La necessità di garantirsi i voti con cui rimanere in corsa per le prossime provinciali. Potrebbe esserci questo dietro all'atteggiamento morbido in Consiglio di Alessandro Cardinali
E se ci fossero le elezioni provinciali dietro alla strategia, diciamo così, morbida, di Alessandro Cardinali contro l’azione amministrativa di Daniele Natalia? Il dubbio è legittimo (e sta serpeggiando in Comune), almeno a giudicare da quelle che sono state le ultime scelte dell’ex candidato a sindaco di SiAmo Anagni, nel suo attuale ruolo di opposizione all’interno del comune di Anagni.
La premessa
Passo indietro: non cessa di far discutere ad Anagni la scelta diversificata effettuata dall’opposizione in merito alle ultime variazioni di bilancio che sono state approvate qualche giorno fa nel corso di un apposito Consiglio comunale. Variazioni molto robuste, per circa 2 milioni di euro. Parte dei quali verranno destinati, tra le altre cose, a creare un grande parcheggio nei pressi del centro, per cercare se non di risolvere quantomeno di rendere meno scottante il problema della viabilità della città dei papi.
Su queste variazioni di bilancio c’è stata parecchia discussione; che poi si è tradotta in una sostanziale spaccatura della minoranza. Con una parte dell’opposizione, quella appunto di Cardinali e di Versi, che ha votato a favore; con De Luca e Tuffi che si sono astenuti; e con l’opposizione invece più netta di Luca Santovincenzo esponente del gruppo LiberAnagni.
Al di là delle considerazioni già fatte relative alla spaccatura della minoranza che rende di fatto molto più semplice il lavoro della maggioranza, resta da capire il perché dei diversi comportamenti della minoranza.
Obiettivi differenti
Per quanto riguarda Santovincenzo si è già detto altre volte. Lo scopo del consigliere di opposizione, neanche troppo velato, è quello di cominciare già da adesso un’opera di distacco progressivo dal resto della minoranza. Un progetto che punta già alle prossime elezioni comunali. Alle quali Santovincenzo punta a presentarsi come unico interprete del malcontento di tanti.
Per quanto riguarda i neutrali De Luca e Tuffi, va considerato il sostanziale imbarazzo legato al fatto che entrambi facevano parte fino a poco fa della maggioranza. E di fronte a certe scelte risulta difficile distaccarsi in modo brutale.
Lo stesso discorso vale ovviamente anche per Cardinali. Ma, ed è questo il punto, con un passaggio in più. E cioè, il fatto che Alessandro Cardinali parteciperà alle prossime elezioni Provinciali.
Elezioni che ovviamente si vinceranno anche con un intervento robusto delle amministrazioni comunali, a cui i consiglieri candidati faranno riferimento.
Lo scenario differente
Ma lo scenario delle Provinciali di Dicembre 2023 è del tutto diverso da quello di due anni fa. All’epoca Alessandro Cardinali venne eletto in provincia all’interno della lista del Polo Civico che vantava una base elettorale più ampia di quella che ha oggi. Inoltre una parte dei voti, dice l’analisi dei flussi, gli arrivò anche da alcuni settori del Pd.
Oggi il quadro è differente ed anche la situazione interna ad Anagni non è quella di due anni fa. Dove venne eletto in Provincia un esponente dell’amministrazione: Riccardo Ambrosetti. Sostanzialmente Cardinali per poter sperare di rientrare nella prossima assise provinciale ha bisogno anche di una mano del Consiglio comunale di Anagni. Di trovare spazio in una lista strutturata come fu quella del Polo Civico che gli fece da Taxi, compensare i voti che difficilmente questa volta gli arriveranno dal Pd. Dove si lavora invece ad una lista unitaria.
Di qui la volontà di non essere troppo duro con questa amministrazione, per garantirsi un gruzzolo adeguato di voti. Che possono poi essere utili riguardo alle prossime elezioni. Quanto questo poi sia gradito alla cittadinanza è tutto un altro discorso.