Top e Flop, i protagonisti di martedì 15 agosto 2023

I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 15 agosto 2023

Top & Flop. I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di martedì 15 agosto 2023

TOP

LUCA ANTONINI

Luca Antonini (Foto: Sara Minelli © Imagoeconomica)

Dovremmo farcela ogni tanto, questa domanda: cos’è il Diritto? Senza cadere nei tatticismi da libroni per chi lo usa per cantare gaudeamus igitur o per lavorarci, dovremmo sapere una cosa. Che il Diritto è la sola possibilità che un sistema complesso ha di stare in piedi. Senza le Leggi e la loro continua percezione della società saremmo poco più che primati col pollice opponibile. Ecco perché la decisione della Corte Costituzionale di valutare la legittimità di un fatto sulla procreazione assistita ha i toni immensi di una cosa messa a regola.

Non tanto per i torti o le ragioni etiche che essa contiene: quelli sono discutibili. Ma per il fatto che una regola ci sia. L’intervento della Consulta è stato nell’ambito della procreazione medicalmente assistita. E il focus era quella parte della norma che stabilisce la irrevocabilità del consenso dell’uomo dopo la fecondazione dell’ovulo.

La sentenza n. 161 del 2023 (redattore Luca Antonini) ha ribaltato tutto. Ed ha ritenuto “non fondata la questione sollevata, giudicando non irragionevole il bilanciamento operato dal legislatore nel censurato art. 6, comma 3, ultimo periodo, della legge n. 40 del 2004”. Che significa?

Che quella norma rende possibile, per effetto della crioconservazione, la richiesta dell’impianto degli embrioni. E la rende attuabile “non solo a distanza di tempo ma anche quando sia venuto meno l’originario progetto di coppia”.

C’è una vicenda umana che fa fede e storico. Una donna aveva richiesto l’impianto dell’embrione crioconservato, nonostante nel frattempo fosse intervenuta la separazione dal coniuge. Il coniuge si era opposto ritirando il consenso precedentemente prestato e “ritenendo di non poter essere obbligato a diventare padre”. Una questione di costituzionalità dunque, roba da Consulta.

Andava tenuta l’irrevocabilità del consenso o dalla stessa si può derogare? I giudici di massimo rango hanno deciso che sì, si può disapplicare quella norma e come. E facendolo hanno fissato un principio di civiltà. Non per quello che hanno detto, ma per il fatto che lo abbiano detto.

Massimo rango.

ANGELO RETROSI

Angelo Retrosi (Foto © IchnusaPapers)

La vita è spesso questione di prospettiva: conta molto l’angolo dal quale si sceglie di guardarla. C’è chi nei momenti cruciali è del tutto assente, lasciando pensare che la sua presenza possa essere del tutto marginale; salvo poi accorgersi tutti che l’angolo migliore nel quale posizionarsi per avere una prospettiva più ampia era un altro. Scoprendo che lui era già lì. Come ha fatto l’assessore ai Lavori Pubblici di Frosinone Angelo Retrosi.

In questi giorni un terzo della maggioranza che amministra Frosinone era messo di traverso dal mal di pancia. Ed un altro terzo era impegnato a far passare i crampi ai malpancisti che con le loro assenze e pretese puntavano a logorare il sindaco Riccardo Mastrangeli. Il quale, da buon farmacista ha iniziato a prendere le misure per la cura: facendo capire a tutti che aveva due pastiglie a portata di mano: o una maggioranza alternativa o nuove elezioni.

In tutto questo, Angelo Retrosi è letteralmente sparito dalla linea del fronte. Non una dichiarazione, non un commento. Salvo poi scoprire che era sui cantieri a sfiatare i responsabili. E riuscendo a fargli finire addirittura in anticipo i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio a ridosso dello stadio ‘Benito Stirpe’ riservato alle tifoserie ospiti. Le imprese hanno finito il lavoro ieri pomeriggio.

Il nuovo parcheggio è stato ritenuto di fondamentale importanza nei giorni scorsi dal questore Domenico Condello. Perché? Nemmeno in questa stagione è stato possibile realizzare la nuova strada di collegamento tra casello autostradale e stadio: il parcheggio consente però un piano di afflusso e deflusso in sicurezza con la netta separazione delle aree alle quali hanno accesso i tifosi di casa e quelli ospiti. Il primo test sarà sabato 19 agosto con il Napoli campione d’Italia.

