.
Il numero due del partito ha detto che non se l’aspettava e questo per un leader politico non è il massimo. Inoltre in provincia di Frosinone in tantissimi sono andati via in questi anni senza che il vicepresidente “azzurro” provasse a far cambiare loro idea. Resa dei conti vicinissima, Forza Italia non può permettersi altre defezioni.
I prossimi giorni saranno quelli della resa dei conti finale in Forza Italia. Non c’è soltanto la questione della provincia di Frosinone ma anche quella degli assetti regionali. Con la Lega che corteggia da tempo il senatore di Fondi. E adesso al timone nel Lazio c’è un certo Claudio Durigon.
Nessuna riunione unitaria, nessuna strategia per le amministrative di primavera. Anzi, solo spaccature e malumori. Lega e Fratelli d’Italia non sono riusciti in questi anni ad assumere la leadership che fu di Forza Italia. Emblematica la situazione di Sora, ma non solo.
I pessimi rapporti tra gli ex di Forza Italia condizionano le alleanze nel centrodestra. Tra Nicola Ottaviani, Antonello Iannarilli, Pasquale Ciacciarelli e Mario Abbruzzese resta impossibile trovare un’intesa. Il “rancore” pesa tantissimo anche se ora sono chi nella Lega e chi in Fratelli d’Italia.
Ieri in consiglio provinciale due segnali: l’uscita di Igino Guglielmi dal gruppo della Lega e l’ingresso in aula di Rossana Carnevale, che guarda a Fratelli d’Italia sì, ma nella direzione di Fabio Rampelli e Alessandro Foglietta. Le eterne divisioni del centrodestra e il possibile ruolo del presidente Pompeo nel Pd.
A livello nazionale l’attacco a leader della Lega Matteo Salvini, sul piano locale la volontà di rimettere la sua impronta sul partito. Il vicepresidente “azzurro” cambia pelle e tira fuori la grinta.
A livello nazionale l’uscita di Laura Ravetto chiude un’intera fase. A livello provinciale si prepara l’ennesimo strappo che indebolirà ancora di più un partito che ormai manda via i pezzi migliori e si affida soltanto a commissari esterni.
Il presidente del consiglio regionale e uomo di punta del Pd non ha perdonato il selfie del San Benedetto. E allora ha deciso di isolare l’esponente della Lega con ogni mezzo. Anche con accordi inconfessabili con i suoi alleati-avversari.
In molti puntano alla candidatura a sindaco per il dopo Nicola Ottaviani, ma nessuno è in grado di guidare una coalizione con tutti dentro. E a differenza del 2012 non c’è più Alfredo Pallone in regia.
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Alle porte ci sono nuove elezioni comunali e poi le provinciali. I pentastellati ancora una volta si presentano a questi appuntamenti senza alcuna possibilità di competere. Il radicamento nel territorio è inesistente e negli enti intermedi sono fuori gioco. Ma Frusone, Fontana, Segneri e Marcelli non se ne curano. Contenti loro…
In provincia di Frosinone gli assetti della coalizione sono cambiati, ma né il Carroccio né il Partito di Giorgia Meloni possono garantire candidature parlamentari o regionali a chi aderisce. E’ questo il motivo per il quale nessuno ha seguito Anselmo Rotondo nel braccio di ferro con i vertici di Forza Italia.
Terremoto politico nell’area centrista che fino ad oggi si è ‘aggregata’ a Fratelli d’Italia. Gianluigi Ferretti saluta. E mette in bilico gli equilibri in Provincia. Rimproverando ad Alfredo Pallone e chiedendogli di tornare ad interessarsi a tempo pieno della componente