Clima natalizio in Aula. Ma i conti si fanno stasera

Cosa c'è dietro alle assenze ed al dibattito limitato ieri sera al Consiglio Comunale. L'opposizione ha abbandonato l'Aula consentendo così alla maggioranza di approvare tutti gli altri atti. Il clima natalizio ha inciso sulle dinamiche d'aula. ma è solo apparenza.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Poco brodo nella pentola, nulla di particolarmente saporito. E poi il calendario: gli ultimi regali da fare, i negozi che stanno per chiudere. Soprattutto: le Provinciali dietro l’angolo, i calci negli stinchi se occorre è più comodo darli lì lasciando il segno ma non le impronte digitali, tanto per le caviglie della maggioranza che dell’opposizione. C’è questo dietro al Consiglio Comunale di ieri sera: tanti assenti, poche scintille.

Riunito in seconda convocazione per le 18.30, ha avuto inizio con il consueto canonico ritardo. (Leggi qui: Cosa c’è stasera sotto l’albero di Natale a Frosinone).

Tra Aula e vetrine

Foto © Stefano Strani

Diverse assenze sia tra i banchi della maggioranza che in quelli dell’opposizione, al momento dell’appello da parte del Segretario generale del Comune. Segno che l’imminente clima natalizio ha inciso anche sulle dinamiche d’aula.

Tutti i punti che erano all’Ordine del Giorno del Consiglio sono stati approvati in poco tempo. Con scarso o addirittura inesistente dibattito tra maggioranza e opposizione. Ritirati i punti relativi alle delibere di cui ai punti 3 e 15: lo ha chiesto l’assessore al Bilancio Adriano Piacentini. Verranno discusse nei prossimi Consigli comunali, come ampiamente anticipato,

Il clima è da pieno Natale. Tanto che la mozione sulle criticità del trasporto ferroviario della tratta Cassino-Roma presentata dal Consigliere di minoranza Vincenzo Iacovissi è stata approvata all’unanimità.

Non solo. L’opposizione, al momento del voto delle delibere sul riconoscimento dei debiti fuori bilancio, ha addirittura abbandonato l’Aula consentendo quindi alla maggioranza di approvare tutti gli altri atti restanti. Con grande velocità e in totale autonoma gestione dei lavori.

Tutti al voto

Non era certamente quella di ieri sera l’occasione per aspettarsi qualcosa di politicamente sconvolgente. Le diverse assenze andranno comunque “lette” meglio nelle prossime settimane in altre occasioni più incisive. Anche e soprattutto alla luce di quello che uscirà questa sera dopo le ore 20 dalle urne allestite a Palazzo Iacobucci per eleggere il nuovo Consiglio provinciale di Frosinone che governerà con il presidente Luca Di Stefano. (Leggi qui: Errori, outsider e calcoli: ecco come si decideranno le Provinciali).

La quasi totale assenza di dibattito tuttavia la dice lunga sia sulla centralità del Consiglio comunale e soprattutto sulla volontà dell’opposizione di cominciare a esercitare il proprio ruolo. Archiviate le Provinciali, il Segretario Pd Luca Fantini non potrà evitare di mettere in agenda una riflessione su Frosinone città e più ancora su un Congresso di circolo che è bloccato ormai da settimane.

Uno stallo dai contorni psichiatrici. Nel quale il Gruppo consiliare attende segnali dal Partito, la Federazione provinciale li attende dal Gruppo per poter rinnovare i dirigenti cittadini. Perché la linea del Segretario Pd è coerente e lineare: il Partito provinciale parla con il Partito cittadino. Che a sua volta parla con il Gruppo consiliare. Scavalcare il Circolo significherebbe dichiararlo inutile.

Nei mesi scorsi i tre consiglieri comunali Pd Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi avevano suggerito il nome dell’ex sindaco Michele Marini come Segretario. Scelta capace di sanare la frattura dalla quale una dozzina di anni fa è nato l’attuale caos quando il Partito si spaccò sul suo appoggio al secondo mandato.

Diplomazie al lavoro

Michele Marini

Michele Marini attende che qualcuno glielo dica: nel frattempo se da un lato sarebbe disposto a dire si, il continuo tracheggiare gli fa propendere per il no in favore di una tranquilla fase della vita. In più il suo consigliere comunale Andrea Turriziani ha fatto sapere di non gradire la soluzione. Per due ragioni. La prima: si ritroverebbe come leader il Segretario di un Partito al quale non è iscritto; la seconda e più importante: se il sindaco Riccardo Mastrangeli dovesse avere bisogno di una stampella a causa dei malumori nel centrodestra Andrea Turriziani intende assicurarla. E con Marini come Segretario sarebbe imbarazzante.

A fari spenti se ne sta occupando il Segretario Pd del Lazio, Francesco De Angelis. Con un incontro natalizio, faccia a faccia, franco e leale, con Angelo Pizzutelli.

Per evitare che ancora una volta la minoranza consiliare sia semplice spettatore non pagante o addirittura assente. Eventuali confronti dialettici di una certa rilevanza per il Capoluogo, semmai ci saranno, tra maggioranza e opposizione, sono rimandati ad altra data.

Compagni da selezionare

Mauro Vicano

Il rischio però è che si apra un altro fronte. O si vada verso un rompete le righe. Perché alle Provinciali è in lista il consigliere comunale della lista Marzi Armando Papetti, lo ha schierato la civica di Luigi Vacana. E la consigliera d’opposizione Alessandra Mandarelli ha detto di aspettarsi che l’intera opposizione lo voti compatta. Richiesta improbabile dal momento che i tre voti Pd sono strategici per i candidati di Partito

E qui si pone il tema di compagni di viaggio. La pervicacia con cui è stata inseguita l’alleanza con il Movimento 5 Stelle nel nome del Campo Largo regionale si è rivelata un suicidio. Doppio. Perché a Frosinone è stato posto il veto sulla candidatura a sindaco per Mauro Vicano: che alla fine ha dimostrato tutta la sua potenza elettorale ed ora è in amministrazione con il centrodestra di Mastrangeli. (A proposito, pure su Peppe Patrizi venne posto il veto dicendo che era un impresentabile: è stato assolto con formula piena). E alla fine, il patto in Regione Lazio non si fece. Consegnandola al centrodestra.