Spezia-Frosinone – Le pagelle di G.Lanzi

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Giovanni Lanzi

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

 

 

Bardi: è stato il migliore in campo, in assoluto. Due interventi ma di alta scuola. Sul primo, uno ‘scaldabagno’ di Piccolo poco prima della mezz’ora del primo tempo, è bravissimo ad addomesticare la traiettoria dopo che il pallone aveva toccato terra a meno di un metro da lui, poi Ariaudo ha ‘sparecchiato’ l’area. La parata del grande portiere la colleziona al punto di non ritorno, quando l’ex del Latina, Cisotti, taglia da sinistra una rasoiata che l’estremo difensore smorza con le dita spedendola di giustezza in angolo. Sul gol annullato a Terzi sarebbero serviti i tentacoli allungabili per andarla a pizzicare all’incrocio. Va bene lo stesso.
Voto: 7,5

 

Brighenti: Rischia qualcosa nel primo tempo quando commette un fallo su una proiezione offensiva, Minelli lo grazia. Dalla sua parte c’è Piu ma soprattutto scende il… Migliore degli spezzini e si allarga qualche volta Sciaudone. Sensori dell’allarme sempre attivati per 95’, anche se dalla sua parte lo Spezia nella ripresa confeziona le uniche vere occasioni da gol della partita.
Voto: 6

 

Pryyma: una marea di palloni calamitati con la testa. Non perde mai la concentrazione anche se la impalpabilità degli attaccanti liguri lo aiuta. Un po’ di irruenza nella prima frazione di gioco poteva costare caro (una spinta in area con il braccio destro su Sciaudone).
Voto: 6

 

Ariaudo: in questa prima parte della stagione ha messo nel polveroso archivio dei ricordi il fantasma in di Blanchard che si pensava potesse aleggiare sul Frosinone. Fa della tranquillità assoluta il suo cavallo di battaglia, anche nella bolgia del ‘Picco’ nonostante gli attaccanti liguri vogliono somigliare molto più ai soldati dell’esercito di Franceschiello che a calciatori veri e propri.
Voto: 6.5

 

Crivello: Vignali si fa vedere qualche volta dalla sua parte, nel primo tempo un gran pallone al volo non trova nessuno a raccoglierlo al centro dell’area. Il suo omologo di reparto del fronte opposto De Col non scende mai, dalla sua parte si muove Piccolo, tra i migliori dello Spezia ma il palermitano è bravo a contenerlo. E soprattutto a tenere la posizione a presidio del fortino.
Voto: 6

 

Paganini: gran duello con Migliore, il giallazzurro è chiaramente limitato nell’esplosività offensiva e non è la sua migliore occasione per mostrare di cosa è capace nelle due fasi. Ma si sacrifica dalla cintola in giù. Fino a farsi trovare al posto giusto nel momento opportuno per andare a rimediare il fallo che permette a Minelli di annullare la rete di Terzi.
Voto: 6

 

Gori: tanto cuore, una randellata che lo costringerà a saltare la Salernitana. Nella palude vietnamita del ‘Picco’ imbraccia la scimitarra, solo contenimento senza soluzione di continuità. Marino lo toglie anche per evitargli un altro giallo che gli sarebbe stato fatale.
Voto: 6

(dal 23’ st Frara): e’ uno dei due ex in campo. Ha il merito nell’ultima mezz’ora di garantire sostanza ed equilibrio.
Voto: 6

 

Sammarco: dentro una partita nella quale non ha lesinato un grammo di energie, prende un rischio grande come un grattacielo quando colpisce volontariamente il pallone col braccio sulla punizione di Piccolo ma poi si fa perdonare con  una murata provvidenziale ad una manciata di minuti dalla fine.
Voto: 6.5

 

Soddimo: ci mette un po’ per trovare la posizione, per sua ammissione gli sarebbero tornati utili i ramponi da montagna. Su un contropiede dà l’impressione di essere finito nelle sabbie mobili. Poi si mette al servizio della squadra quando si rende conto che c’è da battagliare.
Voto: 6

 

Dionisi: ingabbiato, depotenziato. Non era la partita per lui. In fase offensiva. Perché cerca almeno di mettere qualche mattoncino nel muro giallazzurro.
Voto: 5,5

(dal 33’ st Kragl): un tiro in porta, palla fuori non di molto. Ma almeno entra per fare numero.
Voto: ng

 

Ciofani: anche lui stretto nella morsa di Valentini e Terzi, non la struscia praticamente mai nell’area dello Spezia. Ma si danna l’anima come il suo compagno di reparto. Da lui si attendono anche i gol. Si innervosisce a tal punto che prima bisticcia in campo e ritarda la sostituzione e poi cade nella trappola della panchina spezzina e l’arbitro gli sventola il rosso sotto il naso oltre la linea bianca dopo il cambio con Cocco. Un record negativo.
Voto: 5,5

(dal 43’ st Cocco):
Voto: ng

§