Saf, spunta la mediazione Abbruzzese per evitare lo scontro (e gli aumenti)

Riunione dei sindaci di centrodestra per individuare una soluzione al problema degli aumenti retroattivi sulla bolletta dei rifiuti. L'ha convocata Mario Abbruzzese. La proposta per evitare la stangata. Verso la mediazione. per evitare lo scontro ed il commissario

Non andranno allo scontro. Vogliono evitare un nuovo bagno di sangue. Perché sanno che sul campo resterebbero morti e feriti: i cittadini che comunque si troverebbero a dover pagare il conto. Esattamente come era accaduto nell’inutile braccio di ferro contro Acea.

I sindaci di centrodestra potrebbero proporre una soluzione ai loro colleghi di centrosinistra ed arrivare ad un accordo condiviso sugli aumenti delle bollette per lo smaltimento dei rifiuti.

 

Le posizioni

Aumenti dovuti alla tariffa prima introdotta, poi sospesa, infine confermata (leggi qui La Saf inciampa sul bilancio. Muro dei sindaci). Per evitarli è stata rinviata l’approvazione del Bilancio ed avviato un confronto con la Regione: ma di fronte ai numeri c’è poco da fare (leggi qui Rifiuti, doccia fredda in Regione: niente sconti. E dopo Roccasecca si va a Paliano). O si pagano i conti o la Saf, società pubblica che appartiene a tutti i Comuni in parti uguali, rischia di finire in mano ad un liquidatore e poi ad un privato. (leggi qui Saf, lo spettro del liquidatore si agita sui sindaci).

 

L’altra sera, il coordinamento dei sindaci Pd ha deciso: niente bis del braccio di ferro sull’acqua. Lo scontro con Acea si è risolto in un clamoroso flop e ora dobbiamo pagare i danni al gestore: esattamente come aveva profetizzato il centrosinistra. Ma prima della sentenza, alle elezioni il centrodestra si è venduto il grande trionfo della (finta) cacciata di Acea. Ed ha fatto il pieno. Per questo il Pd ha detto no al braccio di ferro: o c’è una soluzione condivisa oppure ognuno si assume il peso della sua decisione (leggi qui I sindaci Pd: niente scontro sulla Saf e via libera a Mazzaroppi).

 

La mediazione Abbruzzese

Nel massimo riserbo, lunedì sera il vice responsabile nazionale degli Enti Locali di Forza Italia Mario Abbruzzese ha riunito i sindaci di centrodestra.

Con loro ha fatto il punto sulla situazione. Partendo da un dato: Saf non è un avversario, Saf appartiene ai Comuni.

Quindi – ha sostenuto – i sindaci, di qualunque colore politico, ne sono responsabili.

L’analisi dei conti portati in Assemblea dal presidente Lucio Migliorelli non è stata messa in discussione. Nessuno ha individuato sperperi o spese inutili. Anche perché i conti si chiudono in attivo: la società ha guadagnato, attraverso il lavoro fatto per il Comune di Roma.

Bisogna partire da questo – ha spiegato Abbruzzese – ed evitare che si accenda uno scontro politico.

 

Abbattere gli aumenti

L’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio ha chiesto ai suoi sindaci di avviare una riflessione. Che parta dai conti.

Cosa interessa ai cittadini? Che non ci sia l’aumento delle tariffe. In che modo, attraverso quale strumento contabile, poco importa. Al cittadino interessa la tariffa che deve tirare fuori dal portafogli.

Ecco allora la proposta Abbruzzese: utilizzare gli utili che erano stati messi da parte per abbattere gli aumenti. Sterilizzare così almeno due annualità. Cercare poi attraverso i fondi Europei sull’Economia Circolare i fondi per rimpiazzare quelle somme e realizzare il progetto di totale ammodernamento dell’impianto. Un progetto che il presidente Migliorelli ha fatto già mettere a punto ma che rischierebbe di saltare se quegli utili venissero dirottati dai lavori alla copertura delle bollette.

In base ad una serie di calcoli, Abbruzzese ha spiegato ai sindaci che sarebbe possibile riuscire a rivedere in maniera considerevole la stangata. Rendendola quasi un piccolo aumento fisiologico.

I sindaci stanno esaminando i calcoli. Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo confronto. Se daranno parere favorevole, una delegazione incontrerà il centrosinistra. E tenterà di arrivare ad una soluzione condivisa. Che tenga conto anche delle altre soluzioni prospettate dal presidente Migliorelli.

Evitando lo scontro, il bagno di sangue. E soprattutto i morti ed i feriti sul campo: che sono sempre i cittadini.