E Quadrini bacia la foto di Zingaretti: «Grazie per i soldi presidente» (Quadrineide)

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Si è presentato in ufficio come tutte le mattine. Ha aperto la teca in cristallo nella quale custodisce la fascia verde, fatta tessere su misura per abbracciare tutta la sua presidenziale rotondità. L’ha indossata. Così istituzionalmente abbigliato ha raggiunto il labaro con le insegne della XV Comunità Montana di Arce. E lo ha abbracciato commosso fino alle lacrime. Infine ha raggiunto la foto del Governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’ha staccata dalla parete, baciando l’effigie governativa in un impeto di fraterna devozione. Gianluca Quadrini, eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) ha sfogato così la sua gioia e la sua gratitudine.

Ha scoperto che in una delle migliaia di pagine del Collegato estivo al Bilancio della Regione Lazio approvato dopo un’intera notte di lavori (leggi qui ‘Regione, via al Collegato’)  una sorta di legge omnibus nella quale inserire di tutto un po’, il buon Nicola Zingaretti ha preso una decisione sulle Comunità Montane.

La Regione Lazio ha rifinanziato tutte le 23 Comunità Montane esistenti sul suo territorio.

Eppure alla fine dell’anno ne era stata annunciata l’abolizione.

A comunicarlo al tanto eroico quanto incredulo presidente Gianluca Quadrini è stata una nota del fu consigliere regionale Donato Robilotta, già tenace capogruppo dei Socialisti Riformisti verso il Popolo delle Libertà.

Il quale, con puntigliosa meticolosità ci tiene edotti sulla contabilità degli enti rimati attivi sotto il governo di Nicola Zingaretti. Sono 378 comuni e 5 Province oltre all’ente Regione, senza tener conto delle Asl e degli enti e aziende regionali, si individuano altri 13 livelli di governo e 244 enti: 23 comunità Montane, 21 unioni dei comuni, 82 Università Agrarie, 4 Consorzi di bonifica, 12 enti parco, 38 riserve e aree protette, 5 ato acqua, 5 ato rifiuti, 4 consorzi intercomunali, 5 consorzi industriali, 1 bacino imbrifero, 8 Gal e 39 distretti socio-sanitari.

In realtà, con l’approvazione della legge di stabilità del dicembre del 2016, la Regione non aboliva affatto le Comunità Montane ma le trasformava in Unioni di Comuni, cioè gli cambiava solo il nome e non c’era nessun bisogno di farlo dal momento che il testo unico degli enti locali già le definisce unioni dei comuni montani. E noi lo avevamo detto. (leggi qui)

Tutto è rimasto come prima. Anzi, ora sono arrivati anche i soldi.

Ha vinto lui, ancora una volta: l’eroico presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (pervicace alla liquidazione) Gianluca Quadrini.

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