La netta e chiara indicazione di Nicola Ottaviani ai gruppi della Lega e di Forza Italia. Il sindaco vuole evitare fibrillazioni in maggioranza. La verifica non si farà. Per quanto riguarda la questione del vicesindaco, non è all’ordine del giorno. La situazione alla Provincia.
Danilo Magliocchetti
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Dopo 25 anni di militanza Anselmo Rotondo lascia Forza Italia. Nel modo più freddo possibile. Nemmeno una spiegazione. “Se vogliono vengano a chiedermelo”. Tutti gli indizi lo portano alla Lega. Nei giorni scorsi l’incontro con Ottaviani
Nicola Ottaviani ha congelato il dibattito e allora Adriano Piacentini, Riccardo Mastrangeli, Danilo Magliocchetti, Fabio Tagliaferri e Antonio Scaccia hanno deciso di lavorare in silenzio. Nel centrosinistra Mauro Vicano ha abbassato le luci, ma in pole position resta lui.
Il numero due del partito ha detto che non se l’aspettava e questo per un leader politico non è il massimo. Inoltre in provincia di Frosinone in tantissimi sono andati via in questi anni senza che il vicepresidente “azzurro” provasse a far cambiare loro idea. Resa dei conti vicinissima, Forza Italia non può permettersi altre defezioni.
Il sindaco sa che le primarie sono il solo metodo per tenere unito il centrodestra e continuare un programma iniziato nel 2012. I passaggi chiave per convincere i livelli regionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza e Cambiamo che nel capoluogo non esiste un’altra strada.
A Frosinone prima seduta dell’anno, monopolizzata dalla vicenda che riguarda il consigliere comunale della Lista per Frosinone. Ma i temi sul tappeto sono anche altri, a cominciare dal nuovo ruolo di Nicola Ottaviani nella Lega. Attenzione al Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli.
La coalizione alle prese con il tema della candidatura a sindaco a Sora ed Alatri. Quanto successo nel recente passato in Ciociaria (con la sola eccezione di Ceccano) non autorizza facili ottimismi. Però niente sarà paragonabile alla “battaglia” per la candidatura del capoluogo.
Al Comune di Frosinone sia il centrodestra che il centrosinistra si sono resi conto che una campagna elettorale di diciotto mesi può far arrivare tutti con il fiato corto. Gli aspiranti alla successione di Ottaviani hanno deciso che per il momento è meglio inserire il pilota automatico.
Il sindaco ha intenzione di coinvolgere i Partiti nella scelta del successore, ma a modo suo. Mettendo sul piatto la considerazione che senza una coalizione ampia e aperta alle civiche non si può vincere. E il 2021 sarà decisivo sia sul piano amministrativo che politico.
I prossimi giorni saranno quelli della resa dei conti finale in Forza Italia. Non c’è soltanto la questione della provincia di Frosinone ma anche quella degli assetti regionali. Con la Lega che corteggia da tempo il senatore di Fondi. E adesso al timone nel Lazio c’è un certo Claudio Durigon.
Il sindaco insiste sul metodo con il quale individuare il candidato sindaco della coalizione nel 2022. Non vuole concedere vantaggi al centrosinistra ed è pronto al braccio di ferro con i vertici del suo Partito.
Il responsabile regionale della Lega allo scoperto: «Frosinone è un capoluogo e la coalizione dovrà esserne investita». Nei Dem patto di ferro tra Vicano e Pizzutelli. E Cristofari riflette sulla civica
Il capogruppo della Lega e il sub commissario provinciale di Forza Italia hanno le idee chiare per la prossima candidatura a sindaco e puntano ad avere Nicola Ottaviani schierato dalla loro parte.
Per la scelta del candidato sindaco di Frosinone Il via libera di De Angelis. Possibile sfida tra Vicano e Marini. Una mossa per allargare la coalizione
e mantenere un profilo interno. unitario
La scelta del candidato a sindaco dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, almeno per cementare chi è disposto a restare con lui anche quando non guiderà più il Comune. I segnali di Marco Ferrara (Lista per Frosinone) e la freddezza del Polo Civico sono segnali precisi. E non saranno gli ultimi.
Sta pesando moltissimo il doppio ruolo di sindaco e coordinatore provinciale della Lega. Le primarie si allontanano. Fratelli d’Italia per la sua strada, Tucci e Gagliardi ormai lontanissimi. Mentre Gianfranco Pizzutelli sta riflettendo seriamente sulle alleanze e Antonio Scaccia considera irreversibile la rottura. Perfino i fedelissimi si interrogano.
Il sindaco, che è anche coordinatore della Lega, guarda alle primarie e vuole tenere insieme l’attuale coalizione. Non sarà semplice, ma è l’unica strada per provare a giocarsi le carte per una candidatura alla Camera. Nel centrodestra però le fibrillazioni non mancano.
La Lista per Frosinone riflette, il Polo Civico studia le alleanze. Novità
a sinistra. Mentre nel Partito Democratico strategie in silenzio
Anselmo Rotondo, Roberto Caligiore, Massimiliano Quadrini, Enzo Salera: loro pensano alla presidenza della Provincia. Ma attenzione alle manovre di Mauro Buschini, al ruolo di Roberto De Donatis e Daniele Natalia. E al primo cittadino di Frosinone che prenderà il posto di Nicola Ottaviani.
La scelta del capoluogo pontino è già sul tavolo del centrodestra regionale. Succederà la stessa cosa quando toccherà a Frosinone, anche se Ottaviani non intende mollare sulle primarie. A meno che non si voti prima per la Camera e…