Una bistecca per dare il via al valzer delle alleanze sul nuovo sindaco (di F. Ducato)

Via agli incontri non ufficiali per definire i campi delle alleanze. C'è poco tempo per decidere chi starà con chi. E soprattutto il nome dei candidati sindaco di Anagni

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

Un lauto pranzo a base di carne. Portata principale: due fiorentine da 1 kg (abbondante). Per digerirle. Un discreto quantitativo di Cesanese.

È iniziata così in un noto ristorante del centro, la stagione del dopo Bassetta ad Anagni. Protagonisti, tra gli altri, l’ex (a questo punto) vicesindaco di Anagni Giuseppe Felli, e l’ex consigliere di Anagni Democratica Giuseppe De Luca.

Entrambi avvocati conosciuti e stimati. Entrambi seduti nel Consiglio Comunale scioltosi appena qualche giorno fa. Con una differenza; Giuseppe Felli è sempre stato, dal maggio 2014 fino all’altro ieri, in maggioranza, passando dai banchi del consiglio al tavolo riservato alla giunta. Giuseppe De Luca ha deciso, ad un certo punto, di passare dalla maggioranza all’opposizione. Dove è rimasto fino alla fine, risultando tra i principali fautori del ribaltone che ha messo fine all’era Bassetta.

 

IL VALZER DELLE ALLEANZE

Il loro pranzo (anche se c’erano altre persone), segna l’inizio del valzer degli schieramenti in città.

In attesa dell’arrivo di Massimo Di Donato, commissario prefettizio fino alle elezioni che si terranno a maggio-giugno, si può cominciare a tracciare qualche concreta ipotesi di schieramenti e forze in campo. Con relativi candidati a sindaco.

1° Campo  – Il blocco di Centrosinistra. Il Pd potrebbe decidere di correre da solo. Al massimo, accompagnato dai compagni di Anagni Democratica (visto che Cesare Giacomi ha deciso di accodarsi nelle dimissioni di massa), e da qualche lista civica. Con la benedizione de La rete di Simone Ambrosettti.

Sarà interessante vedere il ruolo che vorrà assumere Aurelio Tagliaboschi. Che può contare sull’effetto traino di essere colui che, con la sua cacciata, ha decretato la fine dell’era Bassetta. Di questi tempi, un merito non da poco. Se ha intenzione di giocarsi la carta della candidatura a sindaco non lo farà subito. Visto che già nel 2014 l’ex assessore era stato costretto a fare un passo indietro. Lì però c’era la necessità di creare una coalizione ampia. Qui, con una campagna di due mesi al massimo e tempi stretti in ogni senso, sarà necessario soprattutto compattare le forze più vicine.

Candidato o non, sarà uno dei top player dai quali dipenderà il risultato.

 

2° Campo – Partito Democratico a parte, l’attuale opposizione potrebbe già rappresentare un abbozzo di coalizione di centrodestra in vista delle elezioni. Giuseppe De Luca ha già fatto sapere di non volersi neanche sedere a prendere un caffè con il Pd ed i suoi sodali; difficile che possa riavvicinarsi da quella parte anche Alberto Floridi. Una coalizione a cui potrebbe avvicinarsi anche Domenico Beccidelli, scottato dalla tumultuosa conclusione del rapporto con Progetto Anagni. Cosa che darebbe ai conservatori anagnini un peso non indifferente.

Previsto anche l’arrivo dell’Idv, che negli ultimi tempi ha collaborato attivamente alla fronda anti bassettiana. E qui il nome che si fa, tra gli altri, è proprio quello di De Luca.

 

3° Campo – Saranno sicuramente della partita, ma in un ruolo di testimonianza, gli esponenti di LeU, da una parte, e di Casapound dall’altra. Il loro ruolo si avvia ad essere marginale.

Anche se, in effetti, l’uscita dalla maggioranza del Pd in nome di una prospettiva più di “sinistra” potrebbe giovare ad un riavvicinamento di LeU. Difficile che la stessa cosa accada per le tartarughe anagnine, in prospettiva centrodestra.

 

4° Campo – I grillini sono un’incognita. Il loro esponente principale, Fernando Fioramonti, è candidato alle regionali di marzo. Potrebbe, in caso molto probabile di mancato ingresso alla Pisana, essere il candidato per le comunali.

Ma nel 2014 i 5 Stelle presero circa 400 voti. Difficile pensare ad un exploit nel 2018.

 

5° Campo – Resta da capire cosa faranno gli esponenti di Progetto Anagni. Con l’uscita di Domenico Beccidelli, il leader è diventato Giuseppe Felli. Che però aspetta di vedere cosa accadrà per le regionali. Alle comunali del 2014 lo schieramento che poi si riunì sotto la lista di Progetto Anagni contava su circa 3000 voti. Pochi per entrare in Regione.

In caso di mancato ingresso, Felli potrebbe diventare candidato sindaco di un polo di centrodestra. Che potrebbe riavvicinare Progetto Anagni e gli altri moderati (Idea Anagni etc.) al gruppo di Daniele Natalia. Superando le difficoltà di Beccidelli. Una coalizione che avrebbe discrete chances.

 

6° Campo -E Bassetta? In queste ore lo descrivono deluso ma, sotto sotto, sollevato. Pronto a vedere cosa accadrà. Ed a decidere cosa fare della sua promessa di ricandidarsi, se il quadro sarà troppo frammentario. Una ipotesi che, nelle ultime ore, sembra sempre più flebile.