I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di venerdì 15 dicembre 2023
I fatti, i personaggi ed i protagonisti delle ultime ore. Per capire cosa ci attende nella giornata di venerdì 15 dicembre 2023.
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GUIDO CROSETTO
È volato in Giappone, dove ieri ha firmato un accordo importante per due motivi, uno politico ed uno tecnico, anche se amaro. Il primo è quello per cui Guido Crosetto pare essersi di nuovo equalizzato sulle sue competenze istituzionali in purezza, che sono quelle della Difesa.
Il dato merita un approfondimento: gli ultimi giorni del ministro che soprassiede le Forze Armate sono stati caratterizzati dalla famosa “derapata” al curaro contro certa magistratura che poi si era rivelata una camomilla bagnata di sambuca. Tutto questo aveva solo logorato l’immagine di uno degli uomini di Giorgia Meloni considerati tra i più “senzienti” ed orientati a dribblare casini. Perciò, e siamo al motivo due, il blitz nipponico di Crosetto ha in un certo senso rimesso le cose a posto.
Lo ha fatto con un tema urticante ma “suo” e sul quale conviene fare preambolo. Essere guerrafondai è una cosa, essere a filo d’usta con un mondo che le guerre le sta “riscoprendo” è un’altra. Sui caccia di VI generazione ad esempio si è detto poco. Non si è detto abbastanza che Cina, Usa e Russia li hanno già sviluppati quasi per intero. Che la Francia ne aveva addirittura proposti alcuni all’Arabia Saudita (sono Rafale migliorati e senza pilota).
E che come sempre l’Europa in materia è indietro, tanto indietro che ci sta mettendo rimedio un consorzio che vede compartecipi anche Giappone e Regno Unito. E Crosetto questo è andato a fare a Tokyo. A firmare l’accordo sul Global Combat Air Programme (Gcap). Si tratta quindi del progetto ideato per lo sviluppo e la costruzione del caccia del futuro: un caccia da supremazia aerea di sesta generazione destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon.
Crosetto, che sul tema è skillato anche per la sue attività pregresse, l’ha messa meglio. Per lui è “un traguardo molto importante per il programma Gcap, e allo stesso tempo un messaggio fortissimo perché la nostra partnership è un messaggio per il resto del mondo“. E assieme all’omologo nipponico Minoru Kihara ed al referente britannico Grant Shapps ha spiegato altro.
“Viviamo in un’epoca molto complessa che è caratterizzata dalla presenza di attori aggressivi sul palcoscenico internazionale. Una situazione di instabilità crescente, di competizione tra stati e di rapidi cambiamenti tecnologici. Ed è quindi diventato di vitale importanza rimanere un passo avanti rispetto alle minacce che crescono ogni giorno”.
Bentornato Guido.
VINCENZO FORMISANO
Il grande errore della Cina dopo l’epopea del Gran Khan fu quella di chiudersi all’interno della sua Muraglia. Isolarsi, rifiutare il contatto con gli altri: ha il vantaggio di nascondere quanto si sia piccoli rispetto al resto del mondo. Ma ha lo svantaggio di non permettere la contaminazione: perché è dallo scambio di idee e di esperienze che si innesca la crescita.
Il professor Vincenzo Formisano lo in segna all’università di Cassino dove è docente. E lo applica nella Banca Popolare del Cassinate dove è presidente. E più sono grandi i partner più è grande ed efficace la contaminazione. Come ha fatto nelle ore scorse Bpc con Nexie la PayTech leader in Europa. O detto in altre parole, la società che gestisce una delle più diffuse carte di pagamento nel continente.
Lo scopo delle alleanze è sempre quello di fare business, altrimenti non ce ne sarebbe ragione. Ma la partnership messa in campo da Bpc e Nexie consentirà di accelerare ulteriormente la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione sul territorio.
In che modo? In base all’intesa, i commercialisti che lavorano su conti Bpc potranno dotarsi degli SmartPOS di Nexi, i device più evoluti sul mercato. Per farci? Per offrire ai propri clienti la possibilità di pagare in digitale gli F24, gli avvisi PagoPa, gli onorari. Il tutto in modo comodo, veloce, sicuro e su un unico dispositivo. Ancora più pratico: il commercialista di compila il modello F24 ed invece di fare la fila in banca per andare a pagarlo, appoggi il telefonino o la carta bancomat e paghi direttamente da lì.
Con una visione più ristretta delle cose quell’accordo mai sarebbe stato firmato. Perché chi vive dentro i confini della Grande Muraglia predilige il cliente al sicuro dentro le pareti della banca, in fila con il suo modellino in mano e possibilmente con il contante. La visione di Formisano è simile a quella del Gran Kahn che sbalordì il mercante veneziano Marco Polo mostrandogli l’innovazione delle banconote che avevano sostituito le monete in oro e metalli pregiati. Perché la banca di oggi deve essere smart e fatta con un clic.
Digiti il pin per favore…
FLOP
SAMUEL BATTAGLINI
La misura di una democrazia sta nella libertà di espressione che concede ai suoi cittadini. Soprattutto sulle teorie contrarie a quelle di chi governa, le più strampalate. In Italia siamo andati oltre, concedendo diritto di tribuna a gente che invitava a non curarsi e non vaccinarsi assicurando che il Covid non esistesse, nonostante i cimiteri di Bergamo non avessero più spazio per le vittime ed i camion dell’Esercito dovessero compiere un mesto corteo funebre verso forni crematori di altre province per dare tregua a quelli della zona.
È una naturale forma di reazione a vent’anni nei quali chi osava dire qualcosa contro il regime finiva al confino, se andava bene. Ammazzato come Matteotti, in ipotesi finale.
