Ecco i nomi del centrodestra, ma volano stracci

Sei nomi per FdI ma nella riunione volano stracci contro Ruspandini: "Sta con Salera". Tra i primaristi spunta Incagnoli. Di Rollo-Ranaldi, è stallo: i due litigano sul prossimo Consiglio di martedì

Alberto Simone

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E alla fine venne l’ora di fare il nome del candidato sindaco. Anzi: i nomi. Dopo una serie di riunioni durante le quali si è cercato di costruire la coalizione di centrodestra adesso le opposizioni iniziano a calare i nomi degli aspiranti anti Salera.

Da una parte c’è il comitato delle Primarie, che ha avviato l’iter con Giuseppe Sebastianelli e Laura Borraccio: entrambi hanno già raccolto i moduli e quasi certamente presenteranno la candidatura alle Primarie. Si attende che sciolga la riserva colui che più di tutti si è battuto per avere le primarie, Benedetto Leone. Che però potrebbe decidere di rinunciare: per evitare che ha messo su tutta questa discussione solo pro domo sua. Cioè per candidarsi lui. Infine, le truppe dell’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone dovrebbero invece puntare su Arduino Incagnoli che avrebbe anche il supporto di una parte di centrodestra che alle ultime regionali ha sostenuto Gabriele Picano di FdI.

Il vertice al Rocca

Massimo Ruspandini

E a proposito di Fratelli d’Italia, ieri sera all’Hotel Rocca anche il primo partito del centrodestra ha calato finalmente i nomi degli aspiranti candidati a sindaco.

Il commissario Fabio Tagliaferri, in apertura della riunione, ha invitato tutti gli aspiranti a farsi avanti: “Magari troviamo un nome sul quale possano convergere anche i primaristi, non credo che loro vogliano far vincere Enzo Salera“. Il sindacalista Vincenzo De Nisi a quel punto vede il pallone sul dischetto e la porta vuota, non esita a calciarlo: “Facciamo prima attenzione se non ci sia qualcuno in mezzo a noi che voglia far vincere Salera“.

Sono quindi volati stracci nei confronti del senatore Massimo Ruspandini accusato di essere molto in sintonia con il sindaco di Cassino. Stessa contestazione sollevata alla consigliera comunale Michelina Bevilacqua che da mesi fa parte di Fratelli d’Italia. Tagliaferri invita tutti alla calma ed a non acuire divisioni, ecco che allora un po’ alla volta si palesano le candidature.

Alla fine della riunione, saranno sei i nomi messi sul tavolo. In ordine: Silvestro Golini Petrarcone, fratello del già due volte sindaco di centrosinistra Giuseppe; Giuseppe Di Mascio, una vita a destra, attuale e per anni presidente dell’Ordine Forense di Cassino; il civico Alberto Borrea, la consigliera comunale Michelina Bevilacqua, l’ex portavoce del circolo locale Angela Abbatecola e l’esponente di Destra Nuova Fabio Marino già coniugato Abbatecola.

Ora la sintesi

Daniele Maura e Giuseppe Di Mascio

Serviranno altre riunioni per restringere la rosa e giungere ad una sintesi: ad oggi in pole position appare esserci Giuseppe Di Mascio perché sembrerebbe il nome sul quale più facilmente potrebbero convergere anche i primaristi.

Se si dovesse optare per una soluzione meno politica allora in pole c’è il nome dell’avvocato Alberto Borrea. Altro nome che appare favorito è quello di Silvestro Petrarcone: il suo legame di parentela potrebbe alla fine far convergere i petrarconiani “di sinistra” su di lui. L’obiettivo è quello di arrivare ad una sintesi entro fine anno, cioè tra poco più di un mese.

Nel frattempo, il commissario Fabio Tagliaferri solleva il telefono. E si sente con il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini. Gli riferisce degli stracci volati durante la riunione. L’onorevole disinnesca chiarendo subito che quella usata durante la riunione per attaccarlo fosse una frase estrapolata all’interno di una dichiarazione molto più ampia e, nella fattispecie, si riferiva all’organizzazione dell’evento e non certo alle attività amministrativa portata avanti in questi anni dal sindaco Salera.

È ovvio – dice Tagliaferri dopo avere riattaccato – che un uomo di Partito, di esperienza ed intelligente come il nostro segretario Provinciale non potesse rilasciare dichiarazioni del tenore che gli è stato rimproverato.

Verso le Provinciali

Gino Ranaldi (Capogruppo Pd e Barbra Di Rollo, presidente del Consiglio Comunale)

Tra un mese è in programma anche un altro appuntamento elettorale: le elezioni provinciali. Per il centrosinistra potrebbe essere l’occasione per ricucire i rapporti con Barbara Di Rollo che lascerebbe libera la poltrona della presidenza del Consiglio comunale a favore del capogruppo Dem Gino Ranaldi e sarebbe sostenuta da quasi tutta la maggioranza nella corsa a Palazzo Iacobucci (Demos ha altri impegni su un suo nome). Nei giorni scorsi i due si sono incontrati ma si è deciso di prender tempo. Dalle informazioni che trapelano, la presidente non sarebbe disposta a dimettersi prima delle Provinciali. La riunione dei capigruppo che si è svolta questa mattina ha messo a nudo le tensioni che ci sono in queste ore in maggioranza. (Leggi qui: Di Rollo in Provincia, Ranaldi presidente: il Pd trova pace).

Sei consiglieri di opposizione hanno chiesto un Consiglio straordinario per parlare di Stellantis, Caserma e della nuova Pro Loco. Il capogruppo Dem ha spiegato alla presidente del Consiglio che l’assise – convocata per martedì prossimo, 27 novembre – non ha motivo di essere celebrata perché per quel che riguarda la Pro Loco c’è già stata un’apposita interrogazione. Sono volate parole forti, è apparso una sorta di braccio di ferro.

I consiglieri di minoranza ne hanno approfittato per incunearsi: “Gino, speriamo che non sarai tu il prossimo presidente dal momento che non conosci neanche il regolamento, ti ricordo che basta la richiesta di 5 consiglieri per richiedere un’assise” ha tuonato Benedetto Leone. I prossimi giorni saranno decisivi per valutare la possibile candidatura della Di Rollo alle provinciali e Ranaldi suo successore alla presidenze del Consiglio. Altrimenti il capogruppo Dem è pronto a tentare il bis in Provincia.