Molti lavori ma poco pubblici: l’assessore sta poco in Giunta (di F. Ducato)

Il caso dell'assessore poco presente ai lavori della Giunta. E qualcuno inizia a chiedersi che fine abbia fatto.

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Sembra che al comune di Anagni stiano pensando di chiamare Federica Sciarelli. Sì, perché solo la conduttrice di Chi l’ha visto? potrebbe, forse, risolvere il mistero della perdurante assenza dell’assessore ai Lavori Pubblici Simone Pace dai banchi della giunta comunale.

Una giunta che da quasi un mese non vede più la sua presenza. Tanto da aver spinto più di qualcuno in maggioranza a chiedere conto al sindaco Natalia di queste assenze.

 

Gran cosa la Trasparenza. Soprattutto da quando l’albo pretorio contiene, anche se non proprio messe in fila in ordine cronologico, le deliberazioni di giunta dell’ultimo mese al comune di Anagni.

Un breve esame consente di partire dall’ultima pubblicata (la n. 164 dello scorso 6 novembre, inserita nel sito del comune il 12 novembre, relativa a “Concessione patrocinio e uso del logo comunale all’ADMO “Associazione Donatori Midollo Osseo” per una giornata informativa che si terrà il 15 novembre 2018”), per risalire indietro di parecchi numeri.

Fino, ad esempio, alla delibera 112 del 28 settembre (“Individuazione di aree pubbliche per interventi di riforestazione urbana e piantumazione di arbusti nel territorio del Comune di Anagni e adesione all’iniziativa “Alberi per il futuro“).

 

In mezzo, una ventina di delibere, quasi tutte caratterizzate dall’assenza dell’assessore ai Lavori Pubblici.

Solo in pochissime circostanze Pace è riuscito a presenziare alle riunioni. Lo ha fatto ad esempio, il 16 ottobre scorso, quando con la delibera 127 sono state ratificate alcune variazioni di bilancio.

Per il resto, come detto, una lunga fila di assenze. Tanto da far sbottare qualcuno nella stessa giunta. Qualcuno che, di fronte alle giustificazioni classiche fatte pervenire, avrebbe detto più o meno “ma se Pace è così impegnato al lavoro, allora perché ha voluto essere nominato assessore?”.

 

Domande legittime, che avrebbero fatto anche al sindaco. Che, al momento, avrebbe deciso di rinviare la questione. Anche se i dubbi permangono.

Il tutto mentre, ad esempio, l’ufficio tecnico vive un momento di stasi. Con la oramai prossima partenza di Vittori e l’incertezza più completa su chi lo dovrà sostituire.

Una scena già vista; da tempo si sa che dovrà essere un altro a reggere le sorti dell’ufficio più importante del Comune. Ma al momento nessuno sa chi sarà.

Un immobilismo che certamente non fa bene al destino dell’amministrazione.