È grazie a quella reazione, al martirio di dissidenti com Gramsci, come i fratelli Rosselli, che oggi hanno la possibilità di espressione le teorie più improbabili. In Italia 5,9 persone ogni cento è convinta che la Terra sia piatta. Ed alcune migliaia di persone sono convinte che la pasta (non importa se di semola, di grano duro o tenero) sia una divinità: confondendo il trascendentale con il biodegradabile.
Una categoria andrà inventata per il dottor Samuel Battaglini, consigliere comunale di opposizione a Patrica. Nelle ore scorse ha pubblicato sulla sua bacheca social (benedetta democrazia) un’invettiva contro il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio. Lo accusa di rimanere in silenzio di fronte al progetto destinato a cambiare il futuro del tessuto industriale nella provincia di Frosinone. Colossi come Engie e Sgi si sono unite a Consorzio Industriale e Unicas per recuperare la vecchia porcilaia e trasformarla in un impianto per la produzione di idrogeno green. (Leggi qui: Il soffio di Helios per spingere le industrie frusinati)
Ora, l’idrogeno è green di suo: è uno dei due elementi (l’altro è l’ossigeno) con il quale la natura crea l’acqua. Per fabbricarlo dando una mano alla natura, serve un impianto che a Patrica verrà alimentato da pannelli solari. Quell’idrogeno servirà ad abbattere tonnellate di inquinamento, sostituendo benzine e nafta, spingendo in maniera più efficace il metano. Battaglini dice che “Il silenzio tombale del sindaco sul progetto che vedrà la realizzazione dell’ impianto di produzione di idrogeno, denominato “Helios”, la dice lunga sulla bontà dell’ opera. L’unica tesi che giustifica tale incredibile mutismo può risiedere nel fatto che, dopo essere passato dal Pd a FdI, pensava di essere candidato prima alla Regione, poi alla presidenza della Provincia. Poi ad un tratto rilegato al ruolo di sSgretario di qualche consigliere regionale ed in ultimo candidato alle elezioni provinciali. Ed invece nulla di tutto ciò”.
Solo per carità di patria risparmiamo il resto. Dopotutto, anche la democrazia avrà dei confini. Ma quello che ha detto Battaglini è una balla colossale. Che lo sia sull’idrogeno lo dice la scienza ma è inutile addentrarsi: se hanno albergo i no Vax ed i pastafariani perché non dovrebbe averlo Battaglini? Certo è però che il sindaco Lucio Fordalisio ha parlato eccome, contrariamente a quanto sostiene Battaglini. È intervenuto da remoto alla conferenza stampa di presentazione del progetto ed ha espresso tutto il suo appoggio all’industria green che rispetta l’ambiente. Senza riserve, senza giri di parole, senza sotterfugi, senza nascondersi.
Era scritto sui giornali.
NICOLETTA VERI’
Sarebbero bastate le due splendide imbeccate lanciate ieri da Nino Cartabellotta per mettere bene a fuoco il problema. Solo che, come ha detto il presidente della Fondazione Gimbe “i numeri alla fine li puoi torturare fino a farli confessare”. A cosa si riferiva? Ad alcuni approfondimenti de La Verità che sciorina le cifre delle persone che hanno ricevuto nocumento dalla vaccinazione anti Covid. Disegniamo il quadro generale: il coronavirus e la sua ultima mutazione della variante Pirola stanno facendo salire di nuovo i contagi specie tra gli over 80.
In Italia questi ultimi sono 4 milioni e la campagna vaccinale sta procedendo molto a rilento, al ritmo ondivago di circa 30mila inoculazioni al giorno. Facile capire che, come ha spiegato caustico e macabro Cartabellotta, “di questo ritmo e contando quanti sono i soggetti sensibili alla fine ci guadagnerà solo l’Inps”. Nel corso di “Omnibus” su La7 di ieri sono stati diffusi i dati, regione per regione, delle percentuali di vaccinazione in ordine alle somministrazioni dell’ultimo trimestre.
E in coda c’è l’Abruzzo a cui è stato attribuito uno 0,0%, cioè un nulla di niente di fronte ad un rischio serio per chi sta nelle caselle a rischio. La Sanità è faccenda regionale anche a contare che sull’endemizzazione del Covid il governo centrale e il ministro Orazio Schillaci sono apertamente soft. E il presidente della Regione che registra meno neo vaccinati d’Italia è Marco Marsilio, un governatore che a suo tempo aveva detto che “chi si ritrova in ospedale perché non vaccinato non solo fa un danno a se stesso, che è già grave, ma fa un danno a tutta la comunità”.
Insomma, anche a fare la tara al fatto che è di FdI, non proprio ortodosso in tema di lotta al Covid, Marsilio è uno che sa cosa fare. Il suo assessore al ramo però, la leghista Nicoletta Verì, non pare proprio si sia data da fare più di tanto per incentivare le vaccinazioni di quest’ultimo periodo in cui il virus torna a contagiare. Lo dicono i numeri, che alla fine potrai anche torturarli fino a piegarli ad una verità di parte, ma alcune volte la verità la dicono senza che neanche li si fiori.
E 0,0% è un numero che non sembra lasciare adito ad interpretazioni sofistiche. A luglio c’era stato un austero webinar su “Percorso vaccinale nel paziente fragile e over 65. Stato dell’arte in Regione Abruzzo”. E a distanza di oltre quattro mesi i risultati di quella tavola rotonda telematica a cui Verì aveva partecipato sono stati praticamente nulli. Non inferiori alle aspettative, nulli.
Zero risultati, poco impegno.