Rosalia Bono

Leodori annuncia la Tirreno-Adriatico ma Mosticone non c’è

Il vice presidente della Regione Lazio Leodori a Sora annuncia la trasversale Tirreno-Adriatico. E sonda il terreno per le prossime elezioni Regionali. Il sindaco Di Stefano chiede i soldi per sistemare le frane. Si smarca politicamente e ribadisce di essere civico. D’Orazio parla dei progetti del PNRR dimostrando che il Comune ha fatto i compiti. Politicamente pesante l’assenza di Mosticone

A Sora il Pd si conta senza dividersi

I Democrat di Sora si contano nella stessa lista civica. Il pompeiano Di Pucchio lo farà dirottando le preferenze sulla capogruppo uscente D’Orazio. Ma senza far votare il candidato sindaco Di Stefano. Non ha condiviso la scelta che ritiene praticamente ‘imposta’ dall’area di Pensare Democratico. Ma soprattutto sono in ballo equilibri che vanno oltre.

Il Pd rialza la testa. Tutti uniti per le elezioni a Sora

A Sora il Pd centra il primo risultato. Ricostruita l’Unità del circolo. Avviata la definizione delle linee programmatiche per le prossime elezioni. “Non siamo subalterni”. Con chi andrà il Partito.

Dopo il commissario l’Opa di Maria Paola su Roberto

Dove andrà a mettere le mani il sub commissario Pd nominato a Sora. Dove trovare la quadra in vista delle comunali.Le consultazioni. E le strategie vere. L’Opa di Maria Paola D’Orazio sul sindaco uscente e su Patto Democratico.

Ipotesi primarie per aggregare il centrosinistra a Sora

Verso le primarie di coalizione per individuare il candidato sindaco. Parteciperebbe anche Eugenia Tersigni. Dopo le dimissioni del segretario, per garantire il dibattito interno potrebbe essere necessaria una figura terza esterna. Si tratta anche con la sinistra di Paolo Ceccano.

Elezioni, l’ex segretario Pd punta sui Tersigni. E apre a Forza Italia

Trattative in corso con i fratelli Tersigni per creare un blocco elettorale anti De Donatis. Questa volta a sinistra. Con il tentativo di recuperare Maria Paola D’Orazio, mettere insieme tutti gli “scontenti” e portare dentro anche Forza Italia. Che però risponde picche. Ha già l’accordo con La Lega e due civiche. Ecco perché il segretario del Pd si è dimesso: per avere le mani libere. E portare quasi tutto il Partito a un accordo con Ernesto.

Pd, finché candidatura non vi separi

Le manovre. Il congresso Pd sarà unitario, però la situazione resta tesa. E Base Riformista delimita i confini. Ma tutti sanno che la resa dei conti ci sarà alle Regionali: Buschini e Battisti da una parte e Pompeo dall’altra

PD a conclave on line. Per decidere sul De Donatis bis

Il Pd riunisce il Direttivo. Per valutare se appoggiare un De Donatis bis. Oppure spaccare le destre appoggiando il disegno di Tersigni: che ormai si è affrancato dall’esperienza con NCD. Ma nessuno ha tenuto conto di un elemento: è in arrivo il nuovo Segretario provinciale Fantini e con lui il Partito Nuovo di Zingaretti.

Cinque nomi ed una ‘sliding door’ per la nuova giunta

La lunga riunione nella quale parlare del rimpasto. Coletta entra in giunta. Floriana De Donatis presenta una rosa di 4 nomi. E c’è una clamorosa sliding door: Maria Gabriella Paolacci potrebbe uscire e rientrare nello stesso giro. Ecco come

Vertice per unificare il centrosinistra: si punta al candidato unitario

Vertice del centrosinistra a Sora per verificare la possibilità di unire le forze. Rinviato all’ultimo momento per la concomitanza con il Consiglio Comunale. E già si parla di un candidato unitario. Che per ora non c’è

Candidato sindaco, a sinistra patto di ferro Pd-Vinciguerra

Il progetto del Pd andrà avanti anche senza Mario Cioffi. Ci sarà un incontro con il M5s. Patto d’acciaio con Vinciguerra. Il nome del candidato sindaco uscirà da lì. Avanza l’ipotesi Maria Paola Gemmiti. È quanto scaturito da una riunione, rapida ma corposa, che si è tenuta a Sora alla presenza del segretario provinciale del Pd, Fantini.

Mentre il centrosinistra si spacca Di Stefano annuncia la candidatura

Luca Di Stefano è ufficialmente candidato a sindaco. Sabato pomeriggio si presenterà alla stampa con le sue liste. Il centrosinistra è in stallo con Si Può Fare, Pd e Cinque Stelle arroccati ciascuno sul proprio candidato sindaco: per Maria Paola D’Orazio la strada è tutta in salita.