Cerquozzi lancia la sua Rete per Caperna. Forza Italia sceglie Viglianti

Veroli fa ka-boom in poche ore di un sabato rovente: la civica mista della consigliera dem esce allo scoperto e gli azzurri non rinunciano al simbolo. Sarà perciò ring tutto ernico anche tra Abbruzzese e Chiusaroli

Piero Cima-Sognai

Ne elegantia abutere

Tutto in poche ore di un tranquillo sabato italiano, anzi ernico e tutt’altro che tranquillo. Sono giorni in cui vanno via via definendosi gli schieramenti per il voto amministrativo di giugno e due importanti tasselli sono entrati nella loro nicchia di ufficialità. Che rimpingua “truppe” e speranze di elezione rispettivamente di due dei tre candidati sindaco Germano Caperna e Patrizia Viglianti (il terzo è Cristiano Papetti, che ha incontrato i suoi a Sant’Angelo in Villa).

Ha esordito Francesca Cerquozzi, consigliera dem uscente con delega alla Cultura, che ha lanciato la sua Rete Democratica a sostegno dell’elezione di Germano Caperna. Pochi punti fermi e molti concetti da sviluppare, ma quel che conta e che Cerquozzi vuole sottolineare è il dato per cui quella Rete non vuole pescare con l’esca dell’utilitarismo.

Il lavoro personale di Cerquozzi

Cerquozzi ha fatto un lavoro personale di sintesi ed inaugurato un laboratorio unico nel suo genere. Quello in cui, negli intenti prima che nel simbolo, sono state messe a crasi le anime del Movimento Cinquestelle (con il giallo) della Rete di Denis Campoli (nel nome) e del Partito Democratico (nell’aggettivo). Un’alchimia riuscita che fa invidia alla Puglia dove invece quel campo largo è fallito e che ha nella Veroli concepita da Cerquozzi una “summa” lodevole.

Nessun consociativismo per “spingere” botteghe dunque, ed una serena convergenza su nome e ricetta amministrativa di Germano Caperna. Lo spiega bene una articolata nota stampa che ha il tono soddisfatto di una Cerquozzi che ci ha lavorato in prima persona. “È nata Rete Democratica, una nuova realtà civica, aperta, plurale, con l’intenzione di interpretare da subito la voglia di buongoverno, di innovazione e di crescita costante della nostra città. Rete Democratica non è un semplice cartello elettorale, nato dall’esigenza di comporre una lista in vista della tornata amministrativa, ma un grande progetto”.

La parola d’ordine è unire, mettere assieme intelligenze e progetto. Un progetto “che nasce per unire esperienze politiche, maturate in questi anni di amministrazione della città, insieme a realtà civiche, da sempre impegnate per la collettività. (Ed in) in un percorso comune con il mondo dell’associazionismo e di tante personalità che hanno come principale obiettivo quello di lavorare”. E la mission? E’ quella “per una Veroli che continua a crescere, in grado di investire sulla sostenibilità, sulla qualità dei servizi e della vita di ciascuno. Soprattutto una Veroli che guarda con fiducia al futuro, creando in primo luogo occasioni di lavoro”.

Cosa c’è da fare in città per Francesca e i suoi

Francesca Cerquozzi

Poi il focus sul lavoro da fare e sui punti dove lavorare con lena ancora maggiore. “E’ questo, infatti, uno dei punti principali sui quali concentreremo il nostro impegno: lavoro, certezze per i giovani, che devono poter costruire qui, in questa splendida città il proprio futuro, la propria famiglia. Certezze per coloro che rischiano di restare ai margini della società che non possono e non devono essere lasciati soli, certezze per le imprese”.

E non solo quelle grandi, si guarda a chi rischia di più: “Anche le piccole e micro attività, spesso nate dal sudore e dalla fatica di tante persone, che hanno bisogno di contesti nuovi. E che, ad esempio, possono nascere dal costatante investimento sul turismo e sulla cultura”. Cerquozzi si fa nuncia del progetto e ribadisce che “nasciamo dunque per unire, non per sommare esperienze, ma per creare una coscienza nuova dell’impegno civile. Per unire la Veroli laboriosa e silenziosa, fatta di persone combattive che non si sono arrese mai”.

Contrade, bellezza ed entusiasmo

A ben vedere è la Veroli che la Cerquozzi ha sempre messo in spunta con il grimaldello della Cultura e della potabilità estrema delle sue manifestazioni. “La Veroli che ha avuto la forza di reagire al Covid ed alla crisi che ha generato. Che valorizza quello che di bello e importante abbiamo, la nostra storia millenaria, le nostre produzioni, il nostro ambiente”. Perciò “Rete Democratica nasce per unire la città, a partire dalle nostre contrade, che prima di essere luoghi geografici, sono straordinarie comunità, unite e solidali”.

“Eredi di un mondo fondato su valori antichi, che portano avanti tradizioni e che spesso chiedono un giusto e meritato protagonismo. Molto spesso grazie ad associazioni, confraternite, comitati che, speriamo, troveranno in noi interlocutori seri ed affidabili”.

