Chi vince e chi perde nel Risiko di Di Stefano

Come va letta la nuova 'giunta' varata da Luca Di Stefano. Chi ha vinto e chi no. L'ultimo assalto di Salera e l'accordo al ribasso. Gli scenari per il dopo.

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

L’assegnazione delle deleghe ai Consiglieri provinciali di Frosinone fatta nelle ore scorse dal presidente Luca Di Stefano manda una serie di segnali precisi. Con vincitori e vinti.

Ecumenico e diabolico. Come i democristiani di più stretta osservanza. Luca Di Stefano ha coinvolto tutti: ha riservato un incarico a tutti i consiglieri, a tutti i gruppi politici, a tutte le sensibilità interne ad ogni Partito. Ma oltre che ecumenico è stato diabolico. Perché è andato oltre le divisioni dopo avere lasciato che per due mesi le tensioni macerassero in un inutile tentativo di soluzione interna; dimostrando che è solo lui il possibile punto di equilibrio.

Il presidente Luca Di Stefano

Alla fine il vincitore della partita è proprio Luca Di Stefano perché vara un esecutivo che è esattamente come lui lo voleva e nel quale nessuna delle forze politiche in campo ha avuto la forza per tirargli la giacca. L’abilità più grande è stata quella di lasciare intorno al decreto di nomina le impronte digitali di tutti i protagonisti tranne le sue: formalmente sono stati i Partiti a dare le indicazioni e lui a recepirle. La realtà dei fatti è ben diversa come dimostra l’ultimo assalto compiuto dal sindaco di Cassino Enzo Salera per portare a casa la vicepresidenza. Ed al quale Luca Di Stefano ha resistito. Democristianamente: senza dire no ma limitandosi a dire che la scelta toccava ai Gruppi.

La situazione restituita il 22 dicembre scorso dalle elezioni Provinciali lo colloca al centro di due schieramenti in assoluta parità dove il suo voto è decisivo in ogni caso. Il dato che emerge dall’assegnazione delle deleghe è che nessuno può incastrarlo politicamente e che lui stesso non intende schiodarsi da quella posizione.

Vincitori e non

Luca Fantini ed Enzo Salera

Vince anche il Segretario provinciale Pd Luca Fantini che porta a casa la vicepresidenza. L’area Pd di Pensare Democratico ha eletto 3 Consiglieri, l’area dell’ex presidente Antonio Pompeo 1, l’area di Enzo Salera altrettanto ha eletto un solo Consigliere. Le evidenze di queste ore dicono che l’ex presidente ed il sindaco non viaggiano più sullo stesso tandem, sono su un percorso parallelo e distinto da quello della componente maggioritaria: ma ora viaggiano ciascuno per proprio conto.

Vince anche il sindaco di San Donato Valcomino Enrico Pittiglio. La scelta di assegnare a lui la vicepresidenza è anche un chiaro segnale amministrativo dato dal Presidente della Provincia. Che – è bene ricordare – nell’assegnazione delle deleghe non è tenuto ad alcuna regola e non deve incassare l’approvazione di alcun voto. Luca Di Stefano non ha voluto usare la vicepresidenza come se fosse un pennacchio e con la delega da Enrico Pittiglio gli ha attribuito un forte valore operativo ed amministrativo. Perché il sindaco di San Donato Valcomino è tra i più operativi in Provincia, ne conosce ogni angolo ed ogni meccanismo. Nei prossimi mesi affiancherà sempre di più il presidente consentendogli così di avere maggiori margini di oscillazione con il suo ruolo da sindaco di Sora.

Sotto questa luca va letta la conferma della presidenza d’Aula a Gianluca Quadrini. È uomo che con il suo attivismo fa ombra. Perché è la proiezione della Provincia fuori dal Palazzo, sta su ogni tavolo, siede ad ogni confronto: quanto il presidente Di Stefano e per alcuni anche di più. Confermarlo significa che Luca Di Stefano non intende accentrare, come nel caso di Pittiglio intende delegare e riconoscere il valore politico del risultato ottenuto a dicembre. Dove va ricordato che Quadrini fu il più votato.

L’ultimo assalto

Enrico Pittiglio

Non vince il sindaco di Cassino Enzo Salera. L’altra sera a Sora ha incontrato con il suo capogruppo Gino Ranaldi, il presidente Luca Di Stefano. È stato un ultimo tentativo di assaltare la vice presidenza. Della risposta inattaccabile e democristiana si è detto ma il dato politico va oltre. Perché Enzo Salera esce da quell’incontro con un accordo al ribasso. In quanto, da subito il gruppo maggioritario Pd aveva proposto la vicepresidenza a Pittiglio ed il ruolo di capogruppo provinciale all’avvocato Gino Ranaldi, più le deleghe ad Istruzione, Caccia e Pesca. Cosa ha ottenuto Salera dal confronto con Di Stefano? Esattamente le deleghe ad Istruzione, Caccia e Pesca che gli erano già state proposte e non porta a casa il Capogruppo che ora andrà ad Alessandro Mosticone.

Le parole delle nelle ore scorse a Teleuniverso dal deputato ed ex presidente nazionale del Partito Matteo Orfini lasciano capire che lo scenario interno sta mutando. E che l’area di Antonio Pompeo da ora ha tutto l’interesse a non proseguire sul tandem con Salera che poco più di un anno fa li ha portati a perdere le elezioni provinciali.

Le deleghe

Assume così una luce diversa il decreto con cui ieri il presidente Luca Di Stefano ha assegnato le deleghe. Il sindaco di San Donato Val di Comino Enrico Pittiglio (Pd – Area Pensare Democratico) sarà il vice Presidente; al consigliere Andrea Amata (Lega – Area Ottaviani) vanno le deleghe su Pnrr e attività di supporto al “Comitato per la Crescita e lo Sviluppo Sostenibile“; al sindaco di Ceccano Roberto Caligiore (FdI, area Ruspandini) va la delega al Bilancio; all’ex vicepresidente Alessandro Cardinali (FdI, Area De Angelis – Anagni) l’Edilizia Scolastica.

Ad Antonella Di Pucchio (Pd, area Pompeo – Isola del Liri) le Pari Opportunità e Formazione; ad Alessandro Mosticone (Pd, area Pensare Democratico – Sora) vanno le competenze su Patrimonio e Trasporti. Confermato il ruolo di Presidente del Consiglio Provinciale a Gianluca Quadrini (Forza Italia – Arpino); a Gino Ranaldi (Pd, area Salera – Cassino) la Caccia e Pesca più Pubblica Istruzione; al civico Luigi Vacana (vicesindaco di Gallinaro) viene confermata la delega alle Politiche Culturali; ad Andrea Velardo (FdI area Ruspandini) – Sport e Turismo – digitalizzazione. Mentre a Luigi Vittori (Pd, Area Pensare Democratico) – Viabilità; a Luca Zaccari (Lega, area Ciacciarelli – Ferentino) l’Ambiente e l’Urbanistica.