“Caro Matteo” “Caro Gianluca”: Salvini conferma la candidatura a Quadrini

Incontro a Roma tra il leader della Lega Matteo salvini ed il capogruppo in Provincia di Frosinone Gianluca Quadrini. Confermata la candidatura alle Regionali

Mezzora di colloquio, nel suo ufficio privato: soli, uno di fronte all’altro il leader della Lega Matteo Salvini ed il capogruppo in Provincia di Frosinone Gianluca Quadrini. Si sono visti a Roma poco dopo le 10.30 di questa mattina: per chiarire una serie di passaggi politici e fissare una serie di obiettivi sul territorio.

La sfida delle Regionali

La prima sfida è quella delle elezioni Regionali 2023 nel Lazio”: Matteo Salvini è stato chiaro. È dallo scorso anno che chiede il massimo impegno per strappare al centrosinistra la Regione con la capitale d’Italia. Sa benissimo che gli incastri della politica non gli consentono spazi per esprimere un candidato di area nel Lazio, gli toccherà diferendere la Lombardia: lì dove in queste ore si è aperta la frattura con Letizia Moratti che ha ipotizzato una sua candidatura in contrapposizione a quella del leghista Attilio Fontana di cui è stata assessore; il Pd di Enrico Letta ha subito drizzato le orecchie e valuta la possibilità di appoggiarla.

Gennaro Sangiuliano

Nel Lazio stiamo lavorando ad un candidato unitario di alto profilo. Una figura di spessore ed autorevole”: Matteo Salvini non lo ha detto ma dalle sue file è in atto un pressign sul direttore del TG2 Gennaro Sangiuliano. “A settembre il nome dovrà essere già in campo e voi dovrete portarlo sui territori, non dovete mai perdere il contatto con i territori perché la Lega è un Partito che ha la sua forza nei territori e nella gente dei territori. Non lo dimenticate mai”.

Le Elezioni regionali sono una cicatrice politica per Gianluca Quadrini. Cinque anni fa era uno dei colonnelli di Forza Italia: era il periodo in cui stavano ancora tutti assieme da Mario Abbruzzese a Pasquale Ciacciarelli, da Nicola Ottaviani a Danilo Magliocchetti. Per Quadrini, votatissimo Capogruppo in Provincia e potentissimo presidente della XV Comunità Montana non ci fu spazio. E come in ogni delitto commesso in politica non ci sono mai prove certe. Mario Abbruzzese giura che ci fu un veto per inserire un nome di Frosinone; da Frosinone giurano che fu Abbruzzese a bruciarlo nel timore che raccogliesse più voti del coordinatore provinciale Pasquale Ciacciarelli.

Quadrini candidato

Enrico Michetti (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Matteo Salvini ha confermato a Gianluca Quadrini che la candidatura per lui questa volta c’è. I risultati delle Province sono stati soddisfacenti. Ora riorganizzeremo Roma perché è lì che non mettiamo radici. Ho chiesto a Simonetta Matone di iniziare a lavorare in questa direzione”. È il magistrato che doveva fare il vicesindaco di Roma in caso di vittoria di Enrico Michetti lo scorso autunno.

Ma è proprio su questo che Quadrini ha chiesto garanzie. Una su tutte: in caso di lista unitaria con Forza Italia lo spazio ci sarà lo stesso? In caso di aggregazioni al centro quanto riuscirà a trattenere la Lega?

E poi a Salvini ha raccontato la sua ‘solitudine’ politica. Perché è stato evidente a tutti che nella Lega non lo volessero: la conferenza stampa annunciata dall’onorevole Francesca Gerardi per presentare la sia adesione era stata disdetta. Poi alla successiva data nessuno dei big si era presentato.

Il radicamento? “Radicare il Partito significa portare i suoi valori sul territorio – ha fatto presente Quadrini – nel Lazio tutti hanno lavorato a fondo ma ognuno di noi ha portato solo i suoi sostenitori, trasferendoli da un campo all’altro. Occorre un radicamento dal basso”. Salvini ha assicurato che si lavorerà anche su questo.

Prima, ad occuparsi del radicamento era l’onorevole Francesco Zicchieri: ha lasciato la Lega ed è andato nel Gruppo misto. Ora tocca al nuovo gruppo dirigente. Anche a Quadrini.

Doveva restare riservato

Francesca Gerardi e Gianluca Quadrini

Mostra insofferenza il capogruppo provinciale. “Questo incontro doveva restare riservato. Non era un incontro istituzionale, altrimenti ne avrei informato tutti i livelli del Partito. Ho ribadito la mia fiducia nel lavoro del coordinatore regionale Claudio Durigon e la sincera gratitudine nei confronti dell’onorevole Francesca Gerardi. Stimo il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani ed il responsabile Organizzazione Pasquale Ciacciarelli”.

Se non era un incontro istituzionale, allora cosa era? “Avevo la necessità di un confronto diretto. E di risposte che solo Matteo Salvini poteva darmi. Lui stesso me le ha date senza alcuna difficoltà: la Lega dopotutto è questo, rapporto diretto tra base e vertice. E Matteo Salvini oggi lo ha dimostrato a tutti noi”.