Vertice del centrodestra a Sora per fare l’esame del voto. Ufficialmente, si andra uniti verso il ballottaggio. Ma ci sono molti distinguo. In serata FdI ha dato un’indicazione chiara: preferisce Eugenia Tersigni. E presenterà ricorso al Tar
Eugenia Tersigni
Cinque candidati sindaco. Chi sta con chi a Sora. I cambi di fronte all’ultimo momento. Ora via alla campagna elettorale
Il vice presidente della Provincia Vacana sostiene Eugenia Tersigni. negli ambienti Pd scatta l’allarme. E temono possa diventare una conta interna al Pd. Con Pompeo che se ne chiama fuori. Ma tace. Per questo sabato è partito un messaggino su WhatsApp
La scelta di tenere all’oscuro gli organi di informazione. Pregando di attendere un Comunicato che invece non arriverà. In modo da annunciare solo su un giornale la candidatura a sindaco. Nel team si parla di ‘Strategia comunicativa’ Auguri. Cosa cambia con la discesa di Eugenia Tersigni in campo
Il M5S affonda l’alleanza di centrosinistra a Sora. Andrà da solo e candiderà Valeria Di Folco. Subito l’annuncio dei centristi: Eugenia Tersigni ha il sostegno di 4 liste. Il Pd resta spiazzato. D’Orazio conferma il passo di lato per aprire alle alleanze
Il si arrivato a ridosso del cenone di capodanno: Tersigni ricandidato sindaco di Sora. Il centrodestra converge su un candidato unitario. Ma la Lega vedrebbe bene anche Ernesto. Di Stefano punta a una sua coalizione. De Donatis vuole tentare il bis
Eugenia Tersigni sta riflettendo sulla possibilità di accettare la candidatura a sindaco. E comunque esclude le primarie auspicate dal Pd. Da cui si smarca.
Vittorio Di Carlo ci prova. E ‘tenta’ Tersigni e Lucarelli. Che rifiutano. Proposta una candidatura in Regione. Oggi vale come le banconote del Monopoli. Lo scontro fra Enzo Di Stefano e Umberto Geremia. Nuove tensioni per la posizione di Caschera: se entra nella Lega Di Stefano si rivede i conti.
Trattative in corso con i fratelli Tersigni per creare un blocco elettorale anti De Donatis. Questa volta a sinistra. Con il tentativo di recuperare Maria Paola D’Orazio, mettere insieme tutti gli “scontenti” e portare dentro anche Forza Italia. Che però risponde picche. Ha già l’accordo con La Lega e due civiche. Ecco perché il segretario del Pd si è dimesso: per avere le mani libere. E portare quasi tutto il Partito a un accordo con Ernesto.
La mossa segreta di Tersigni per buttare giù il sindaco De Donatis. Già sulla votazione per il Bilancio. L’incontri dell’ex sindaco con l’avvocato Petricca. per una riedizione del patto del 2014. L’ostacolo è Maria Paola D’Orazio
Regionali, la visita di Leodori a Sora. Ed il bivio del Pd. E del sindaco Luca Di Stefano: dovranno scegliere fra sostenere il vicepresidente della Pisana e mantenere l’impegno preso con De Angelis che gli ha fatto eleggere Mosticone alla Provincia. Intanto Fratelli D’Italia, archiviato il tentativo di candidare Eugenia Tersigni, porta dentro Dora Lombardi, sorella del consigliere Dem Salvatore e si prepara a nominare coordinatore Michael Di Pede e a candidare Antonio Lecce a sindaco di Posta Fibreno
In teoria la sfida è tra due civici: Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni. Ma i partiti non stanno esattamente a guardare. Per i Dem di è mobilitato Francesco De Angelis. Luigi Vacana è in prima fila dall’inizio. Nel centrodestra i signori del voto a livello locale si muovono in silenzio. Ma con determinazione. E i leader lasciano fare.
Sia ad Alatri che a Sora saranno due settimane di fuoco. Le strategie di Maurizio Cianfrocca ed Enrico Pavia, ma anche quelle di Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni. Complicati gli accordi con partiti o coalizioni, più semplici le intese con i grandi signori del voto.
Il successo di Luca Di Stefano, Eugenia Tersigni, Maurizio Cianfrocca e Enrico Pavia. La Caporetto del Pd ad Alatri, del centrodestra a Sora e dei Cinque Stelle dappertutto. L’esempio di Angelo D’Ovidio, il trionfo di Peppe Sacco, il traguardo di Gianni Fantaccione, la rivincita di Alfonso Santangeli. E i flop di chi non si è arreso all’evidenza.
Il sindaco uscente Roberto De Donatis si presenta agli elettori ma prima revoca l’assessore del suo gruppo Natalino Coletta che si è ricandidato con Di Stefano. Intanto Eugenia Tersigni si presenta a Borgo dei Lecci e fa un bagno di folla. A sorpresa è Lorenzo Mascolo a spiegare perché votarla: per competenza e discontinuità. Pienone anche da Altobelli
Il centro di gravità della politica provinciale è a Sora, dove non solo è successo di tutto ma dove accadrà molto di più. Ottaviani impone la linea nella Lega, Fazzone sfila Forza Italia, Ruspandini (FdI) prepara la vendetta. Il Pd si prepara a sostenere Di Stefano, Pompeo sarà libero di appoggiare Eugenia Tersigni. Ma attenzione agli uomini forti apparentemente sconfitti.
Sfuma la candidatura La Rocca. Lega e Cambiamo tornano nel centrodestra ma rischiano di dover di nuovo avallare il dottor Ruggeri. Che era saltato appena quarantotto ore prima. Forza Italia pronta a smarcarsi. Di Pucchio esce dal gruppo WhatsApp del Pd e insieme a Ernesto converge su Eugenia Tersigni. Il resto dei Dem passa con Di Stefano e mette fuori gioco la dottoressa Gemmiti. Nel frattempo, Abbruzzese indossa i guanti per non lasciare impronte e prova a riportare tutti da De Donatis.
Via alla campagna elettorale a Sora. Il candidato del centrodestra Ruggeri pubblica una lettera aperta e lancia il suo slogan “Aiutiamo Sora a rinascere”. Scandisce la tabella di marcia. Sugli altri fronti, dopo la candidatura progressista di Maria Paola Gemmiti si mormora di tentativi d’accordo fra Luca Di Stefano ed Eugenia Tersigni
Le due strade del Partito Democratico per le elezioni comunali di Sora. Punta ad una coalizione propria ma vorrebbe anche allargare il gruppo al primo cittadino uscente De Donatis ed a Luca Di Stefano. Azzerando tutte le candidature a sindaco. L’obiettivo è arrivare al ballottaggio contro il centrodestra mettendo all’angolo Eugenia Tersigni.
Il commissariamento del circolo Pd di Sora entro dicembre. L’avvio di un effetto domino che investirà non solo il Partito. Ma anche le alleanze in vista delle prossime Comunali. Il fattore Maria Paola D’Orazio. E la decisione di Eugenia Tersigni