Perché si andrà con Caperna

E come ci si è arrivati ad appoggiare Germano Caperna? “Abbiamo trovato nel programma e nell’idea della città di Germano Caperna la giusta condivisione ed una prospettiva convincente. Fondata non su un calcolo elettorale, ma su una profonda condivisione delle cose da fare”. Il civismo in purezza dunque, con le istanze partitiche messe da parte nel nome della territorialità. “Proprio su questa idea di città si sono unite persone, Partiti, movimenti, associazioni, che in questi anni sono stati anche su fronti politici diversi. Il vero protagonista di queste giornate è l’entusiasmo”.

Eccolo, l’elemento nuovo e che sembrava stridere in altri ambiti: una forza genuina ed “eretica” che invece per la cosa pubblica è il carburante ottimale. “Spesso non è un termine che si avvicina alla politica, invece è con entusiasmo che questo progetto sta crescendo, giorno dopo giorno e che ha unito tra gli altri, amministratori come i consiglieri comunali Francesca Cerquozzi, Denis Campoli e Gianluca Primi. E poi “l’ex assessore al commercio Andrea Iaboni, l’ex consigliere comunale Claudio Nobili, esponenti del locale circolo del PD quali il segretario Toni Pironi ed il dirigente Marco Scaccia, rappresentanti del mondo associativo quali Umberto Stirpe.

E a chiosa: “Nei prossimi giorni ufficializzeremo la nostra lista completa di candidati”. Questo “certi che tutti insieme sapremo dare un contributo fattivo e propositivo a Germano Caperna ed alla futura amministrazione comunale”.

Azzurri in campo per la Ciocia, e col simbolo

Patrizia Viglianti

E sul fronte dell’altra candidata a Piazza Mazzoli, quella Patrizia Viglianti che sfiderà Germano Caperna dopo esserne stata sparring di lungo corso con Veroli Proxima? La novità, attesa a mo’ di conferma in queste ore, è che Forza Italia ha cessato le sue “meditazioni” e si schiererà con la “Ciocia”, mettendoci pure il simbolo. Lo dice una nota giunta sempre in queste ore. E lo dicevano rumors consolidati.

Scrive il partito: “La candidata a Sindaco Patrizia Viglianti sarà sostenuta anche da Forza Italia. Il nome della Viglianti è stato condiviso dai vertici locali e provinciali del partito. Lavoreremo insieme per costruire un nuovo corso per la città di Veroli”.

Anche qui domina il claim della sintesi. “La candidatura di Patrizia è il frutto e la sintesi di valori condivisi che mettono la persona ed il bene comune al centro di tutto. Insieme svilupperemo un programma amministrativo innovativo, snello e realizzabile che avrà come scopo quello di migliorare i servizi e la vivibilità su tutto il territorio e a tutti i cittadini”.

Addio civismo, entra la politica

Qui però pesa un dato che è politico in purezza, e che è nazionale: gli azzurri tirano come mai prima da anni. “Forza Italia continua a raccogliere consensi e a radicarsi sul territorio. In tanti apprezzano il fatto che ci presenteremo con il nostro simbolo. E con orgoglio e determinazione difenderemo i nostri valori”. Poi l’affondo alle componenti del destra centro in forza civica con lista avversa.

E’ su quei valori “che non abbiamo barattato per entrare a far parte di coalizioni civiche ‘macedonie’ dove sarebbe stato difficile, o meglio impossibile, farli valere. Gli altri partiti del centrodestra hanno fatto scelte diverse, determinate da accordi trasversali che mortificano il proprio elettorato di riferimento. E che nessuno ha compreso, preferendo candidare singolarmente propri esponenti in liste civiche di centrosinistra o aggregate allo stesso”.

Chiusaroli-Abbruzzese: ring ernico

Rossella Chiusaroli

Il distinguo si fa trend topic elettorale fin da ora, dunque: “A differenza di altri non avremo il problema di far capire chi siamo e con chi stiamo. Saremo l’unico partito del centrodestra chiaramente individuabile nella competizione elettorale. Forti di questo, andremo a chiedere a testa alta ed in modo limpido il voto agli elettori sia per le comunali che per le europee”. Che significa? Che si profila anche un “doppio scontro” tutto intestino alla città di Santa Salome tra i candidati cassinati dei due partiti alle europee, Mario Abbruzzese per la Lega e Rossella Chiusaroli per Forza Italia.

“Sosterremo nel miglior modo possibile i nostri candidati alle Elezioni Europee, a partire dalla coordinatrice provinciale Rossella Chiusaroli e dall’europarlamentare uscente Salvatore De Meo. Faremo campagna elettorale con loro sul nostro territorio”. E a chiosa: “Siamo sempre più convinti che Forza Italia sia la scelta giusta per Veroli. E che insieme alla nostra candidata a Sindaco Patrizia Viglianti iniziamo un percorso politico amministrativo che ci porterà al governo della Città.

Viglianti incassa e gongola

Dal canto suo Patrizia Viglianti ha commentato: “Forza Italia ha deciso di sostenere la mia candidatura a Sindaco. Lo fa con il proprio simbolo, senza nascondersi dietro una civica foglia di fico. Io riparto convintamente con la lista civica ‘Patrizia Sindaco‘. Con noi un Partito che ha idee chiare a Veroli come in Europa. Il progetto Nexus è anche e soprattutto sinonimo di trasparenza”.

Se fuoco alle poveri si attendeva bèh, la miccia è stata accesa in queste ore. E sarà Ka-boom.