Frosinone è il capoluogo della provincia ed ha un ruolo guida su molti progetti. Sul piano politico ha un traino fondamentale. Ma va anche amministrata. E mentre due terzi degli amministratori erano impegnati a fare politica, lui stava appresso al ruspista sul bobcat per fargli mettere la breccia.

Perché farsi trovare senza una soluzione pronta all’inizio del Campionato di Serie A avrebbe fatto retrocedere l’amministrazione di Frosinone in Serie B.

Nel posto giusto anche se poco visibile.

ENRICO COPPOTELLI

Enrico Coppotelli

Soluzioni antiche per problemi moderni. O se preferite: la ricetta della nonna. Perché puoi sbatterti quanto vuoi a sostenere che la moderna farmacologia ha il rimedio per ogni patologia: alla fine da un laboratorio ti spunta sempre qualcuno che sommessamente deve ammettere che l’aminoacido triptofano dal quale deriva la serotonina è contenuto nel latte e se lo intiepidisci bevendone un bicchiere prima di andare a dormire può aiutare il sonno.

Il Segretario Generale Cisl del Lazio Enrico Coppotelli ha aperto l’armadietto e tirato fuori il litro con il latte ed anche il vasetto con il miele. Ricordando a tutti che “Solo il lavoro può invertire la rotta presa purtroppo dalle famiglie laziali ormai sempre più indebitate. La priorità non può che essere quella di rafforzare servizi e risorse per le famiglie povere, le persone fragili, gli occupabili“.

Cioè? Mentre si discute se sia il Cnel l’organo più adeguato per stabilire se 9 euro l’ora siano troppo o troppo poco come paga minima, il Segretario ricorda che prima bisognerebbe creare il lavoro. Perché l’indebitamento delle famiglie sta crescendo in tutto il Lazio. E cresce non perché le famiglie siano diventate improvvisamente spendaccione. Ma per “il peso dell’inflazione, l’incremento del costo dei mutui, l’impennata delle bollette e l’intera congiuntura nazionale. Elementi che hanno allargato il divario tra poveri e ricchi“.

Come si crea il lavoro? Sempre nello stesso modo: creando lavoratori capaci di svolgere le mansioni di cui c’è bisogno. Per questo nelle ore scorse ha sollecitato il potenziamento dei centri per l’impiego, in quanto “Formazione e competenze sono cruciali. Per noi soltanto il Lavoro è la risposta alla crisi delle famiglie“.

Ricetta antica funziona sempre.

FLOP

WALTER RIZZETTO

Walter Rizzetto (Foto: Marco Ponzianelli © Imagoeconomica)

L’onorevole Walter Rizzetto è presidente della Commissione Lavoro alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia. Ha idee chiarissima, grinta per portarle avanti ed abbastanza coerenza per capire che forse a volte conviene recedere ed arrivare ad un compromesso tra ideologia e necessità.

Solo che volte di quella coerenza si dimentica e resta solo l’ideologia, e con essa posizioni arroccate sul cocuzzolo dei numero che il suo Partito può vantare. “Per l’ennesima volta, come presidente della commissione Lavoro e rappresentante del centrodestra, ho avanzato alle opposizioni una proposta che va verso il dialogo e il confronto sulla proposta di legge sul salario minimo.

Che significa? Che sul tema siamo al muro contro muro e ci siamo ancora oggi, nel giorno che porta il nome delle feriae di un princeps romano fattosi imperatore per sopravvenuti meriti di accrescimento. “Il centrodestra di governo ancora una volta se ne fa carico per evitare lo scontro su un tema così delicato che riguarda milioni di lavoratori e per trovare una soluzione reale.

Quella “e non una bandierina inutile da sventolare ad uso e consumo della propaganda estiva”. Poi l’analisi, che è impietosa ma non immune da specchi di razionalità assoluta. “La situazione nella quale si trova il Governo è figlia di oltre dieci anni di politiche sbagliate; maggioranza ed esecutivo, invece, hanno da subito inciso sulla tutela del potere d’acquisto e sul taglio del cuneo fiscale che, molto banalmente, aumenta le buste paga oltre che sulla ripresa, ormai certificata, dell’occupazione.

Sì, ma che c’entra col fatto che sul salario minimo neanche ci sarebbe da discutere? E perché è così difficile comprendere che sul tema dovrebbe esserci concordia politica e non manicheismo peraltro sconfessato su carta anche dalla sua leader?

La vede ma solo a metà.