Confindustria, via alle manovre per la presidenza: ci sono Bonomi e Stirpe

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Via alle manovre per la presidenza di Confindustria. Da Assolombarda si muove Carlo Bonomi, apprezzato n ambienti leghisti. Ma il vice presidente Maurizio Stirpe ha l'apprezzamento degli industriali

Le grandi manovre per la conquista di Confindustria sono iniziate. Il mandato del presidente Vincenzo Boccia scade l’anno prossimo ma le operazioni per costruire le nuove maggioranze di grandi elettori sono partite.

Il sito Dagospia con un Flash rivela che si è già messo in movimento Carlo Bonomi, potentissimo presidente di Assolombarda, la prima associazione di industriali in Italia per numero di iscritti e per fatturato.

Ad accelerare i tempi, nella ricostruzione dell’informatissimo sito di anticipazioni politiche, sarebbero state le recenti dichiarazioni di Vincenzo Boccia, sempre più ‘grilline’ e vicine al ministro del Lavoro Luigi di Maio (M5S). Così Bonomi, “decisamente più gradito da Matteo Salvini e dai suoi…” si sarebbe attivato.

A giocare la partita ci sarà anche il vicepresidente Maurizio Stirpe, già presidente di Unindustria, l’associazione degli industriali del Lazio e seconda forza confindustriale per iscritti. A suo vantaggio gioca il fatto di non essere particolarmente gradito né dai grillini né dai leghisti: ha criticato entrambi sia per l’approccio avuto con il mondo delle imprese, sia per molte delle scelte industriali adottate dal Governo. Stirpe proprio per questo ha il gradimento degli industriali.

A favore di Maurizio Stirpe ci sono poi le buone relazioni che ha saputo costruire con i sindacati nel corso dei suoi due anni alla guida delle politiche delle Relazioni Industriali di Confindustria. Un periodo contraddistinto dal dialogo nel reciproco e rigoroso rispetto dei ruoli. Un risultato molto apprezzato nell’ambiente.

Nega di essere interessato. E giura di avere poco tempo a disposizione , soprattutto dopo la serie di nuovi investimenti compiuto dal gruppo industriale che dirige. Sarà così: però il suo nome figura tra i candidati al Consiglio d’Amministrazione del Sole 24 Ore in quota Confindustria, azionista di riferimento del gruppo editoriale con il 61,55% del capitale sociale con diritto di voto.

Stirpe risulta candidato insieme ad un gruppo nel quale figurano all’attuale presidente Edoardo Garrone, Patrizia Elvira Micucci (nel 2005 il Wall Street Journal la mise tra le prime 10 top manager dell’Ue, unica italiana), Giuseppe Cerbone (attuale amministratore delegato), il torinese Marco Gay (amministratore delegato Digital Magics S.p.A.), Fabio Domenico Vaccarono (country manager di Google Italia), Francesca Brunori (capo degli affari finanziari di Confindustria).

La presenza del presidente del gruppo industriale Prima in quell’elenco indica che intenda andare avanti con l’attività di associazione. E non uscirne per concentrarsi solo sulle sue attività.

Quest’anno cambia il metodo di elezione. Non ci sarà un voto ponderato in base al peso delle singole categorie industriali, avranno diritto di voto tutti gli iscritti.