Niente streaming, assenti di lusso e zero decisioni alla prima Assemblea Provinciale M5S

Prima Assemblea Provinciale per il M5S. Ma senza diretta streaming ed a porte chiuse, soprattutto ai giornalisti. Assenze di lusso. E tanti malumori. Ai Deputati è stata rimproverata la scarsa presenza sul territorio. E di non rapportarsi con la base. Nessuna decisione. Ed un generico: "Ci riconvochiamo"

Ernesto Baronio

Conte del Lungoliri

Niente webcam, nessuna diretta streaming: il Movimento 5 Stelle si chiude in conclave per la sua prima assemblea provinciale. È un po’ quello che fino ad un paio di anni fa i grillini rimproveravano al Pd ed a Forza Italia.

 

Porte chiuse e niente giornalisti

Un evento, la prima assemblea provinciale. Finalmente i MeetUp possono tornare a dialogare con i loro Portavoce eletti alla Camera ed alla Regione Lazio, domandargli perché la voce che portano è sempre meno quella della base, quasi mai è quella della rete.

Il luogo della riunione è il Mingone di Carnello ma viene tenuto rigorosamente segreto fino alla fine. Nessuno deve sapere dell’Assemblea al di fuori dei MeetUp. Ingresso vietato agli estranei e soprattutto ai giornalisti.

 

Gli assenti di lusso

L’inizio dei lavori è fissato alle ore 15. Ma si scopre subito che il MoVimento ha adottato un’altra antipatica abitudine dal Piddì e da quello che era il Piddi meno elle oggi Forza Italia: c’è la mezz’ora canonica di ritardo. Che diventa tre quarti d’ora. E alla fine un’ora abbondante.

I lavori iniziano alle 16. Cioè quando ormai è chiaro a tutti che gli assenti non verranno. Gli assenti sono tanti. E sono importanti. Si farebbe prima a dire chi ci sta: una cinquantina di persone in tutto anziché il paio di centinaia che erano stato preventivate. Perché ai lavori dovevano andare dieci delegati per ogni circolo.

Manca innanzitutto il MeetUp di Alatri: è quello dal quale proviene il deputato di lungo corso Luca Frusone, parlamentare al secondo mandato. E che non compila più da dicembre 2017 il resoconto con le somme che incassa tra stipendio, diaria, rimborsi, quanto restituisce, come ha speso la differenza.

I suoi ‘sostentori’ di Alatri non sono venuti all’Assemblea per divergenze di opinioni con il loro deputato. In segno di protesta gli hanno detto ‘vacci tu alla riunione’. Non condividevano né l’organizzazione dell’assemblea né la linea politica. Gli contestano di essere pressoché sparito dopo l’elezione: per la precisione, sui loro resoconti scrivono che gli contestano “la scarsa presenza sul territorio“.

 

Evitiamo coltellate

Assente anche l’onorevole Ilaria Fontana. E con lei gli attivisti che la sostengono. Troppo fresco lo scontro verbale violentissimo tra lei e la collega portavoce deputata a Montecitorio Enrica Segneri. Appena un paio di giorni prima sono state protagoniste di una chat molto colorita, innescata dal fatto che l’onorevole Fontana accusa l’onorevole Segneri d’essere andata a controllare se la sua collega avesse assunto il fidanzato. (leggi qui M5S, scontro sulle assunzioni dei fidanzati: le onorevoli escono dal meetup)

L’onorevole Ilaria Fontana, in segno di rispetto, manda una lettera all’Assemblea. E dice – nella sostanza – che lei non va a quella riunione perché “Non ci sono le condizioni per lavorare serenamente dopo gli ultimi accadimenti“.

Insomma, meglio evitare l’incontro. E proseguire in pubblico la lite avvenuta nell’affollatissima chat.

 

La gente mormora

In sala la gente mormora. Pochi gli interventi. Diversi i malumori.

La lingua batte dove il dente duole. La base lamenta lo scollamento con gli eletti al Parlamento ed alla Regione.

C’è chi chiede cosa ci si sta a fare al Governo. Viene rimproverata una abbondante dose di ingenuità nella scelta dei dicasteri: a Salvini sono stati lasciati quelli che garantiscono visibilità mentre il M5S si è presi quelli con le rogne. Altri lamentano le continue giravolte, così frequenti da non sapere più cosa dire alla base: un esempio su tutti, l’obbligo di chiusura domenicale dei negozi si fa o non si fa? E alla fine come ci siamo messi con Amazon?

Tra i tanti temi, non viene toccato quello più urgente: alle Provinciali del 31 ottobre che facciamo? Ed a quelle di gennaio?

 

Nei Comuni non sfondiamo

Il dito nella piaga viene messo dai grillini che sollevano l’evidente difficoltà nel fare risultato alle elezioni Comunali. Escluse Frosinone e Anagni non c’è praticamente storia.

Proprio dalle due città viene messa in luce ancora una volta la difficoltà di rapportarsi con i parlamentari eletti. Anagni poi, con il gruppo del portavoce al Comune Fernando Fioramonti è amareggiata: perché in Regione non vengono tenute in considerazione le posizioni deliberate dal MeetUp cittadino in merito all’ospedale.

Viene avanzata allora la proposta di realizzare un coordinamento provinciale tra i MeetUp: altra roba che assomiglia tanto al Piddì ed i suoi associati.

 

Ci si saluta senza avere deliberato praticamente niente. E con l’impegno di riconvocarsi. Ma senza una data precisa. Hai visto mai che Alessioporcu.it dovesse venire a saperlo?