Giorgio Almirante

L’inutile lavoro di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ha lavorato per portare il suo Partito verso una vera Destra europea. Ad aiutarla è stata una sinistra concentrata sui simboli fascisti e non sulla rabbia sociale. Tuttavia, i Congressi provinciali in corso rivelano l’ossessione per l’unanimità. Che è cosa diversa dall’unità.

La trappola di Giorgia ad Elly: Atreju 2023 come il Congresso Cgil

Inviti di cortesia ed inviti di strategia: quando le due cose coincidono e lo capiscono tutti tranne la leader dei dem, e forse Landini

Virtù private e pubblici turpiloqui nell’evo della coprolalia

Il movimentato dopocena a Frosinone che è costato l’incarico ad Albino Ruberti e la candidatura a Francesco De Angelis. Ha molti aspetti da non sottovalutare. Che stanno dietro all’apparenza delle parole pronunciate dall’alto dirigente

Latina e la toponomastica. Dalla “Femmina morta” ai sindaci storici

I nomi delle strade raccontano la storia di ogni città. Poi ci sono luoghi nei quali ci si distrae e di strade con lo stesso nome ce n’è più di una. O dove si litiga se dedicare una via a Berlinguer o ad Almirante. E per non fare torto alla memoria, si propone di intitolare la stessa ad entrambi

L’ultima corsa di Romano Misserville: vincitore fino alla fine

Ha beffato la morte fino alla fine: chiedendo di poter fare un’ultima giocata ai cavalli. La signora con la falce ha dovuto aspettare i risultati delle corse all’ippodromo di Agnano. Buon per lei che non abbia scommesso: se ne sarebbe dovuta tornare senza Romano Misserville. Ha vinto l’ultima corsa ad Agano. E poi è morto.

Cinquant’anni di Regione Lazio: in Aula tornano Badaloni, Storace e Marrazzo

I cinquant’anni del Consiglio Regionale del Lazio. Il presidente Mauro Buschini riunisce l’Aula alla stessa ora in cui mezzo secolo fa si tenne la prima seduta. Lo specchio di un’Italia che cambia. Alla Seduta assisteranno gli ex presidenti Santarelli, Badaloni, Storace e Marrazzo.

Giuseppe Ciarrapico, l’insolito mediatore

Dall’archivio di Alessioporcu.it l’intervista a Giuseppe Ciarrapico. Dal viaggio con Andreotti a New York dove intuì il business dei quotidiani locali. L’amicizia con il principe Caracciolo. La rotativa comprata insieme ad Hannover avallandosi le cambiali a vicenda su un tavolino da bar. La mediazione nel Lodo Mondadori. Le suore che gli offrono la Quisisana. Ritratto a tratti inedito di un uomo che non cambiò mai idea